Bologna, giovedì 19 agosto 2021 – Mercoledì 1 settembre inizia il Campionato d’Europa di salto ostacoli a Riesenbeck, in Germania, presso gli impianti del campione tedesco Ludger Beerbaum. Lo scorso fine settimana la squadra azzurra ha fatto un concorso di preparazione a Donaueschingen (sempre in Germania) al quale hanno partecipato tutti e cinque i binomi originariamente inseriti nella formazione destinata ad affrontare la competizione continentale: Riccardo Pisani su Chaclot, Luca Marziani su Lightning, Fabio Brotto su Vanità delle Roane, Filippo Bologni su Quilazio, Antonio Garofalo su Conquestador. Delle varie indicazioni emerse al termine di tale concorso parliamo con il commissario tecnico dell’Italia, Duccio Bartalucci.
«Intanto una premessa doverosa è che noi consideriamo questo Campionato d’Europa come tappa di un percorso di crescita di un gruppo di binomi nuovi che ci ha proposto la stagione 2021. Nuovi rispetto a quella situazione di squadra che avevamo alla fine del 2019 e che è stata quasi azzerata per motivi che tutti conosciamo bene: vendita di alcuni fondamentali cavalli, ritiro dalle competizioni di altri. Nel 2019 abbiamo terminato la Prima Divisione al primo posto insieme alla Svizzera schierando in quelle Coppe delle Nazioni dieci binomi diversi: molti di quei binomi non li abbiamo più quindi il lavoro che abbiamo intrapreso come federazione insieme a Marco Porro è quello di cercare di ricostruire un nucleo squadra, un asse portante. Il Campionato d’Europa ormai imminente è appunto una importante tappa che dobbiamo attraversare per portare avanti questo lavoro».
I nomi individuati in vista di Riesenbeck sono quelli che hanno partecipato allo Csi di Donaueschingen.
«Esatto: che a grandi linee è la squadra che aveva dato un ottimo riscontro e un altrettanto ottimo risultato nella Coppa delle Nazioni dello Csio di La Baule. Ma La Baule è stato quasi due mesi fa, così abbiamo pensato di ritrovarci tutti insieme per un concorso di preparazione e di verifica al tempo stesso, per l’appunto a Donaueschingen».
E dal suo punto di vista cosa ne è emerso?
«Beh, intanto diciamo che nel fare le mie scelte non mi piace basarmi sull’ultima prestazione dell’ultimo concorso, perché trovo che non sia il sistema ideale. Tuttavia con i cavalli spesso accade di dover fare delle valutazioni che riflettono l’accaduto anche dell’ultimo minuto. È già successo quest’anno quando abbiamo rinunciato a Lorenzo de Luca e a Nuance Bleue per la Coppa delle Nazioni di Roma a causa di un… incidente di percorso, chiamiamolo così, accaduto a Grimaud, due settimane prima di Roma. In quell’occasione abbiamo riflettuto sul fatto che quella cavalla e quel binomio sono troppo importanti per noi e così abbiamo deciso di dar loro il tempo necessario per recuperare e ritornare in pista in maniera adeguata, e abbiamo affrontato il resto della stagione su questa idea».
Quindi non c’è alcun rimpianto su quella decisione?
«Assolutamente no, anzi: Nuance Bleue ha fatto progressi notevoli dimostrando una eccellente costanza di risultati. Ma nel suo progetto di crescita non avevamo inserito il Campionato d’Europa: mi sono ovviamente confrontato con Lorenzo de Luca e con Stephan Conter, il proprietario della cavalla, e abbiamo deciso di procedere secondo il piano prestabilito senza modificarlo. Quindi Nuance adesso farà due concorsi a Valence e a Bruxelles, poi il primo dei due Global di Roma e quindi Aquisgrana: se tutto va secondo le aspettative, Lorenzo de Luca e Nuance Bleue saranno uno dei punti di forza a Barcellona per la finale mondiale del circuito di Coppa delle Nazioni».
Torniamo a Donaueschingen.
«Cosa ci ha detto quel concorso? Ci ha detto che purtroppo si è fatto male Riccardo Pisani, il quale ha potuto saltare con Chaclot solo il primo giorno, peraltro facendolo molto bene. Ma che Chaclot non abbia potuto proseguire il concorso non è un grave problema poiché quello che compone con il suo cavaliere è un binomio che proviene dalla stagione 2018/2019 con un background tale da farlo considerare confermatissimo ad alto livello. Si tratta solo di vedere se Riccardo si ristabilirà al meglio: le notizie di ieri sono molto confortanti in tal senso, quindi io incrocio le dita e spero di non avere problemi su questo fronte».
C’è stato poi lo scarto di Lightning sulla riviera e la conseguente caduta di Luca Marziani, per fortuna senza conseguenze…
«Esatto. Luca Marziani e io abbiamo valutato insieme l’accaduto. Lui è un uomo che ha un senso della squadra smisurato, è un combattente e non ha paura di nulla: se in nome della nazionale gli si chiede di buttarsi dal Colosseo lui lo fa… Tuttavia credo sia doveroso adottare adesso nei confronti di Lightning la stessa prudenza, cautela e rispetto che abbiamo avuto a suo tempo per Nuance Bleue: Lightning a mio avviso rappresenta una risorsa importantissima per la nostra squadra, quindi alla luce di quanto accaduto a Donaueschingen abbiamo ritenuto che non sia una cosa intelligente impegnarlo a Riesenbeck. Lui e Nuance Bleue sono troppo importanti per il futuro del nostro sport nei prossimi anni, quindi bisogna gestire le situazioni con la massima attenzione e soprattutto con grande buonsenso».
Quindi adesso cosa succede?
«Stiamo valutando quale possa essere la soluzione alternativa. Ce ne sono diverse, ma ad oggi non abbiamo preso alcuna decisione definitiva. Dobbiamo tra l’altro capire se sia meglio pensare a un binomio che possa fare da quinto, o invece uno da inserire nei quattro. Le soluzioni ci sono: si tratta solo di valutarle con attenzione e a ragion veduta».