Bologna, mercoledì 23 agosto 2023 – Francesca Ciriesi e Cape Coral non faranno parte della squadra italiana in gara nel Campionato d’Europa di Milano che prende avvio il 30 agosto all’ippodromo Snai San Siro. L’amazzone azzurra e la sua cavalla saranno sostituite da Francesco Turturiello e da Made In’T Ruytershof nello schieramento azzurro guidato dal commissario tecnico Marco Porro.
Oggi la Fise ha diramato un comunicato ufficiale sull’argomento: “La decisione è stata presa per garantire il rispetto di Cape Coral. All’ultimo controllo, infatti, sono stati registrati dei valori che, sebbene non gravi, ancora non garantiscono il completo stato di perfetta forma della cavalla atleta, che insieme a Francesca Ciriesi rappresenta un importante binomio per la nazionale di salto ostacoli. La circostanza ha indotto quindi lo staff federale a preservare la compagna di gara di Francesca Ciriesi in questo Campionato d’Europa, anche in previsione dei futuri impegni agonistici che potrebbero vedere impegnata la nazionale italiana”.
Situazione delicata e difficile alla luce dell’importanza sia agonistica sia mediatica che riveste un evento come un campionato continentale. Francesca Ciriesi è rimasta ovviamente molto male alla notizia di questa sua esclusione e ieri sera ha pubblicato un comunicato personale sui suoi profili social in cui ribadisce con fermezza che la sua cavalla si trova in perfette condizioni fisiche. Ma i veterinari federali incaricati di monitorare lo stato di forma e di salute dei cavalli azzurri non hanno riscontrato una risposta positiva al 100% a tutti i più recenti test effettuati, sebbene in parte assolutamente minima.
Partendo dal presupposto che il binomio Ciriesi/Cape Coral rappresenta un capitale preziosissimo per il salto ostacoli azzurro – purtroppo anche in considerazione della penuria di cavalli pronti per l’alto livello agonistico in questo momento – è evidente che la situazione si presenta (o meglio, si è presentata: ormai le scelte sono state fatte) molto difficile da gestire.
Ipotesi numero uno: ignorare l’avviso dei veterinari federali (ovviamente documentato) e impegnare Cape Coral? Potrebbe andare tutto bene – parliamo ovviamente della salute della cavalla: il discorso agonistico è un’altra faccenda, pur se ovviamente collegato – ma se invece qualcosa accade?
Ipotesi numero due: escludere Cape Coral, lasciarle il tempo necessario per rientrare al 100% in tutti i parametri richiesti dai test veterinari e averla così pronta per un impegno che potrebbe rivelarsi determinante come quello della finale del circuito di Coppa delle Nazioni di Barcellona nell’eventualità in cui – facciamo tutti gli scongiuri del caso… – qualcosa a Milano non andasse per il verso giusto in funzione della qualifica olimpica (se non la ottenessimo a Milano l’ultima possibilità sarebbe Barcellona).
La risposta della Fise e del tecnico federale Marco Porro è stata quella di optare per l’ipotesi numero due. Dolorosissima per Francesca Ciriesi, molto comprensibilmente: anche se la stessa amazzone azzurra ha dato prova di grande sportività concludendo il suo comunicato con queste parole: “Forza Italia, perché il sogno olimpico è più grande anche di tutto questo”.