Barcellona, 27 giugno 2018 – L’Italia degli under 25 ha vinto oggi la medaglia di bronzo ai Giochi del Mediterraneo! Giampiero Garofalo su Scara Mouche 4/0, Francesca Arioldi su Loro Piana Celtic 0/8, Filippo Bologni su Quidich de la Chavee 0/0 e Matteo Leonardi su Marko Polo 4/0 hanno conquistato il 3° posto sulle dodici rappresentative in campo. Una gara palpitante e soprattutto nella seconda manche piena di colpi di scena da far saltare le coronarie…
Dopo la prima manche la situazione è già chiara: le squadre più forti molto più forti delle altre. Italia, Spagna, Francia e Portogallo a zero penalità, l’Egitto a 1, la Turchia a 6. Poi tutte le altre staccate di molto: Marocco a 10, Siria a 13, Grecia a 20, Tunisia a 26, Slovenia e Algeria a 28.
Nella prima frazione di gara Giampiero Garofalo, Francesca Arioldi e Filippo Bologni rendono ininfluente il risultato di Matteo Leonardi, chiudendo tutti e tre con un formidabile percorso netto. Una serie di prestazioni stupende dei nostri tre ragazzi, calcolando inoltre che la pressione è stata fortissima nel tentativo – riuscito – di non perdere terreno rispetto agli avversari. Una prima manche davvero da sogno.
La seconda manche si annuncia quindi come una vera e propria battaglia sul filo della tensione per le formazioni di testa. Una gara non a chi avrebbe fatto meglio, bensì a chi avrebbe sbagliato di meno… Noi entriamo subito in ansia. Giampiero Garofalo con Scara Mouche chiude con un errore, ma soprattutto Francesca Arioldi su Celtic con due, cosa che scarica sulle spalle di Filippo Bologni e di Matteo Leonardi un peso enorme: nessun margine di errore, obbligatorio chiudere con due zeri scartando così il punteggio di Celtic e sperando poi in qualche passo falso degli avversari.
Intanto la Francia (zero in prima manche) dopo il secondo cavaliere della seconda manche è già a un passo come minimo dalla qualifica per un eventuale barrage per la medaglia d’oro, con i due netti di Felicie Bertrand e di Alexandra Paillot, se non proprio all’oro pieno. Arriva il momento del nostro terzo binomio. Il risultato di Filippo Bologni su Quidich de la Chavee è lo snodo determinante della nostra gara: con zero si può sperare di continuare la battaglia, con un errore (peggio che mai con due) svanisce il sogno di qualcosa di bello. Filippo Bologni è un fascio di nervi sul già molto elettrico Quidich: salto dopo salto, in quel loro modo un po’ acrobatico e sanguigno, l’obiettivo si avvicina… Quando Quidich si riceve dall’ultimo ostacolo e nessuna barriera è a terra sul terreno del Real Club de Polo esplode la gioia del clan azzurro: la lotta continua, nulla è perduto, Filippo Bologni mette in fila due percorsi netti determinanti! Ma non è detta l’ultima parola, però: se Filippo Bologni ha garantito la possibilità di continuare a sperare, adesso è su Matteo Leonardi che cala il peso tremendo della parola decisiva. Sarà lui a stabilire il destino della nostra Italia a Barcellona… Del resto le gare a squadre sono così: può arrivare il momento in cui l’esito della prova del singolo determini il risultato di tutti…
Anche la Francia si trova nella stessa situazione, in un certo senso: il suo terzo cavaliere – Pierre Alain Mortier – raccoglie un errore, e anche per i transalpini dunque tutto dipende dalla prestazione di Titouan Schumacher, il quarto. Alla vigilia del quarto percorso la Francia e il Portogallo hanno la possibilità di chiudere a zero e quindi andarsi a giocare l’oro al barrage. Dipende dal loro quarto. L’Italia nella migliore delle ipotesi chiude a 4, la Spagna e l’Egitto a 5. Non abbiamo ancora perso la speranza di una medaglia… Potrebbe anche essere un barrage per l’argento… Intanto il Portogallo (esordiente ai Giochi del Mediterraneo… !) chiude definitivamente a zero! L’Egitto a 5. La Spagna a 5. Noi con l’eventuale zero di Matteo Leonardi siamo medaglia di bronzo… Potremmo anche andare al barrage per l’argento con la Francia se il quarto francese facesse disastri… cioè più di 4 penalità. Ma no: Titouan Schumacher fa zero e dà così il barrage alla Francia contro il Portogallo per la medaglia d’oro. A noi rimane il bronzo se Matteo Leonardi fa zero. Arriva così quel momento che nello sport unisce godimento e sofferenza allo stesso tempo, luce e buio allo stesso tempo, lacrime che possono essere di gioia o di dolore indifferentemente… Matteo Leonardi entra in campo: l’Italia adesso, in questo momento, è lui. Matteo Leonardi chiude senza errori: medaglia di bronzo!
Eccoli, questi quattro meravigliosi ragazzi, tutti insieme capaci di costruire un risultato che regala all’Italia del salto ostacoli e a tutto lo sport equestre azzurro una bellissima medaglia: Giampiero, Francesca, Filippo e Matteo. Che gara, che sofferenza e alla fine che gioia!
LA CLASSIFICA FINALE
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