Bologna, martedì 20 agosto 2019 – Tutto è pronto a Rotterdam per dare inizio domani alle gare del Campionato d’Europa di salto ostacoli. Mentre aspettiamo che il campo cominci a dare le prime risposte alle attese dei tifosi di tutto il continente, inganniamo l’attesa con qualche piccola notizia, con qualche curiosità e con qualche utile informazione pratica.
IL REGOLAMENTO DELLA GARA – Le prove che compongono il Campionato d’Europa sono tre. Domani si disputa la prima: una categoria a tempo in tabella C, dunque le eventuali penalità agli ostacoli vengono calcolate in 4 secondi che si aggiungeranno al tempo impiegato dal concorrente a portare a termine il percorso. A competizione ultimata il tempo di ciascun concorrente viene moltiplicato per il coefficiente di 0.50. Al concorrente con il minor numero di punti (quindi al primo in classifica) vengono attribuite zero penalità: tutti gli altri seguiranno in classifica con le penalità prodotte dalla differenza tra i loro punti e quelli del cavaliere che ha vinto la prova. A questo punto si stila la classifica provvisoria del campionato sia individuale sia a squadre (calcolando per ciascuna squadra i tre migliori punteggi). La seconda prova si disputa su due manches di precisione: la prima manche giovedì, la seconda venerdì (due percorsi diversi). Ai punti con i quali ciascun cavaliere si trova nella classifica provvisoria dopo la prima prova (la tabella C di mercoledì) si aggiungono le penalità riportate in ciascuna delle due manches: alla seconda manche però accedono solo le migliori dieci squadre della classifica provvisoria determinata dalla prima prova (la tabella C di mercoledì) e dalla prima manche della seconda prova (giovedì). Al termine della seconda manche della seconda prova si assegnano le medaglie a squadre calcolando per ciascuna squadra la somma dei tre migliori punteggi (barrage per una qualsiasi delle tre medaglie nel caso molto improbabile che vi sia parità di penalità: al barrage eventuale prendono parte tutti i componenti ciascuna squadra). Sabato giorno di riposo del Campionato d’Europa. Domenica invece si disputa la terza prova, quella finale per la classifica individuale: vi accedono i migliori 25 concorrenti della classifica individuale provvisoria, la prova è a due diversi percorsi di precisione, al secondo percorso accedono i migliori 12 della classifica provvisoria dopo la prima prova (mercoledì), la seconda (giovedì e venerdì) e la prima manche di questa terza. Al punteggio di ciascun concorrente si aggiungono le penalità di queste due manches. Quindi si ha la classifica finale individuale (barrage eventuale in improbabilissimo caso di parità per una qualsiasi delle tre medaglie).
IL CALENDARIO DELLE PROVE – Mercoledì 21 agosto alle ore 14 la prima prova a tempo in tabella C. Giovedì 22 agosto alle ore 10 la prima manche della seconda prova. Venerdì 23 agosto alle 15 la seconda manche della seconda prova. Domenica 25 agosto alle 13 la terza prova.
TUTTO COMINCIA A ROTTERDAM – Tutto è cominciato proprio a Rotterdam nel 1957: il primo Campionato d’Europa di salto ostacoli della storia. Medaglia d’oro per il tedesco Hans Guenter Winkler su Sonnenglanz, argento per il francese Bernard de Fombelle su Bucephale, bronzo per il nostro Salvatore Oppes su Pagoro. Non esisteva ancora la classifica a squadre.
CADENZA ANNUALE – Il Campionato d’Europa di salto ostacoli si è disputato ogni anno a partire dal 1957 e fino al 1967, con le sole interruzioni negli anni olimpici 1960 e 1964. Da dopo il 1967 si è inaugurata la attuale cadenza biennale.
COMPAIONO LE SQUADRE – La classifica a squadre del Campionato d’Europa di salto ostacoli è comparsa per la prima volta nel 1975 a Monaco Riem: vittoria della Germania con Alwin Schockemoehle su Warwick Rex, Hendrik Snoek su Rasputin, Sonke Sonksen su Kwept e Hartwig Steenken su Erle. Schockemoehle, Steenken e Sonksen (in quest’ordine di classifica) sul podio individuale. Dunque trionfo assoluto della Germania! Sei le rappresentative in gara: Italia al 5° posto con Stefano Angioni su Puckoon, Giorgio Nuti su Try Over, Vittorio Orlandi su Fiorello II e Graziano Mancinelli su Lydican.
LE SQUADRE VINCITRICI – Dal 1975 a oggi si sono disputate 22 edizioni del Campionato d’Europa a squadre: sono cinque le nazioni che hanno vinto almeno una volta la medaglia d’oro: Germania sette volte, Gran Bretagna cinque, Svizzera e Olanda quattro, Irlanda due.
LE SQUADRE SUL PODIO – Nelle 22 edizioni del Campionato d’Europa a squadre disputate fino a oggi sono state otto le nazioni che sono salite almeno una volta sul podio per ricevere una delle tre medaglie: Germania 16 volte, Svizzera 15, Gran Bretagna 13, Olanda 8, Francia 7, Irlanda e Svezia 3, Italia 1.
STOP AGLI STRANIERI – Il Campionato d’Europa è rimasto aperto ai concorrenti provenienti da altri continenti fino all’edizione di Lucerna 1966: quell’anno vinse la medaglia d’oro il brasiliano Nelson Pessoa, quella d’argento lo statunitense Frank Chapot e quella di bronzo l’argentino Hugo Arrambide… !!! La Fei a quel punto decise che il Campionato d’Europa sarebbe stato riservato esclusivamente ai concorrenti europei… (a partire però dall’edizione del 1969).
ROTTERDAM QUATTRO – Rotterdam ha ospitato il Campionato d’Europa quattro volte: nel 1957 (la prima edizione della storia della gara), nel 1967, nel 1989 e infine quella attuale. Nel 1957 vinse il tedesco Hans Guenter Winkler su Sonnenglanz, nel 1967 il britannico David Broome su Mr. Softee, nel 1989 il britannico John Whitaker su Milton (anche oro a squadre).
L’ITALIA E IL PODIO – Un rapporto quasi inesistente, purtroppo. Dal 1975 (anno di nascita della classifica a squadre) a oggi, la squadra azzurra è salita sul podio solo una volta, nel 2009 a Windsor, per la medaglia d’argento. Autori di questo risultato storico Juan Carlos Garcia su Hamilton de Perhet, Giuseppe D’Onofrio su Landzeu, Piergiorgio Bucci su Kanebo, Natale Chiaudani su Seldana
GLI AZZURRI E IL PODIO – Se il bottino europeo per la nostra squadra è ben magro, decisamente migliore è quello individuale, pur se in epoche ormai molto lontane. Salvatore Oppes su Pagoro ha conquistato la medaglia di bronzo nel 1957 a Rotterdam, Piero d’Inzeo su The Rock argento nel 1958 ad Aquisgrana, Piero d’Inzeo su Uruguay oro nel 1959 a Parigi, Piero d’Inzeo su Pioneer argento nel 1961 ad Aquisgrana e su The Rock nel 1962 a Londra, Graziano Mancinelli su Rockette e The Rock oro nel 1963 a Roma.
IL CAMPIONATO IN ITALIA – Solo due edizioni del Campionato d’Europa sono state organizzate in Italia. La prima nel 1963 a Roma, durante lo Csio (allora Chio) di Piazza di Siena: a quei tempi infatti le prove valide per la classifica continentale erano inserite nel programma di un grande concorso internazionale. Quell’anno ci fu la bellissima vittoria di Graziano Mancinelli in sella a Rockette e a The Rock: il primo grande successo del fuoriclasse azzurro nella sua formidabile carriera; alle sue spalle il tedesco Alwin Schockemoehle su Freiherr e il britannico Harvey Smith su Warpaint. La seconda edizione in Italia è stata quella organizzata a San Patrignano nel 2005: un evento davvero sensazionale per il solo fatto di essere ospitato all’interno di una comunità per il recupero di persone tossicodipendenti (l’attenzione mediatica è stata elevatissima), e in seconda battuta per l’eccellenza dell’organizzazione all’interno di una struttura con pochi eguali al mondo. A San Patrignano il tedesco Marco Kutscher in sella a Montender ha vinto la medaglia d’oro, l’elvetica Christina Liebherr su No Mercy quella d’argento e l’olandese Jeroen Dubbeldam su Nassau quella di bronzo; migliore degli azzurri Juan Carlos Garcia al 6° posto su Albin III. Tra le squadre Germania, Svizzera e Olanda sul podio. L’Italia ha fatto una gara magnifica finendo al 4° posto e dunque a un passo da una storica medaglia: Juan Carlos Garcia su Albin III, Andrea Herholdt su Nanta, Jerry Smit su Nadir di San Patrignano (cavallo nato e allevato nella stessa comunità!), Bruno Chimirri su Landknecht.
LE PRIME DONNE – La prima donna vincitrice di una medaglia nel Campionato d’Europa è stata la svizzera Heidi Hauri, argento su Jessica V a Dinard nel 1985, dietro al tedesco Paul Schockemoehle su Deister e davanti al britannico John Whitaker su Hopscotch. La prima donna a vincere invece il titolo continentale è stata la francese Alexandra Ledermann: su Rochet M a Hickstead nel 1999 davanti all’elvetico Markus Fuchs su Tinka’s Boy e con la svizzera Lesley McNaught medaglia di bronzo su Dulf. Le uniche altre due amazzoni sul podio sono poi state la svizzera Christina Liebherr su No Mercy argento a San Patrignano 2005, e la tedesca Meredith Michales Beerbaum campionessa d’Europa a Mannheim nel 2007 su Shutterfly.
I PIÙ VINCITORI – Sono due: il britannico David Broome e il tedesco Paul Schockemoehle. I detentori del maggior numero di vittorie con tre successi ciascuno. Broome nel 1961 ad Aquisgrana su Sunsalve, nel 1962 a Londra su Mr. Softee, nel 1967 a Rotterdam su Mr. Softee. Schockemoehle ha invece instaurato una specie di… monarchia in sella al suo portentoso Deister con la medaglia d’oro in tre edizioni consecutive: 1981 a Monaco, 1983 a Hickstead, 1985 a Dinard. Dietro di loro nella classifica delle medaglie d’oro c’è il tedesco Ludger Beerbaum con due vittorie: Mannheim 1997 su Ratina Z, Arnhem 2001 su Gladdys S.
I PIÙ PRESENTI – Sono nove i cavalieri che hanno totalizzato almeno dieci presenze nel Campionato d’Europa: il britannico Michael Whitaker è al primo posto con 14 (e 12 medaglie tra individuali e squadre), lo svizzero Willi Melliger con 13 (13 medaglie), il tedesco/austriaco Hugo Simon con 13 (due medaglie), il britannico John Whitaker con 12 (14 medaglie), il tedesco Ludger Beerbaum con 11 (12 medaglie), l’olandese/belga Jos Lansink con 11 (6 medaglie), il belga Ludo Philippaerts con 10 (una medaglia), il britannico Nick Skelton con 10 (9 medaglie), il norvegese Geir Gulliksen con 10 (nessuna medaglia).
IL CAVALLO RECORD – Non può che essere Deister, l’unico ad aver vinto tre volte la medaglia d’oro individuale – oltretutto consecutivamente… ! – montato dal tedesco Paul Schockemoehle: nel 1981, nel 1983 e nel 1985. Castrone baio hannoverano figlio di Diskant x Adlerschild (quest’ultimo un purosangue), Deister è nato nel 1971 ed è morto nel 2000. Senza alcun dubbio è stato il cavallo della vita di cavaliere di Paul Schockemoehle.