Rotterdam, venerdì 23 agosto 2019 – Il Belgio ha vinto oggi a Rotterdam la prima medaglia della sua intera storia sportiva in un Campionato d’Europa. Ed è quella d’oro! Una vittoria che vale doppio: perché insieme alla medaglia più preziosa arriva anche la qualifica per le Olimpiadi di Tokyo 2020. Praticamente è stata la giornata perfetta: di più e di meglio sarebbe stato impossibile per il team guidato dal tedesco Peter Weinberg.
Il Campionato d’Europa del Belgio è cominciato mercoledì con l’8° posto nella prima prova, la gara di velocità in tabella C: una posizione di classifica lì per lì deludente, ma a ben guardare ottenuta da punteggi individuali non troppo lontani dal primo posto dello svedese Peder Fredricson: Pieter Devos su Claire a 5.83, Jerome Guery su Quel Homme de Hus a 4.76, Gregory Wathelet su Nevados a 4.63 e Jos Verlooy (il… piccolino della squadra con i suoi 23 anni) su Igor a 1.68. Sono infatti i punteggi che contano, ben più della posizione nella classifica di quel momento. E poi c’è stata la bruciante accelerazione scatenata dai quattro belgi nelle due manches della seconda prova, quella di ieri e quella di oggi: in totale sei percorsi netti agli ostacoli su otto (uno macchiato da un punto sul tempo), contro i quattro della Germania medaglia d’argento e i tre della Gran Bretagna medaglia di bronzo (due la Francia al 4° posto, uno la Svezia al 5°). Una dimostrazione di forza davvero formidabile che è valsa la turbinosa rimonta cavallo dopo cavallo verso questo epilogo stupendo… la prima medaglia per il Belgio da che esiste la classifica a squadre dell’evento continentale (dunque dal 1975). Quando gli è stato chiesto di spiegare il motivo di questa lunga attesa, Peter Weinberg ha risposto con la scherzosità dell’allegria: “Perché prima non avevano avuto un commissario tecnico come me!”. Domenica però la gioia potrebbe rinnovarsi, poiché non solo tutti e quattro i belgi hanno raggiunto la finale individuale, ma due di loro sono in zona medaglia: Jos Verlooy al 2° posto con 1.68, Gregory Wathelet al 4° posto con 4.63… Quindi tutto può succedere! Però, pensate a Jerome Guery (che è 25° a 13.76, quindi piuttosto lontano dal vertice): era la riserva della squadra, è subentrato quasi all’ultimo momento per la defezione di Niels Bruynseels… e si ritrova campione d’Europa! Lo sport sa regalare emozioni davvero sconvolgenti…
LA CLASSIFICA FINALE A SQUADRE
https://results.hippodata.de/2019/1711/docs/r_j02-team-round_2.pdf
LA CLASSIFICA INDIVIDUALE PROVVISORIA
https://results.hippodata.de/2019/1711/docs/r_j02_individual_after_round_2.pdf