Budapest, sabato 2 luglio 2022 – Un incubo. Dopo l’ennesima mancata qualificazione alle Olimpiadi e dopo la traumatica retrocessione dalla Prima Divisione (da noi vinta nel 2019) al termine di una finale di Coppa delle Nazioni a Barcellona 2021 che sarà impossibile dimenticare da tanto scioccante e dolorosa è stata, ecco oggi la botta conclusiva… Nella Coppa delle Nazioni di Budapest, semifinale del circuito della Eef (la Seconda Divisione), dovevamo classificarci nei primi cinque posti su sette squadre per andare alla finale di Varsavia e poi sperare di vincere (come peraltro già accaduto nel 2021) per riconquistare la Prima Divisione. Siamo arrivati sesti. Su sette.
Obiettivamente più che il risultato in sé stesso, fa male – un male tremendo – il modo in cui è stato ottenuto. Una prima manche che ci ha precipitati all’inferno. Una seconda quasi (quasi) paradisiaca, ma non abbastanza da annullare i ferali effetti della prima. Con anche una sorta di beffa: siamo arrivati al sesto posto a tre punti di distacco da Ungheria e Olanda, e proprio tre sono i punti che abbiamo preso sul tempo nella prima manche sui nostri due migliori risultati, quelli di Omar Bonomelli e di Filippo Bologni… a ennesima dimostrazione di quanto sia pesante oggi la nuova regola introdotta dalla Fei secondo cui ogni secondo oltre il tempo massimo viene penalizzato di un punto (prima, un punto ogni quattro secondi iniziati).
Ma questo è un calcolo sparagnino che si può fare solo a cose fatte. In realtà il… ‘dramma’ si è consumato soprattutto a seguito di due situazioni letteralmente incredibili vissute da Massimo Grossato e da Piergiorgio Bucci, rispettivamente primo e quarto a partire in sella a D Mark e a Carpe Diem. Massimo Grossato ha saltato il primo ostacolo e poi D Mark si è fermato scartando quasi con terrore sul numero due… un verticale semplicissimo e apparentemente del tutto innocuo! Il nostro cavaliere ne è rimasto evidentemente sorpreso: ritornato, D Mark ha fatto un errore su quello stesso verticale, poi anche al terzo ostacolo, poi ancora sul verticale di tavole dopo la riviera… un percorso che Massimo Grossato – consapevole che quello sarebbe stato il nostro risultato da scartare, anche in virtù della penalizzazione sul tempo massimo – ha compiuto cercando più che altro di motivare il suo cavallo in vista della seconda manche. Risultato pesantissimo: 25 penalità…
Dopo le 6 penalità di Omar Bonomelli su Chippendel de la Tour (un percorso positivo, ma pesantissimi quei due punti sul tempo massimo), binomio che ha avuto sulle spalle la gravosa responsabilità di rendere subito innocuo il punteggio di Massimo Grossato, e le 5 penalità di Filippo Bologni su Quilazio (stesso discorso), arriva il turno di Piergiorgio Bucci e Carpe Diem, la coppia che doveva finire a zero per tentare di reindirizzare la nostra gara verso prospettive meno cupe… Ed è successo l’incredibile… ! Carpe Diem si è fermato sul verticale numero due proprio come D Mark… Per poi non toccare una sola barriera, e però finire con ben 12 penalità (4 per la fermata, 8 per il tempo). A dire il vero anche Carpe Diem era parso un po’ intimidito all’inizio, tanto che Bucci sul numero uno ha dovuto montarlo con una certa insolita energia… ma poi ha fatto un percorso ineccepibile… salvo il rifiuto al secondo ostacolo.
Così si è consumato il nostro destino. Perché poi tutto è tornato nella norma, esattamente nel modo in cui avrebbe dovuto (e potuto) essere anche nella prima manche: Massimo Grossato ha fatto la sua solita meravigliosa prestazione, D Mark ha saltato come sempre ed è arrivato così un percorso netto che a questo livello di competitività è il risultato standard per un cavallo ma soprattutto per un cavaliere di tale eccellente abilità. Omar Bonomelli e Chippendel de la Tour sono un po’ calati e le penalità sono state 12 (il punteggio da scartare), Filippo Bologni e Quilazio hanno purtroppo ripetuto un errore di posteriore sulla barriera di uscita di un ostacolo largo, infine Piergiorgio Bucci e Carpe Diem hanno dato spettacolo con un percorso netto che probabilmente è tra i loro migliori di sempre. Totale penalità dell’Italia in seconda manche: 4.
Seconda manche chiusa a 4. Più le 23 penalità della prima frazione di gara… uguale 27. Ungheria al 5° posto e Olanda al 4° con 24. Insieme a Germania (vincitrice con 8 penalità), Svizzera (2° posto a 12) e Austria (3° posto a 20) andranno in finale a Varsavia insieme alle altre cinque dell’altra semifinale del circuito (Belgio, Spagna, Irlanda, Svezia e Portogallo). Noi invece siamo fuori: e anche nel 2023 vivremo una stagione in purgatorio…
LA CLASSIFICA DELLA COPPA DELLE NAZIONI
https://results.hippodata.de/2022/2145/docs/13_finalresultnc.pdf