Bologna, mercoledì 14 novembre 2018 – Domani inizia lo Csi a cinque stelle di Coppa del Mondo a Stoccarda (Germania), evento che domenica 18 novembre mette in calendario il Gran Premio valido come quinta tappa della World Cup per il girone dell’Europa Occidentale dopo quelle di Oslo, Helsinki, Verona e Lione. Tre gli azzurri che scenderanno in campo: Lorenzo de Luca, Alberto Zorzi e Michael Cristofoletti. Ma la bella notizia è che sotto la sella dei primi due faranno il loro rientro ad alto livello internazionale due formidabili cavalli che durante il 2018 sono stati a lungo lontano dallo sport: Armitages Boy ed Ego van Orti. Due cavalli sui quali il c.t. azzurro Duccio Bartalucci faceva molto affidamento per la stagione agonistica ormai conclusa (per gli impegni della squadra nazionale), ma che di fatto non sono mai stati utilizzabili a causa di problemi di carattere fisico. Alberto Zorzi ha dovuto perfino rinunciare alla sua prima finale di Coppa del Mondo – quella di Parigi dello scorso aprile – a causa della indisponibilità di Ego van Orti. Naturalmente per entrambi quello di Stoccarda non sarà il primo concorso in assoluto dopo la fine della convalescenza: sia Armitages sia Ego hanno già saltato in piccoli concorsi nazionali e poi in qualche internazionale minore (a dire il vero Ego è stato impegnato anche nel quattro stelle di Liegi all’inizio di novembre), tuttavia l’appuntamento tedesco è per loro quello che potremmo considerare il rientro sul palcoscenico che conta, quello degli eventi di livello mondiale, cioè il livello che spetta a entrambi per valore e qualità.
Armitages Boy è uno stallone baio tedesco (Oldenburg) nato nel 2002 da Armitage e da una figlia di Feo. Fino al 2015 è stato montato dal francese Aymeric de Ponnat (11° nel Campionato d’Europa 2013 a Herning), poi nel 2016 è stato acquistato da Stephan Conter per la sua scuderia Stephex con l’originaria intenzione di venderlo: ma i risultati meravigliosi ottenuti dal cavallo con Lorenzo de Luca e l’immediata intesa raggiunta dai due insieme hanno indotto Conter a ritirarlo dal mercato per lasciarlo definitivamente a disposizione del nostro campione. E la prima metà della stagione 2017 è stata semplicemente magnifica: vedere un cavallo della potenza e dei mezzi di Armitages Boy montato da un cavaliere elegante e raffinato come Lorenzo de Luca è stato un vero spettacolo per gli occhi. Uno spettacolo che si è tradotto in risultati importantissimi: prestazione decisiva per la vittoria dell’Italia in Coppa delle Nazioni a San Gallo e per il 3° posto a Rotterdam, e poi sei volte nei primi dieci posti di Gran Premi di Csi e Csio a cinque stelle. Quindi un posto assicurato nella squadra azzurra in gara nel Campionato d’Europa di Goteborg 2017, al quale Lorenzo de Luca è giunto tra i favoriti: ma proprio lì sono cominciati i guai fisici per Armitages… E tra riprese e ricadute siamo quindi arrivati fino a oggi, dopo una convalescenza gestita con mille cautele e con la massima prudenza. Speriamo dunque di riavere al massimo e al meglio un campione straordinario come Armitages Boy: si ricomincia da Stoccarda, dove nel GP di Coppa del Mondo del 2016 Lorenzo de Luca sulla sua sella aveva chiuso al 7° posto con uno stupendo doppio percorso netto.
Ego van Orti è invece nato nel 2004, belga (Bwp) figlio del cavallo con il quale Philippe Le Jeune ha vinto nel 2010 il titolo di campione del mondo, cioè Vigo d’Arsouilles, e di una figlia di Darco. Dopo un inizio di carriera internazionale montato dal belga Nick Vrins, Ego è stato acquistato da Jan Tops nel 2012 e dunque impegnato in gara da quel momento da Edwina Alexander, moglie di Tops. L’amazzone australiana con Ego ha partecipato a due finali di Coppa del Mondo (2013 e 2014, 13° posto in entrambe le occasioni) e al Campionato del Mondo del 2014 (15° posto), ottenendo diversi buoni piazzamenti in Gran Premi internazionali. E’ però vero che un cavallo fisicamente grosso e macchinoso come lui non è molto adatto a un’amazzone come Edwina Alexander, formidabile su soggetti leggeri e insanguati come ad esempio Itot du Chateau o Lintea Tequila. Così una volta approdato Alberto Zorzi alla scuderia di Valkenswaard, Ego van Orti ha… trovato un nuovo compagno: inizialmente il cavaliere azzurro l’ha montato in alternativa sporadica a Edwina Alexander (nel 2015 e nel 2016) per poi divenirne stabilmente il cavaliere a tutti gli effetti nel 2017. Alberto Zorzi – al di là delle sue qualità indiscutibili in assoluto – è perfetto interprete di un cavallo dalle caratteristiche di Ego, soggetto di notevoli mezzi ma talvolta un po’… indolente e svogliato, bisognoso quindi di un cavaliere forte e autorevole proprio come sa essere il nostro campione. I risultati dei due insieme sono stati molto positivi, tanto che proprio Ego sarebbe stato il compagno di gara di Zorzi nella finale della Coppa del Mondo di Parigi, la prima della carriera per il cavaliere padovano: ma un infortunio – peraltro di lieve entità – l’ha fermato alla vigilia della competizione mondiale. E ora il rientro, dopo qualche concorso di allenamento: a Stoccarda lo rivedremo finalmente al livello che gli spetta. Certo, è probabile che una ‘macchina’ possente e laboriosa come la sua non sia già al meglio, ci vorranno altri impegni importanti prima di poter rivedere Ego al massimo della forma: ma intanto si può ricominciare, e questa è di per sé una bella notizia.