Bologna, lunedì 24 aprile 2023 – A distanza di poche ore dalla consegna delle medaglie d’oro a Giampiero Garofalo, d’argento a Michol Del Signore e di bronzo a Francesco Turturiello, quali sono i pensieri che ci induce a fare quest’ultima edizione del Campionato d’Italia disputato sul meraviglioso campo in erba di Cervia? Ce ne sono di due tipi. Ci sono i pensieri dell’emozione, della suggestione e perfino del romanticismo. E poi ci sono quelli della fredda analisi del dato di fatto.
Parliamo dei pensieri del primo tipo. La vittoria di Giampiero Garofalo ci fa sentire l’emozione che deve aver vissuto non solo lui stesso – al suo primo Campionato d’Italia assoluto… ! – ma anche suo fratello Antonio, papà Paolo e mamma Maria Teresa, la realtà di una famiglia legatissima nello sport e unitissima nell’amore familiare. Paolo dei suoi due figli in quanto cavalieri è stato l’artefice: Antonio che negli ultimi due anni è stato una colonna della squadra azzurra insieme a Conquestador, Giampiero che adesso è campione d’Italia con Max van Lentz Schrans e che nel 2021 in sella a Gasphar era stato l’unico azzurro a chiudere senza errori il percorso base del Rolex Gran Premio Roma…
L’argento di Michol Del Signore ci trasferisce nel cuore la gioia che deve aver provato l’amazzone lombarda (anche lei al primo campionato assoluto) nell’aver portato un cavallo come Irish Coffee (il suo mantello pezzato e la sua classe in percorso ne faranno ben presto un beniamino assoluto del pubblico del salto ostacoli internazionale) a darle il risultato più importante della sua carriera: Michol l’aveva preparato molto bene questo campionato, e alla fine il risultato ha confermato la bontà di questo lavoro di preparazione.
Se si è cavalieri e uomini di cavalli non si può non convenire sul fatto che portare due soggetti diversi in due anni consecutivi sul podio tricolore è impresa non da poco: Francesco Turturiello può esserne giustamente fiero e orgoglioso (Quite Balou argento nel 2022, Made In’T Ruytershof bronzo nel 2023), e conoscendo il suo carattere caldo e mediterraneo non è difficile immaginare quanto e come il sole stia splendendo adesso dentro di lui…
Bene, fine dei pensieri romantici. Veniamo adesso al dato di fatto nudo e crudo. Il dato di fatto nudo e crudo è che nella seconda prova a due percorsi identici nessuno dei cavalieri e dei cavalli in gara è riuscito a realizzarne uno solo senza penalità sui 62 complessivamente portati a termine, e dunque men che meno un doppio netto: chi ha chiuso senza errori agli ostacoli è stato penalizzato sul tempo, chi non è stato penalizzato sul tempo ha preso barriere. Non solo: i percorsi senza errori agli ostacoli sono stati solo tre divisi tra due binomi, Giampiero Garofalo su Max nel primo e nel secondo giro (0+1/0+1), Alberto Carrara su Jincerot nel secondo giro (0+4).
Il percorso proposto in campo era certamente difficile e selettivo, come è giusto che sia nel caso della massima manifestazione agonistica nazionale: ma quelli della Coppa delle Nazioni dell’imminente Csio di Roma a Piazza di Siena e soprattutto del Campionato d’Europa di Milano in calendario il prossimo agosto lo saranno molto di più… E noi come arriveremo a tali appuntamenti? E’ senza alcun dubbio questa la domanda che serpeggiava tra le file degli addetti ai lavori sabato a Cervia sollevando più di qualche inquietudine…
Si può sempre pensare che siamo ‘abbastanza’ a inizio stagione, oppure che la pressione del grande evento (ma anche un Campionato d’Italia dovrebbe esserlo… ) stimolerà reazioni adrenaliniche, oppure ancora che da qui a fine maggio e a fine agosto succederà qualcosa di bello e utile (tipo l’arrivo in qualche scuderia di qualche cavallo non prevedibile a oggi). Infine anche che a Cervia non c’erano Chalou (Emanuele Gaudiano), Chaclot (Riccardo Pisani), F One Usa (Lorenzo de Luca).
Tutto vero. Rimane il fatto che a Cervia cavalli (o meglio: binomi… ) che dovrebbero rappresentare una sicurezza in chiave azzurra hanno fatto nascere più di qualche perplessità nella seconda prova, quella che per natura tecnica, difficoltà di percorso e consistenza delle dimensioni degli ostacoli più si avvicina a una grande gara internazionale. Emanuele Gaudiano con Crack Balou ha avuto un problema determinato dalla riviera nel primo percorso, ma poi nel secondo ha raccolto ben 16 penalità (più tempo). Antonio Garofalo e Conquestador hanno riportato tre errori nel primo percorso e non si sono presentati nel secondo: il cavallo è fondamentale per la nostra squadra e il suo cavaliere ha spiegato di averlo avuto fin troppo fresco tanto da riscontrare qualche difficoltà di controllo soprattutto verso la fine del percorso. Piergiorgio Bucci voleva vedere il suo Cochello alle prese con il fosso su un terreno in erba: il cavallo ha manifestato qualche perplessità vinta con energia da parte del suo cavaliere, ma alla fine il primo percorso l’ha chiuso a 12 penalità e al secondo non ha preso parte. Fabio Brotto su Vanità delle Roane ha chiuso con 11/5: dunque penalità sul tempo in entrambi i percorsi chiusi rispettivamente con due errori e un errore.
Una nota positiva è stata di certo il ‘nuovo’ Coynor di Giulia Martinengo Marquet, il che potrebbe sembrare paradossale visti i risultati: 8 agli ostacoli più 10 sul tempo nel primo percorso, 16 agli ostacoli più 1 sul tempo nel secondo… Ma il tutto è nato in entrambi i percorsi dall’incontro tra il cavallo e il muro che riproduceva l’acquedotto romano, un ostacolo presentato per la prima volta in Piazza di Siena nel 2021 e già allora non per tutti di facile approccio: Coynor – nato nel 2013 ma del tutto nuovo a impegni di questo livello – l’ha trovato… sorprendente, tanto da opporvi un rifiuto in entrambi i percorsi. Ma le qualità che ha fatto vedere questo cavallo – perfetto per l’equitazione dell’amazzone azzurra – sono notevoli: quando sarà sufficientemente smaliziato per non temere la natura di alcun tipo di ostacolo, quando insomma avrà maturato la giusta esperienza e la sufficiente routine su gare di questo livello, allora è molto probabile che la squadra italiana potrà contare su un elemento importantissimo.
Francesco Turturiello ha chiuso entrambi i percorsi con un errore, galoppando nel modo giusto per non incappare in penalità sul tempo. Made In’T Ruytershof adesso dovrà confermare questo rendimento, dando continuità a tali risultati e prestazioni: il primo a riconoscerlo è proprio il suo cavaliere, il quale non vede l’ora di mettersi alla prova nel corso della stagione. Mentre Michol Del Signore deve mantenere e sviluppare la crescita del binomio che forma con Irish Coffee senza troppe pressioni continuando a valorizzare al meglio – come di fatto sta facendo – le qualità proprie e quelle del suo compagno di gara. Questa medaglia d’argento la porta per diritto allo Csio di Roma (idem per Garofalo e Turturiello), evento che rappresenterà per lei e per Coffee un momento importantissimo di esperienza e verifica allo stesso tempo.
Ovviamente il miglior binomio sotto tutti i punti di vista nell’insieme delle due prove (quella di venerdì e quella di sabato) è risultato Giampiero Garofalo su Max van Lentz Schrans. La qualità del cavaliere non si discute, mentre il cavallo è una novità a questo livello: sotto la direzione tranquilla, precisa e consapevole di Garofalo, Max ha davvero passeggiato su questi due difficili percorsi, sorprendendo perfino il suo stesso cavaliere. Ma c’è un problema, dal punto di vista della prospettiva azzurra: Max è in vendita. Giampiero Garofalo lo sta montando per venderlo. E quindi il paradosso sta nel fatto che questa formidabile vittoria potrebbe rappresentare per il salto ostacoli italiano alla vigilia dello Csio di Roma e del Campionato d’Europa di Milano la… peggiore delle notizie.
Se ci volessimo quindi fermare al quadro contenuto dalla cornice di Cervia, beh… la situazione non appare molto felice. Il commissario tecnico Marco Porro sta per affrontare certamente la stagione più difficile e complicata per lui e per la nostra squadra: e lo deve fare senza molte frecce al suo arco. Tuttavia è come sempre inutile fasciarsi la testa prima di rompersela… Molte volte in passato all’inizio di stagione abbiamo tutti avuto la sensazione che le cose non stessero funzionando al meglio e poi invece la nave ha ripreso la giusta rotta… Adesso ci saranno alcuni concorsi che aiuteranno cavalli e cavalieri a migliorare e a rifinire la preparazione anche sulla scorta dell’accaduto in questo Campionato d’Italia: ma dobbiamo essere tutti molto ben consapevoli che se lo Csio di Roma per noi rappresenta storicamente un traguardo importante, in realtà l’obiettivo fondamentale a cui dobbiamo guardare è il Campionato d’Europa di Milano dove in ballo ci saranno la qualificazione alle Olimpiadi di Parigi 2024 e l’obbligo di fornire una prestazione all’altezza delle aspettative del pubblico di casa nel confronto con le squadre delle altre nazioni europee. Roma è praticamente domani: Milano per fortuna un po’ più in là nel tempo…