Bologna, 20 ottobre 2016 – L’eterno duello tra i due studbook probabilmente migliori del mondo per ciò che riguarda il salto ostacoli si è risolto quest’anno – così come nel 2015 – a favore del tedesco Holstein: gli olandesi del Kwpn si sono dovuti accontentare del quarto posto dopo aver dominato nel corso degli ultimi dieci anni (undici con il 2016) conquistando il vertice per ben otto volte contro le tre dei rivali. Questo il verdetto sancito dalla classifica annuale (e finale per il 2016) della World Breeding Federation for Sport Horses (Wbfsh). Alle spalle del libro genealogico dell’Holstein troviamo quello di Zangersheide, quindi il belga Bwp e – appunto – il Kwpn; poi il tedesco Hannover, il belga francofono Sbs, il francese Sf e via via tutti gli altri. Trionfatore individuale nella graduatoria dedicata ai libri genealogici è lo stallone Casall (allevato da Wilfried Thomann), il compagno di gara dello svedese Rolf Goran Bengtsson: nella squadra dei sei soggetti Holstein (per stilare le classifiche vengono tenuti in conto i sei migliori cavalli di ciascun studbook nella classifica individuale), oltre a essere presente egli stesso come 19° individuale, conta ben tre figli: Chesall, 1° assoluto nella graduatoria individuale e dunque miglior cavallo sportivo del 2016 (sotto la sella del francese Simon Delestre, allevato da Guenter Schueder), Casello (34°, il tedesco Ludger Beerbaum, allevatore Herbert Bloecker) e Cita (40°, l’irlandese Conor Swail, allevatore Anja Steen); gli altri componenti il team vincitore sono Lintea Tequila (9° posto, figlia di Campbell, allevatore Erik Schoening) dell’australiana Edwina Alexander e Cool and Easy (45°, da Contender, allevatore Ernst Borssim) del tedesco Hans Dieter Dreher. Ma Casall è presente anche nella squadra seconda classificata, vale a dire lo studbook di Zangersheide: grazie all’11° posto individuale del ‘nostro’ formidabile Casallo Z di Piergiorgio Bucci (allevatore Maurice Hermans), migliore tra i cavalli montati da cavalieri italiani tra i più di 5.700 soggetti in graduatoria (dopo di lui c’è Caspar di Emanuele Gaudiano al 31° posto). Riconoscimenti importanti per questi cavalli, ma naturalmente anche per i loro allevatori e per il loro cavalieri. Per quanto riguarda Casall, poi, non si tratta che di una conferma: i suoi risultati sportivi e quelli dei suoi portentosi figli parlano da soli.