Aquisgrana, domenica 2 luglio 2023 – Oggi la Germania ha trionfato ad Aquisgrana facendo scorrere lacrime di gioia e di emozione sulle guance di migliaia di spettatori. Tre cavalieri tedeschi si sono insediati ai primi tre posti della classifica del Gran Premio Rolex, mentre Ludger Beerbaum – il quale sarà ricordato per sempre come il più grande campione della storia del salto ostacoli tedesco (quanto meno fino a quando qualcuno non sarà in grado di emularne la carriera) – ha dato l’addio allo sport dopo aver sfiorato l’ennesima impresa: solo un errore sulla riviera nella prima manche gli ha impedito di lottare in sella a Mila fino alla fine.
Vertice tedesco dunque, e al culmine massimo un cavaliere che rappresenta e sintetizza i migliori valori dell’equitazione sportiva: Marcus Ehning. Uno spettacolo. Fornito in sella a un cavallo – Stargold – che all’inizio della carriera sportiva non aveva dato la sensazione di poter un giorno compiere una simile impresa: cavallo di classe senza alcun dubbio, ovviamente di qualità notevoli, che ha raggiunto vertici favolosi per il merito e la sapienza del suo cavaliere. Per la bravura di Ehning nell’averlo fatto crescere senza strappi e senza esagerazioni, proponendogli la difficoltà superiore solo dopo aver consolidato con certezza il livello precedente. Insomma, oggi il capolavoro di Marcus Ehning non è stato solo quello di chiudere a zero tre percorsi (due manches e barrage), ma di aver portato Stargold a diventare il cavallo che abbiamo tutti ammirato.
Ma lo spettacolo non è stato solo quello di questo successo. Daniel Deusser su Killer Queen ha colto un 2° posto che unito alla vittoria ottenuta nel 2021 con lo stesso cavallo completa una dimensione magnifica di entrambi. Philipp Weishaupt (cavaliere prodotto dalla scuola di Ludger Beerbaum) ha presentato il più giovane cavallo di tutto il Gran Premio, Zineday, nato nel 2014, con il quale ha stabilito il miglior tempo in barrage, vanificato da un errore. E Rodrigo Pessoa? Al 4° posto su un Major Tom che ottiene questo risultato dopo due Coppe delle Nazioni portate a termine con un totale di quattro percorsi netti (San Gallo e la Baule): rivedere il fuoriclasse brasiliano a questo livello di competitività dopo un lungo periodo di… rallentamento (prima la direzione tecnica della squadra irlandese, poi la mancanza di cavalli di qualità pari a quella del cavaliere, quindi un inevitabile intorpidimento della voglia) è una pura e semplice gioia.
Inoltre una cosa che il risultato in termini di classifica non dice, ma che è risultata di un’evidenza lampante. Steve Guerdat e Dynamix de Belheme sono uno spettacolo pari se non addirittura superiore a quello che oggi hanno offerto Ehning/Stargold. Dopo uno zero di una bellezza estasiante nella prima manche, c’è stato un incidente nella seconda che ha impedito al binomio di lottare per le primissime posizioni: un muro che portava la fotografia dello stadio di Aachen sul fronte ha spaventato la cavalla che ha iniziato l’arresto, ma Guerdat è riuscito a farla comunque andare al di là pur nel crollo di tutto l’ostacolo in modo da scongiurare una forte penalizzazione (il rifiuto più le penalità sul tempo massimo) e nello stesso tempo permettendo a Dynamix di vincere la sua paura. Ovviamente ciò ha portato a 7 penalità totali e quindi al mancato accesso al barrage: ma veder saltare Guerdat e Dynamix è stata probabilmente la cosa più bella di tutta la gara.
E per finire, McLain Ward. Il cavaliere statunitense si presentava in gara dopo aver vinto i Gran Premi Rolex di Ginevra in dicembre e di Den Bosch in marzo: se avesse vinto anche quello di oggi avrebbe conquistato il Rolex Grand Slam of Show Jumping (e con ciò un milione di euro, oltre alla gloria sportiva) come solo Scott Brash è riuscito a fare in precedenza (nel 2015). Su Ward e sulla sua formidabile Azur (compagna di vittoria del suo cavaliere in Svizzera e in Olanda) c’era dunque una pressione pazzesca. Cavalla e cavaliere iniziano il loro primo percorso: superato l’uno, errore al due, errore al tre… ritiro. Il sogno dell’impresa svanisce. Ma succede qualcosa di ugualmente forte: l’applauso del pubblico di Aquisgrana. Un pubblico che sa. Siamo certi di una cosa: McLain Ward questo applauso non lo dimenticherà mai.
IL BARRAGE DI MARCUS EHNING
https://chioaachen-api.s3-eu-west-1.amazonaws.com/resultvideo/32/216/18_39_3.mp4
LA CLASSIFICA DEL GRAN PREMIO
https://d3dzqfftszju1i.cloudfront.net/competition/files/23/07/02/result_s18_153208.pdf