Barcellona, 29 giugno 2018 – Filippo Bologni su Quidich de la Chavee oggi a Barcellona ha terminato i Giochi del Mediterraneo al 5° posto della classifica individuale senza aver fatto cadere una sola barriera nei cinque percorsi delle due giornate di gara. Ma lo sport è tanto bello quanto spietato: questo lo si sa… Oggi finale individuale. Filippo l’altroieri aveva terminato la gara a squadre con due percorsi netti e l’Italia aveva vinto la medaglia di bronzo. Oggi altri due percorsi. Al termine delle due frazioni di gara si ritrovano a zero in cinque: oltre al nostro favoloso azzurro anche i francesi Titouan Schumacher su Atome Z, Alexandra Paillot su Tonio La Goutelle e Felicie Bertrand su Sultane des Ibis, poi anche l’egiziano Abdel Said su Hope van Scherpen Donder. Dunque barrage a cinque. Prima a partire Felicie Bertrand. Filippo Bologni guarda il suo percorso. L’amazzone francese decide di giocare il tutto per tutto con audacia estrema: va a una velocità forsennata e chiude a 40.59 senza errori. Filippo Bologni pensa che superarla sarà davvero difficile: e se ne va in campo prova per riprendere la sella del suo Quidich. Intanto in campo c’è Alexandra Paillot, compagna di Felicie Bertrand ma ora più che mai avversaria: il cronometro si ferma a 42.67 ma con 4 penalità! Filippo registra mentalmente il risultato. Ecco Titouan Schumacher, ancora per la Francia e contro le sue due compagne di medaglia d’argento l’altroieri dopo il barrage con il Portogallo: cronometro ancora più alto, 43.30, e ancora 4 penalità… ! Per Filippo Bologni nello spazio di pochi secondi sorge un interrogativo urgente e impellente e immediato e che richiede una risposta certa: vado piano e mi assicuro una medaglia d’argento o alla peggio di bronzo, oppure tento il tutto per tutto e punto all’oro? Quidich è veloce, nonostante il caldo e i quattro percorsi nelle gambe è in forma… Prudenza e come minimo bronzo, oppure audacia e forse oro? I tecnici e i dirigenti azzurri aiutano Filippo nello sciogliere la riserva: punta all’oro. Giusto così: lo sport è fatto per osare e poi gioire, oppure avere la consapevolezza di aver fatto tutto il possibile se la gioia non dovesse esserci. Filippo entra in campo ostacoli. Dopo di lui solo l’egiziano Abdel Said. Filippo parte. Attacca il percorso: e Quidich va. Ecco, siamo quasi alla fine: questa linea lunga spezzata che porta al terzultimo ostacolo, un verticale, Filippo va in diagonale al limite delle possibilità, Felicie Bertrand è stata velocissima, bisogna togliere centesimi di secondo sfruttando tutte le possibilità, togliere terreno, togliere spazio, Quidich galoppa, con un ritmo serrato ma… proprio non vede l’ostacolo, scivola via dallo specchio frontale di quel verticale, va fuori dalla traiettoria… Sì. Ecco. Poi finisce: e senza toccare una sola barriera, oggi in tre percorsi, e l’altroieri in due. Quinto posto per Filippo Bologni. Forse brucia un po’ aver perduto il podio individuale: ma il nostro cavaliere ha fatto un campionato formidabile, e la delusione per una mancata medaglia in realtà è la capacità e la determinazione di aver puntato al traguardo massimo.
Termina così questa diciottesima edizione dei Giochi del Mediterraneo. L’Italia ha conquistato la medaglia di bronzo, Filippo Bologni ha combattuto fino alla fine rischiando con coraggio e temerarietà, Matteo Leonardi su Marko Polo ha chiuso all’11° posto terminando oggi con 0/4, Giampiero Garofalo su Scara Mouche e Francesca Arioldi su Loro Piana Celtic al 29°. I nostri ragazzi devono rientrare a casa felici e soddisfatti: hanno vissuto un’esperienza favolosa, hanno ottenuto – tutti insieme – un risultato semplicemente bellissimo.
LA CLASSIFICA FINALE INDIVIDUALE
http://results.tarragona2018.cat/en/EQU/results/X.INDIVIDUAL——–.FNL-.——–