Milano, sabato 2 settembre 2023 – Il giorno dopo la disputa della seconda manche della seconda prova del Campionato d’Europa di salto ostacoli a Milano – cioè la frazione di gara che ha definito le posizioni della classifica finale a squadre – l’ufficio stampa della Fise ha diffuso alcune dichiarazioni rilasciate dal commissario tecnico della squadra azzurra Marco Porro.
“In questo campionato avevamo due cavalieri, sebbene esperti, esordienti nella gara continentale: Emanuele Camilli e Giampiero Garofalo”, ha detto Marco Porro. “Avevamo un cavallo che non aveva ancora mai saltato a questi livelli (Highlight W, il cavallo di Zorzi, n.d.r.) e il numero 22 al mondo (Emanuele Gaudiano, n.d.r.) con un cavallo certamente un po’ difficile. Quella schierata era la migliore squadra che avremmo potuto proporre in questo momento, quando diversi cavalli e diversi cavalieri sono rimasti, purtroppo, bloccati in infermeria per infortuni, anche se già in recupero”.
Porro analizza, poi, più a fondo le tre giornate di gara: “Odense è un cavallo eccezionale, che abbiamo deciso di risparmiare e non fare partire nella finale individuale visto il 17° posto individuale provvisorio, ma ha solo 9 anni ed è la prima volta che si misura su percorsi di questa entità. Nonostante questo, ha dato un grande riscontro conquistando la finale individuale. Il nove anni belga sotto la sella di Camilli ha preso parte in questa stagione in pratica solo ai cinque stelle di Sopot e Falsterbo… poi Milano. Crack Balou, lo sappiamo, è un cavallo difficile, capace di fare l’impresa, ma sulle tre giornate di gara abbiamo visto che ha presentato delle difficoltà. Gaudiano è un grande agonista e sono certo che ritroverà in poco tempo il giusto feeling con il suo compagno di gara. Ha retto bene i tre giorni di gara Highlight W, al quale di sicuro manca l’esperienza in questa tipologia di gare, ma che ha potuto contare sull’esperienza di un grande cavaliere come Alberto Zorzi. Non dimentichiamo, poi, che Giampiero (Garofalo n.d.r.) da quest’anno è entrato in campo come quarto binomio della squadra italiana”.
Porro rende onore agli avversari. “I tracciati disegnati dall’abilissimo Uliano Vezzani erano veramente tecnici, ma non dobbiamo trovare delle scuse. È questa, purtroppo, la fotografia della situazione che stiamo attraversando in questo momento. Le altre squadre hanno meritato il risultato che hanno ottenuto. Noi abbiamo tenuto bene nelle prime due giornate e ieri, purtroppo, nella terza siamo calati; un po’ per alcuni errori, un po’ perché alcuni cavalli hanno sentito il campionato. Si vince e si perde tutti insieme, ma dobbiamo essere sportivi e riconoscere che gli altri hanno fatto meglio di noi. Il problema è che dobbiamo fare i conti con i cavalli che abbiamo a disposizione in questo momento. Non abbiamo potuto utilizzare cavalieri e amazzoni altrettanto eccezionali, che non elenco ma che tutti conosciamo, per la mancanza di soggetti in grado di saltare un Campionato d’Europa. Abbiamo pochi cavalli a disposizione e abbiamo cercato di gestire al meglio quelli su cui possiamo contare per oggi e per i prossimi appuntamenti”.
Porro ci tiene a complimentarsi anche con Francesco Turturiello: “Francesco è partito come quinto e ha fatto un buon campionato… il suo primo campionato internazionale. È un cavaliere che, come federazione, abbiamo tenuto d’occhio e portato avanti negli ultimi due anni. È maturato tantissimo fino ad arrivare ad affrontare con esito positivo diverse Coppe delle Nazioni e un campionato di questo livello”.
Il tecnico della nazionale ci tiene a formalizzare il suo riconoscimento personale ai suoi ragazzi. “Gaudiano, Camilli, Zorzi e Garofalo si sono messi a disposizione per la squadra e Turturiello a titolo individuale: sono andati in campo, hanno lottato con il coltello tra i denti e per questo io sono assolutamente soddisfatto di loro, perché sono riusciti a raggiungere la finale a squadre, che purtroppo è andata storta, ma a loro deve essere rivolto il nostro ringraziamento”.