Bologna, lunedì 22 febbraio 2021 – “Finalmente… Sono così contento!”. Alberto Zorzi è uomo di poche parole e di atteggiamenti misurati. Ma queste sue poche parole per giunta trasmesse con un messaggio telefonico fanno ‘sentire’ la sua felicità: come se la sua figura alta e longilinea fosse davanti a noi e lo potessimo vedere con i nostri occhi.
Alberto Zorzi – 32 anni lo scorso 16 febbraio – ieri ha terminato al primo posto il Gran Premio dello Csi a tre stelle di Oliva, in Spagna. Alberto Zorzi nella sua carriera ha ottenuto risultati favolosi: ha ‘quasi’ vinto il titolo di campione d’Europa, ha vinto la storica Coppa delle Nazioni a Piazza di Siena (quella del 2017, trentadue anni dopo l’ultima dell’Italia, nel 1985) facendo un doppio netto con lo stesso identico tempo al centesimo di secondo in entrambi i percorsi, in quella stessa Piazza di Siena ha ottenuto il 2° posto in GP Roma perdendo la vittoria di un nulla, ha vinto il Gran Premio di Londra Olympia per ben due anni consecutivi, ha vinto Gran Premi di Coppa del Mondo e di Global Champions Tour. Tutto questo al cospetto di folle che lo hanno applaudito incantate dalla sua equitazione magnifica.
Ieri invece non c’era nessuno attorno al campo ostacoli dentro cui il campione azzurro ha condotto Cinsey al successo (siamo in tempo di pandemia… ), ma questa vittoria ha un sapore del tutto particolare per Alberto Zorzi. Ecco il motivo per cui nascono quelle semplici ma eloquentissime parole: finalmente, sono così contento… Perché dopo aver perduto i due cavalli che più tra tutti hanno esaltato le sue sopraffine qualità di cavaliere (Fair Light van het Heike e Cornetto K), Alberto Zorzi è spesso andato vicino alla vittoria senza tuttavia riuscire a coglierla, ma soprattutto perché il successo di ieri arriva solo pochi giorni dopo aver ripreso l’attività agonistica sospesa dallo scorso mese di ottobre a causa del grave infortunio patito a seguito della caduta a Grimaud con Ulane de Coquerie.
E’ questo il bello dello sport: ogni vittoria ha un proprio sapore, ogni vittoria ha un senso particolare, ogni successo racconta qualcosa di diverso rispetto ai precedenti, ogni gara è la più importante nel momento in cui la si sta vivendo, ogni percorso pone difficoltà che vanno risolte, ogni cavallo ha il suo modo di mettersi in relazione con il cavaliere, ogni singolo ostacolo richiede la massima attenzione possibile indipendentemente dalla sua dimensione e dalla sua posizione lungo il percorso.
Siamo fortunati due volte. La prima perché viviamo uno sport stupendo insieme ai cavalli. La seconda perché Alberto Zorzi è italiano.