Bologna, 6 gennaio 2024 – Quante volte ci si è lamentati che nel mondo dei cavalli non c’è futuro che tenga e non cambia mai niente? Che manca l’idea per dare una svolta? Tante, forse troppe…
È per questo che la proposta che arriva da una vecchia conoscenza del reining in Italia è sembrata immediatamente la maniera più propositiva per iniziare il 2024.
Pierre Ouellet, celebre trainer e giudice canadese, che ha lavorato per moltissimi anni in Italia e che ora (ma speriamo ancora per poco…) fa base in Francia, ha lanciato la sua idea per far sì che il 2024 sia foriero di azioni significative oltre che dei soliti buoni propositi.
Il 15 e 16 gennaio Pierre aspetta tutti i trainer italiani per un incontro che ha chiamato Symposium24 e sul quale ci siamo fatti raccontare qualche cosa in più.
«Questo simposio è molto più di una semplice conferenza – spiega Ouellet – È un’opportunità unica per affrontare i problemi più pressanti che toccano, a volte pesantemente, la nostra professione. Un’occasione per discutere nuove strategie e tracciare insieme la rotta per il futuro del nostro lavoro. Il Symposium24 è il luogo in cui conta la voce di tutti. Dove ognuno può contribuire in modo significativo».
Symposium24 si terrà a Calenzano (vicinissimo a Firenze) e la partecipazione è gratuita. La formula per questo evento è molto semplice ma nello stesso tempo efficace. I trainer avranno a disposizione per due giorni Pierre e 5 tutor di eccezione con i quali confrontarsi sul lavoro pratico in campo che svolgeranno con cavalli ‘in prestito’ per l’evento.
Il futuro passa dalla social licence
Nell’arena i partecipanti affronteranno aspetti pratici tipici della disciplina, come le manovre, la loro esecuzione e valutazione. Ma questo sarà solo un aspetto dell’offerta pensata da Ouellet che ancora una volta mostra di guardare avanti con lungimiranza.
«Il mondo Reining sta affrontando grandi cambiamenti. Noi professionisti, prima degli altri, dobbiamo capire dove stiamo andando e come aiutare il nostro settore a mantenersi solido e in buono stato di salute in un momento in cui ci sono sfide inedite da affrontare. Su tutti, il tema del welfare e dell’impiego dei cavalli in ambito sportivo. Training e welfare, per essere vincenti, sono due aspetti che devono necessariamente essere consapevoli uno dell’altro. I professionisti hanno il compito di capire per primi quale è la nuova strada da tracciare per stabilire un rinnovato patto di fiducia con il pubblico, i proprietari e gli allevatori».
I tutor che affiancheranno Pierre Ouellet in questo appuntamento sono Manuel Cortesi, Nico Sicuro, Davide Brighenti, Giuseppe Prevosti e Giovanni (Dido) Masi e l’iniziativa sta piacendo: con il solo tam-tam dei social, sono già arrivate oltre 60 adesioni.
«È necessario che ognuno di noi lavori sulla consapevolezza che se desideriamo che il nostro sport continui a esistere e possa avere un futuro, dobbiamo far sì che sia accettato da tutti e che le persone capiscono cosa stanno veramente vedendo quando un cavallo è in campo. Per fare ciò, dobbiamo partire da noi. Ovvero dobbiamo fare i conti con un profondo rinnovamento della nostra cultura equestre che, per fortuna, ha ancora tanto margine per crescere. Solo così saremo in grado di trasmetterla anche agli altri» ci ha spiegato Ouellet. Che, per fortuna, neppure dopo tanti successi accenna a voler smettere di fare proposte per diffondere sempre più il mondo dei cavalli. Se questo non è amore…
Per chi desidera info su Symposium24: INFOLINE +33 6 43 41 36 54 oppure su FB