Bologna, martedì 19 marzo 2024 – Per un cavaliere campione, per un cavaliere di alto livello agonistico, per un cavaliere che va alla ricerca spasmodica delle più sottili raffinatezze tecniche per esprimere al meglio il suo valore… per un cavaliere del genere la morte di un cavallo importante rappresenta un duplice dolore: perché – come nel caso di qualunque essere vivente con il quale si è condiviso un pezzo della propria vita – si soffre la perdita da un punto di vista emotivo e sentimentale; e perché si soffre la perdita del compagno con il quale si è vissuto lo sport ad alto livello con tutto quello che ciò comporta in termini di vittorie e sconfitte, gioie e dolori, possibilità di essere ciò che si è stati (nessun uomo può dirsi cavaliere senza un cavallo che glielo permetta… ).
Oggi quel cavaliere è Natale Chiaudani e quel cavallo è Almero. Questo sauro atletico, potente e agile nello stesso tempo, se n’è andato a 25 anni. Un cavallo che è stato tra i grandi compagni di gara di un cavaliere portentoso come Natale Chiaudani il quale nella sua lunga e luminosa carriera ha montato moltissimi soggetti di assoluta eccellenza (e molti che eccellenti lo sono divenuti grazie a lui), tra i quali certamente Rheingold de Luyne, Seldana e Almero rappresentano le stelle più luminose: non per caso sono quelli con i quali il campione azzurro ha preso parte ai suoi sei campionati internazionali (un’Olimpiade, una finale di Coppa del Mondo e quattro Campionati d’Europa).
Almero è nato nel 1999, sauro tedesco registrato nello studbook bavarese, figlio di Asti Spumante (stallone Oldenburg da Argentinus x Landfrieden, protagonista di un’ottima carriera agonistica di alto livello montato dal tedesco Thomas Muehlbauer, tra l’altro bronzo a squadre nel Campionato d’Europa di Windsor 2009 con Natale Chiaudani su Seldana punta di diamante di un’Italia medaglia d’argento!) e di Suleika E, cavalla figlia dell’hannoverano Gajus e di una figlia dell’ugualmente hannoverano Waldmeister.
Almero ha iniziato la sua importante carriera internazionale come giovane cavallo nel 2006 nella scuderia dei fratelli Ehning, montato sia da Marcus sia da Johannes; dopo un passaggio sotto la sella di Anton Steiner, eccolo approdare da Natale Chiaudani nel 2010. Per otto anni Almero è stato protagonista in Gran Premio, in Coppa delle Nazioni, ha partecipato nel 2011 al Campionato d’Europa di Madrid, ha vinto due medaglie tricolori, d’oro nel 2012 e d’argento nel 2015… Un rendimento formidabile, un cavallo davvero da ammirare. Poi nel 2018 l’ultima stagione agonistica di alto livello contrassegnata da risultati importanti come quelli ottenuti nello Csio di Abu Dhabi: 3° posto in Coppa delle Nazioni e 5° in Gran Premio.
Adesso Almero ha posto termine al suo cammino terreno: non sarà mai dimenticato da Natale Chiaudani, e non sarà mai dimenticato dal mondo del salto ostacoli azzurro. Un cavallo come lui è di un livello superiore, sotto ogni punto di vista.