Bologna, venerdì 18 settembre 2020 – Una triste e dolorosa notizia per il mondo dello sport equestre azzurro. Ci ha lasciato lo scorso 16 settembre Robledo Rossi, cavaliere e istruttore di origini bergamasche che a metà degli anni Settanta ha rivestito un importante ruolo sulla scena del salto ostacoli italiano.
Nato il 23 novembre del 1939, Rossi si è messo in evidenza agonisticamente parlando alla fine degli anni Sessanta, ma è l’incontro con il grigio irlandese Coolahune a metà del decennio successivo a catapultarlo ai massimi livelli internazionali. Il primo risultato di una certa evidenza il binomio lo ottiene a Sanremo nel maggio del 1975 quando nel Gran Premio del Nazionale F3 (allora la massima categoria nazionale) valido per il Dunhill Trophy si classifica al 3° posto alle spalle del vincitore Roberto Arioldi su Bellivienne e di Arrigo Marchi su Mr. Banks.
I risultati positivi portano naturalmente Rossi al debutto in prima squadra: avviene a Madrid, nello Csio in calendario dal 12 al 16 maggio 1976, quando esordisce nel team azzurro anche un altro nostro grande cavaliere, Emilio Puricelli in sella ad April Whisper; con un formidabile giovane che è Giorgio Nuti su Spring Time e con la leggenda Graziano Mancinelli (su Lydican) l’Italia vince la Coppa delle Nazioni. Ma sono i tre ‘ragazzi’ (Rossi non più tanto… ragazzo) a vincerla: Lydican infatti cade nel primo percorso e poi non viene ripresentato nella seconda manche.
Robledo Rossi e Coolahune vengono riproposti in squadra in occasione della Coppa delle Nazioni dello Csio di Dublino (3-8 agosto 1976) con l’Italia al 4° posto composta inoltre dai tre Grandi, i due fratelli d’Inzeo e Graziano Mancinelli. Gli stessi quattro cavalieri comporranno poi la squadra al 2° posto in Coppa delle Nazioni a Parigi nel dicembre dello stesso 1976.
La serie di ottime prestazioni di Robledo Rossi e di Coolahune – una delle migliori coppie in campo per i colori dell’Italia nello Csio di Roma 1977 – li porta ad essere l’unico binomio azzurro impegnato nel Campionato d’Europa del 1977 a Vienna, dove finiscono la gara al 14° posto. E con questo risultato si può dire che termini anche la carriera sportiva di alto livello internazionale di Robledo Rossi, uomo che comunque ha continuato ad essere protagonista nel mondo dello sport equestre ancora come cavaliere, pur se con cavalli di minore qualità rispetto a Coolahune, sia come istruttore.
Robledo Rossi ci ha lasciato due giorni or sono: ai suoi cari il pensiero più affettuoso di tutti noi di Cavallo Magazine.