Bologna, martedì 21 settembre 2021 – Grandi novità nelle file della squadra azzurra che affronterà la finale del circuito mondiale di Coppa delle Nazioni a Barcellona dall’1 al 3 ottobre: non c’è Lorenzo de Luca e ci sarà Francesca Ciriesi! Esatto: il fuoriclasse azzurro è stato messo fuori causa da una sopraggiunta indisponibilità della favolosa Nuance Bleue Vdm Z subito dopo la Coppa delle Nazioni dello Csio di Aquisgrana, e quindi il c.t. Duccio Bartalucci ha dovuto correre ai ripari per sostituirlo. Tra le varie possibilità, valutando i pro e i contro di ognuna, il nome che è emerso è quello della giovane amazzone emiliana (28 anni compiuti lo scorso 16 giugno) che con la sua Cape Coral sta vivendo una stagione molto positiva ad altissimo livello: il 25 luglio a Varsavia ha fatto parte della squadra azzurra vincitrice della finale del circuito Eef di Coppa delle Nazioni chiusa con un magnifico doppio zero, poi nelle ultime due settimane è stata grande protagonista nei due concorsi del Longines Global Champions Tour di Roma. Francesca Ciriesi e la sua saura stanno viaggiando sulle ali dell’entusiasmo.
Oltre a Francesca Ciriesi, la squadra azzurra conterà su Fabio Brotto con Vanità delle Roane, Piergiorgio Bucci su Naiade d’Elsendam Z, Antonio Garofalo su Conquestador e Riccardo Pisani su Chaclot. Da tenere molto bene in conto che tutti e cinque i cavalieri potrebbero essere utilizzati in gara, quindi il cosiddetto ‘quinto’ non andrà di certo in Spagna per una gita di piacere… Soprattutto calcolando che su tutte le squadre europee che nel 2021 hanno fatto parte della Prima Divisione incombe l’incubo della retrocessione: una infatti è destinata ad andare nel 2022 nella Eef di Coppa delle Nazioni, mentre la Repubblica Ceca – classificandosi a Varsavia alle spalle dell’Italia – ha conquistato la promozione in Prima Divisione.
Chi verrà retrocesso? Alla prima prova della finale partecipano diciotto squadre (non solo europee, trattandosi appunto della finale mondiale): al termine di questa prima prova (un percorso) le prime otto si qualificano per la finalissima della domenica, le altre dieci per la Challenge Cup. La Challenge Cup (ancora una volta un solo percorso, ripartendo da zero) si disputa il giorno seguente e tra le squadre europee che hanno fatto la Prima Divisione nel 2021 la peggiore in classifica viene retrocessa nella Eef del 2022.
Quindi, per dirla in soldoni: l’obiettivo minimo dell’Italia deve essere quello di classificarsi nelle prime otto. Riuscendovi, avremmo garantita la presenza nella Prima Divisione del 2022. Poi, una volta in gara con le altre sette rivali, tutto quello che verrà eventualmente di buono sarà un gradito di più. Se malauguratamente non rientrassimo tra le prime otto al termine della prima prova, beh… dovremmo poi vendere cara la pelle nella Challenge Cup contro le rivali della Prima Divisione d’Europa. Incrociando le dita… perché dobbiamo assolutamente rimanere in quella che si può considerare a tutti gli effetti la Serie A del salto ostacoli continentale.