Bologna, 21 settembre 2018 – Per andarsene da questa terra non avrebbe potuto scegliere un momento migliore: quello durante il quale a Tryon si disputa il Campionato del Mondo di salto ostacoli. Perché lui nel 2006 del Campionato del Mondo di salto ostacoli è stato il protagonista assoluto sotto la sella del fuoriclasse olandese/belga Jos Lansink. Cumano, stallone grigio Holstein nato nel 1993, ci ha lasciato. Ma non ci lascerà mai il ricordo delle sue imprese favolose, della sua strabordante potenza fisica unita a classe cristallina: un capolavoro fatto cavallo. In quel mondiale disputato ad Aquisgrana, Cumano ha toccato una sola barriera: il primo giorno, durante la prova di velocità. Poi solo percorsi netti. Lansink con Cumano è arrivato al 2° posto della classifica individuale, qualificandosi così per la finale a quattro con lo scambio dei cavalli: e su cinque percorsi (c’è stato infatti il barrage per la medaglia d’oro tra Lansink e Patton) Cumano ha fatto cinque netti, due con Lansink e uno a testa con Elizabeth Patton Madden, Meredith Michaels Beerbaum ed Edwina Alexander (al tempo non ancora signora Tops) per infine regalare a Jos Lansink il titolo di campione del mondo. Fenomenale. Ma l’importanza di Cumano è altrettanto notevole in quanto stallone: figlio di Cassini I, si può dire che Cumano sia uno dei più importanti destinatari – se non il più importante – dell’eredità del nonno paterno, il leggendario Capitol I. E che dire del nonno materno? Landgraf I, un vero e proprio mito dell’allevamento mondiale. Le due più importanti linee genealogiche dell’Holstein si sono dunque ritrovate ‘dentro’ questo campione meraviglioso. Un campione indimenticabile.