Bologna, 23 maggio 2021 – Nella grande serata finale del Futurity cremonese, torna a mostrare la sua grinta di showman Nico Sicuro, giovanissimo head trainer per uno degli allevamenti di maggior successo in Europa, Quarter Dream.
Non ha ancora compiuto venticinque anni e mette in bacheca il sogno di ogni reiner. «Sai quella “canzoncina”, quella che suona per il vincitore del Futurity e solo per lui? Immagini quante volte l’ho sentita cantare e ho sognato che fosse per me?».
Così Nico sintetizza l’eccitazione di aver vinto con un 223, e quindi uno stacco di tre punti dal Reserve Champion, il level 4 di questo travagliato Irha/Nrha Futurity 3YO 2020, rimandato più volte e disputato tra mille difficoltà, ma non per questo meno emozionante.
È naturalmente con uno degli ottimi prodotti a marchio QD che Sicuro si fa strada in quest’ultima finale che chiude il sipario sulla stagione 2020. Si chiama Dance Wimpy Spook, detta Wimpa, nata dalla grandissima Dance Little Spook e da Wimpys Little Step e addestrata dal QD team. Ovvero Nico, la sua fidanzata e co-trainer Lena Maas e il loro assistente Damiano Candita.
«Da subito si capiva che aveva un carattere speciale, e questo è stato ancora più chiaro quando con il passare del tempo e aumentando la pressione ha sempre risposto senza problemi. Ovviamente fino ad oggi non avevamo idea di quanto potesse avere in sé nel mettere tutto insieme in uno show importante, ma l’idea che ci fossero buoni presupposti c’è sempre stata», spiega Nico. Che gare scuola a parte aveva esibito Wimpa una sola volta al Futurity 3YO austriaco dove si era piazzata nella top 10.
«La preparazione dei puledri nel 2020 del Covid è stata un gioco di “dosaggi”», continua il trainer. «Eravamo sempre attenti a capire quali fossero i momenti giusti in cui spingere e quelli in cui levare pressione e farli riposare, perché sarebbe stato impossibile mantenerli sempre pronti e al picco in attesa che ci dicessero se la prossima gara si sarebbe disputata o meno».
E quanto alla strategia attuata nella settimana del Futurity di Cremona, Nico ammette che ne ha messa in atto una nuova. «Tante volte abbiamo detto che avremmo dovuto provare a lasciare i cavalli più tranquilli tra i go e le finali, e questa volta, sebbene con un po’ di paura, mi sono preso il rischio di farlo. Wimpa l’ho montata veramente poco, per cercare di averla più pronta e fresca al momento giusto. E ha funzionato. Del resto lei mi aveva messo tranquillo fin dal primo go. Quando pur con una penalità da un punto su uno spin abbiamo ugalmente marcato 217. Questo mi aveva dato fin da subito tanta fiducia». Ora per Wimpa molto riposo e poi un nuovo obiettivo: i Futurity dei 4 anni.
24 anni, nato a Galatina in provincia di Lecce, Nico fece le prime gare regionali di reining seguito da Massimiliano Malagnino e subito dopo il diploma al liceo scientifico si trovò un posto da assistente presso Dido Masi e un anno dopo con Davide Brighenti. Dal gennaio del 2019 opera a Quarter Dream e gli exploit non si sono fatti attendere.
Barbagli Reserve Championship al level 4
Francesco Barbagli è un ragazzo che piace a tutti. Cortese, modesto ma deciso. Lavora da sempre con costanza e impegno, e nel suo show record ci sono tanti risultati interessanti… Anche un Futurity, vinto nel 2000 quando era ancora un non pro. Ma certo nulla di paragonabile all’emozione di questa serata di sabato. Quando dopo anni alla ricerca del perfetto incastro di circostanze è arrivato “lui”. Il titolo di Open 3YO Futurity Champion.
Per la verità i titoli sono due, quello del level 3 e 2, più il Reserve Championship al level 4. E nonostante l’ottimo 220 totalizzato, Francesco ha dovuto sudare parecchio, essendo entrato per quinto della seconda sezione quando alla fine della gara mancavano ancora un sacco di binomi.
«La cavalla era con me fin dal campo prova: la sentivo pronta, avevo veramente voglia di entrare e dimostrare quello che sa fare. La gara è iniziata molto bene con uno stop notevole. Poi ho avuto un piccolo problema sugli spin che fortunatamente sono riuscito a gestire e arrivato lì mi sono detto “ora mi diverto”. Ho cominciato a correre e tutte le manovre si sono infilate perfettamente una dietro l’altra».
La campionessa si chiama Lil Jo Gunner, aka Jolene, da Lil Joe Cash e Designed By Gunner, allevata negli Usa al Wild Rose Ranch in Texas, dove è stata acquistata puledrina dalla proprietaria Jerzy Szumanski, di Ultra Quarter Horses.
Lo scorso aprile Jerzy e Francesco hanno iniziato partendo da lei una fruttuosa collaborazione che oggi si estende anche ad altri soggetti. «È proprio la cavalla dei sogni… Io se mi immagino il cavallo perfetto lo immagino così. Faccia bianca, criniera lunga, un carisma eccezionale».
Il binomio aveva avuto un’ottima prestazione al Futurity della Lombardia, vincendo il level 2 e arrivando in piazza d’onore per il 4. «Mi piace in tutto, anche perché ha un suo caratterino importante: è proprio la mia cavalla… Probabilmente siamo anche simili (ride). Non ho avuto nessuna difficoltà nell’addestrarla, certamente però ho dovuto rispettarla molto e cercare il giusto feeling… Come del resto mi piace fare con tutti i miei cavalli», continua Francesco.
«Durante i mesi senza gare ho sempre cercato di rimanere focalizzato su di lei ma senza esagerare con le pressioni e aspettando il momento giusto. Ovviamente quando hai un cavallo di talento viene tutto più semplice… L’ultimo periodo invece è stato un po’ più stressante, quando a causa dell’EHV-1 che si è aggiunto al Covid il Futurity continuava ad essere rimandato: andavi alle Regionali, la sentivi pronta e poi svaniva tutto. Come ho gestito la situazione? Lasciandola in pace. Tanto sapevo che se mi avessero detto che la gara si facevo dopo due giorni sarebbe stata pronta. Ringrazio infinitamente i proprietari per avermi dato questa opportunità, ma soprattutto ringrazio infinitamente lei…».
41 anni, nato a Montevarchi in provincia di Arezzo, Francesco, che dal 2008 abita e lavora a Parma ha dallo scorso luglio coronato un altro importante sogno. «Quello di un posto tutto mio… Ce l’ho fatta!».
Barbagli è nel reining dal lontano 1994, quando era un ragazzino. Ha fatto tutta la “regolare gavetta”, partendo l’anno successivo con le gare youth. Passando poi non pro e infine, nel 2002, open rider, e montando moltissimi anni con Filippo Masi. Oltre a due esperienze negli States a fianco di Don Boyd e Clint Haverty.
Champion al livello 1
Incoronati Champion al livello 1, il ventiquattrenne Fabio Russo e il castrone Great Gunna Whiz, figlio del NRHA 4 Million Dollar Sire Gunnatrashya e di Great Dudes Whiz, allevato da Vittorio Rabboni.
Dal primo go round, con uno score di 210, è stato un crescendo continuo; leader dopo il secondo go con 214,5, il giovane professionista campano è riuscito ad aggiungere un punto in più per finire la finale con 215,5 e salire sul gradino più alto del podio.
«Più ho chiesto, più mi ha dato», spiega Russo. «Lo monto da poco più di due mesi; era già un grande stoppatore quindi durante questo periodo ho lavorato soprattutto sugli spin. Infatti, il mio ultimo pensiero prima del nostro ingresso in arena oggi andava agli spin – soprattutto volevo essere sicuro di farne quattro!».
Prima che le redini passassero a Russo, questo cavallo era stato montato da Mirko Piazzi e Luis Kompatscher. In seguito, è stato acquistato presso Rabboni dalla sua attuale giovanissima proprietaria Valerie Zonin che gareggia nelle classi Non Pro. La decisione di iscriverlo con Fabio al Futurity Open è stata presa in un secondo momento dai proprietari su consiglio di Pierluigi Chioldo, il professionista con il quale il giovane trainer lavora come assistente.
A Fabio sarebbe piaciuto avere un pubblico più numeroso per il suo primo trionfo in uno special event ma l’emozione è stata comunque grandissima. «Di special ne ho fatti pochi e vincere qui un Futurity è stato del tutto inaspettato – stentavo a crederci! Spero di riuscire a gareggiare ancora con questo cavallo, ma in ogni caso il mio percorso proseguirà e voglio continuare a crescere seguendo i consigli di Pierluigi».
Reserve Champions al Futurity cremonese
Oltre a Barbagli è co-reserve Champion al level 4 Giuseppe Prevosti con Bh Walla Whiz On Top (Walla Walla Whiz x Arc Jersey Lil Bh). Allevato da Hubert Bosin e appartenente ad Ambrosini QH).
Al level 3 piazza d’onore per Stefano Angelucci e Capitain Sparked di Giulia Rossi. Allevata da Tiziana Rancitelli (Frozen Sailor x Sparked In The Shade, score 218).
Al level 2 con 217 Rtr Whizard Of Oak (My Showbiz Whiz x Hickory Penny Oak, proprietario e allevatore Massimiliano Rossi) insieme a Pierluigi Chioldo.
Infine al level 1 Pl Not Trashy (Gunnatrashya x Nu Chex Donna). Montata da Jonáš Bujnoch, allevata da Luigi Parise e proprietà di Petr Monika Julinovi (214,5).
Fonte: Irha-Nrha Futurity/Horsense