Arezzo, 21 novembre 2023 – Non dovremmo mai sottovalutare l’importanza della buona convivialità, perché quelli che vengono spesso definiti ‘doveri sociali’ in realtà si rivelano ‘piaceri sociali’.
A Il Borro lo sanno bene, e coniugano nel modo più naturale una cornice storica e paesaggistica incantevole con un contenuto ad alto tasso di modernità e business. Come la serata dedicata sabato 18 novembre ad una asta della Flanders Foal Auction, organizzata in collaborazione con MVD Stalloni di Marco Debolini.
Dove a essere battuti non sono foals e fillies, ma embrioni.
I futuri puledri che nasceranno nel 2024, figli dei più importanti cavalli sportivi e già impiantati in portatrici selezionate, attualmente al pascolo sui verdi prati del Belgio.
Tutto comincia con l’invito alla serata che si preannuncia come un cocktail molto chic.
L’imponente entrata della tenuta è solo il primo di tanti scorci preziosi che ci rammentano, una volta di più, come mai la terra Toscana sia tanto amata e ambita.
La passeggiata tra le botti dell’antica cantina de Il Borro per arrivare allo slargo sotterraneo che ospita il grande torchio è suggestiva. E leggere l’identica architettura delle volte ripetuta anche nella parte più nuova della struttura fa capire quanto sia ricercato il legame continuo tra ieri e oggi.
Ed è lì, attorno a quel torchio, che comincia la serata: un calice di Prosecco e le chiacchiere filano leggere e facili come bollicine.
Conosci e riconosci tanti visi, qui è tutta gente di cavalli: allevatori e commercianti, cavalieri e amazzoni e proprietari: tanti italiani, molti stranieri da tutta Europa e oltre.
E si parla di cavalli, ovviamente. Di quanto per ogni allevatore sia affascinante la ricerca della combinazione ideale tra stallone e fattrice, di quanta cura dei particolari occorra in ogni fase di vita del puledro, da quando vede la luce in poi.
Una volta rotto il ghiaccio l’atmosfera diventa più rilassata. Ci spostiamo nella sala del ricevimento, modernissima, tanti tavoli ricchissimi di fiori e con una mise en place impeccabile.
Al nostro tavolo un allevatore, un cavaliere, una giovane veterinaria.
Impari qualcosa di nuovo sui cavalli anche tra un bicchiere di Petruna, un Sangiovese in Anfora Doc e un filetto di Chianina che vorremmo potesse non finire mai.
Tra i rumori leggeri di una cena elegante intanto l’asta, battuta da Louis de Cleene, ha preso il via. I lotti in programma sono 30, diversi acquirenti anche via telefono e internet contendono ai presenti in sala i prospect migliori.
Top price è risultato un embrione dallo stallone Balou Du Reventon e Askari, che è la madre della campionessa olimpica DSP Chakari: per lui la nuova proprietaria ha pagato 62.000 Euro.
Un altro lotto combattutissimo quello del prodotto di Catoki x Malito de Reve, acquistato per 52.000 Euro.
Dell’embrione da Diamant de Semilly x Azuela De Muze si sa anche la destinazione: è volato nella famosissima scuderia Al Shira’aa Stables, negli Emirati Arabi Uniti, che l’ha acquistato per 40.000 Euro.
Perfetta sincronia di tempi tra le portate della cena e i lotti da battere. Terminati i desserts si aprono le danze, e sicuramente le più felici sulla pista da ballo sono le signore che si sono aggiudicate diversi lotti tra i più ambiti dell’asta.
Il resto della serata può essere tranquillamente dedicato a divertirsi e festeggiare, qui a Il Borro.
Intanto le cavalle portatrici stanno ancora pascolando tranquille lassù in Belgio, i puledri che erano solo numeri di lotto e combinazioni genetiche astratte nasceranno la prossima primavera.
E tutti i sogni di sabato sera diventeranno veri.