Bologna, martedì 11 gennaio 2022 – E’ stato uno dei grandi. No, meglio: uno dei più grandi. Uno di quei cavalli che avranno per sempre un posto personale e riservato nella galleria delle leggende: Tinka’s Boy ci ha lasciato oggi, alla veneranda età di 33 anni. Forte fino alla fine dei suoi giorni, forte fino a questa mattina, quando il formidabile campione non è più riuscito ad alzarsi.
Tinka’s Boy è nato nel 1989, stallone sauro Kwpn figlio di Zuidpool e di una figlia di Zeus. Ha iniziato la sua strepitosa carriera internazionale a metà degli anni Novanta montato dal fuoriclasse britannico Nick Skelton fino al 1997, anno in cui è passato nella scuderia dello svizzero Markus Fuchs. Con Fuchs è nato un binomio letteralmente straordinario che fino al 2004 ha mietuto vittorie e successi ovunque. Nel loro carnet spiccano le medaglie d’argento individuale e a squadre nel Campionato d’Europa di Hickstead 1999, la vittoria della finale della Coppa del Mondo nel 2001 (2° nel 2000 e 3° a Milano nel 2004), la medaglia d’argento a squadre alle Olimpiadi di Sydney 2000. E poi la vittoria nel Gran Premio degli Csio di Lucerna 2000, Dublino 2001 e Aquisgrana 2004 (due volte la Coppa delle Nazioni: 1999 e 2002), quelli di Coppa del Mondo di Dortmund 1999, Berlino e Goteborg 2000, Lipsia 2003, solo per dire delle conquiste più prestigiose. Ma al di là dei risultati, la cosa impressionante di tutta la carriera sportiva di Markus Fuchs e Tinka’s Boy insieme è l’aver costituito un binomio continuamente e costantemente competitivo: nessuna gara poteva dirsi conclusa prima del loro percorso. Mai.
Tinka’s Boy si è poi distinto ugualmente come padre di campioni: tantissimi suoi figli hanno raggiunto da protagonisti l’alto livello internazionale registrati per moltissimi studbook diversi, segno di quanto questo meraviglioso stallone sia stato ricercato e apprezzato. Anche in Italia c’è un consistente segno della sua progenie: in questo momento Rondine del Terriccio di Emilio Bicocchi ne è un rappresentante particolarmente significativo.