Siena, 21 settembre 2017 – Botta e risposta della nostra Liana Ayres a La Bagnaia Jumping Show con il presidente del Comitato Regionale Fise Toscana, Massimo Petaccia: in diretta (o quasi!) da bordo campo.
Che cosa significa per un Comitato regionale come quello da lei presieduto poter annoverare tra gli eventi in regione un appuntamento come La Bagnaia?
«Bagnaia rappresenta da sempre una tradizione nel calendario salto ostacoli Toscana, un punto di incontro tra grandi cavalieri e pubblico di appassionati e non solo. E’ uno dei pochissimi concorsi con così tale affluenza e partecipazione, questo per merito dell’organizzazione che da sempre punta sulla qualità e cura dell’evento. Per il Comitato Regionale è una grande gratificazione e orgoglio poterlo annoverare nelle manifestazioni della regioni e contare così ogni anno sulla presenza di tanti binomi toscani che vi partecipano».
Passione e sport sono i motori trainanti di La Bagnaia e di ogni dirigente sportivo. Quale valore vorrebbe aggiungere?
«Il Concorso di La Bagnaia si inserisce in una serie di attività toscane di altissimo livello, connotando così quella che è un impegno regionale volto a traguardi nazionali ed internazionali. Una grande passione per lo sport che caratterizza tutta questa attività ma anche l’obiettivo di portare i nostri giovani cavalieri toscani ai massimi livelli. Avere la possibilità di contare su La Bagnaia garantisce ai binomi non solo una crescita agonistica e il prestigio di gareggiare in un campo internazionale, ma anche e soprattutto di crescere professionalmente».
Un augurio per il comitato organizzatore di La Bagnaia…
«Il comitato organizzatore di La Bagnaia è un riferimento di eccellenza quindi a loro va tutto il nostro augurio di proseguire in quella direzione che nel corso degli anni ha portato il concorso ai vertici dei circuiti. Il Comitato Fise Toscana darà tutto il supporto necessario perché questo sodalizio possa proseguire il più a lungo possibile».
Cosa si sente di promettere come presidente del Comitato regionale Fise, come rappresentante di Fise Nazionale?
«Come Presidente del Comitato Fise Toscana mi sento il dovere di promettere che lavorerò il più possibile per lo sviluppo dell’attività di base e per la crescita dei nostri giovani. Un impegno dimostrato nei programmi dei dipartimenti delle nostre discipline che hanno tutti una parte relativa alla promozione e una relativa all’alto livello unendoci così all’attività centrale Fise rivolta ad attività nazionali ed internazionali. Noi vogliamo dare il nostro contributo proponendo nuovi cavalieri e binomi di altissima qualità, mentre per l’equitazione di base lo sviluppo che vogliamo raggiungere è il massimo numero di giovani che praticano l’attività. Abbiamo già ottenuto ottimi risultati con i pony club. I numeri delle Ponyadi sono cresciuti e nell’ultima edizione 2017 abbiamo raggiunto il record di 140 ragazzi. Come rappresentante Fise ho a cuore che lo sviluppo della regione contribuisca allo sviluppo nazionale e collaboro in quelli che sono i settori a me più cari come il Dressage e il paradressage senza dimenticare il grande tema della formazione dei nostri istruttori».
E come uomo di sport e di cavalli?
«Il mio augurio è che l’insieme delle sinergie tra Federazione centrale e comitati regionali e associazioni sportive sia sempre maggiore e di continuo supporto. Come uomo di cavalli il mio obiettivo e impegno va anche a tutela della salute e benessere del cavallo , perseguendo una buona preparazione per un corretto impiego nello sport agonistico di qualunque livello».