Amsterdam, domenica 27 gennaio 2019 – Uno dei barrage più travolgenti che la memoria possa ricordare. Il Gran Premio di Coppa del Mondo di Amsterdam oggi è terminato così: regalando emozioni indicibili non solo al pubblico, ma crediamo anche ai protagonisti in campo. A un certo punto è sembrato che fare meglio dei 35.09 di Niels Bruynseels (uno dei più veloci del mondo) su Gancia de Muze fosse impossibile: ma invece Kevin Staut su For Joy annullava tale sensazione chiudendo a 34.67. Gara chiusa, ormai, figuriamoci… Ma ecco Daniel Deusser su Tobago: il tedesco faceva saltare sulle sedie gli spettatori in completa apnea, Tobago faceva il fenomeno (quale è… ) e… 33.54! Tutti consapevoli di aver assistito all’impresa ultimativa e trionfale: pubblico in piedi, Deusser felice… che gara, vittoria meritata… Vittoria? Pius Schwizer non era affatto d’accordo: eppure non sembrava davvero che Cortney Cox fosse più veloce di Tobago Z, tuttavia alla fine il cronometro segnava 33.34: il primo a esserne quasi stupito era proprio lo stesso Schwizer, sul primo momento… ! Santo cielo, mai dire mai nello sport, se prima pareva certa la vittoria di Deusser figuriamoci adesso con questo risultato di Schwizer… Cosa potrà fare mai di meglio l’ultimo a entrare in campo, lo svedese Henrik von Eckermann su Mary Lou? Forza, ancora un attimo e poi vedremo la bandiera rossocrociata illuminare dal grande schermo il campo di Amsterdam… Ma Mary Lou parte come una saetta, gira su sé stessa, il suo cavaliere spinge come un forsennato mantenendo tuttavia un controllo millimetrico su ogni millimetro di terreno… da non credere, da non credere… il cronometro segna 33.01! Una gara pazzesca, ai limiti dell’incredibile, uno spettacolo di assoluta eccezionalità.
Adesso, dopo tutta questa serie di emozioni sconvolgenti, pensate invece per un attimo di essere in macchina, in autostrada. Dovete fare un sorpasso rapidamente e quindi schiacciate l’acceleratore per aumentare la velocità, la vostra attenzione è dunque tutta concentrata sull’accelerazione e sul sorpasso, ma… nonostante la pressione sul pedale la macchina non accelera, rimane piantata lì, aumenta solo impercettibilmente rispetto alla pressione che voi mettete sull’acceleratore e soprattutto rispetto alla vostra aspettativa… Ecco: Piergiorgio Bucci nel fare il percorso di un Gran Premio di Coppa del Mondo su Driandria deve sentirsi più o meno così… ! Oggi il cavaliere azzurro ha fatto tuttavia una prestazione meravigliosa, portando a termine un eccellente percorso netto e rimanendo escluso dal barrage solo per un punto di penalità sul tempo massimo (tredici in tutto i concorrenti fuori dal tempo… ). Driandria è una bravissima cavalla, impossibile non volerle bene: ha un cuore grande così, salta tutto, non dice mai di no, non ha problemi di dimensioni, non ha paura di nulla… Ma è lenta. Non tanto nella velocità del galoppo, quanto nella reattività, nello spunto, nell’accelerazione, nello scatto. Lei ha la sua velocità di crociera: che non è modificabile. In porto ci si arriva, sempre: ma con calma. E Piergiorgio Bucci oggi è stato un… comandante magnifico: montando con una maestria davvero ammirevole. Alla fine l’11° posto per lui: in caso di barrage avrebbe potuto migliorare al massimo di tre posizioni.
Senza uscire dal tempo ma con una barriera a terra Emanuele Gaudiano su Chalou per il 14° posto in classifica, mentre con 5 penalità ha chiuso Michael Cristofoletti su Belony (20°) e con 12 Alberto Zorzi su Danique (30°). Va così in archivio il penultimo Gran Premio di Coppa del Mondo del girone dell’Europa Occidentale: adesso rimane solo la tappa di Bordeaux e poi conosceremo il nome dei diciotto qualificati per la finalissima della World Cup in programma dal 3 al 7 aprile a Goteborg in Svezia.
LA CLASSIFICA DEL GRAN PREMIO
http://www.longinestiming.com/#!/equestrian/2019/1521/html/en/longinestiming/resultlist_S7.html
LA CLASSIFICA DEL GIRONE DELL’EUROPA OCCIDENTALE
https://results.hippodata.de/2019/1521/docs/longines_fei_world_cup_wel_2018_2019_after-amsterdam.pdf