Bologna, 11 dicembre 2020 – Domani al Gruppo Emiliano Sport Equestri ci sarà un battesimo.
Per la precisione, quello della prima prova del Campionato a squadre interforze indoor di salto ostacoli, la novità targata 2020 del Memorial Dalla Chiesa.
Schierati in questa prima edizione i binomi di Arma dei Carabinieri, Aeronautica Militare, Gruppo Sportivo Fiamme Oro della Polizia di Stato ed Esercito Italiano.
Chiediamo al colonnello Gianni Massimo Cuneo, comandante del Centro sportivo Carabinieri, come è nata questa idea.
“È la realizzazione di un progetto nostro poi condiviso e organizzato con lo Stato Maggiore della Difesa. Questa è la first version, in un anno particolarmente significativo per la sua complessità. Noi dell’Arma porteremo sei atleti e una quindicina di cavalli: l’equitazione si sta dimostrando più funzionale di altri sport alla situazione pandemia, più semplice il rispetto delle regole di base anche del protocollo Fei. Poi noi come Arma teniamo molto a questo appuntamento, è un impegno istituzionale di prima importanza. Tra l’altro il fratello del generale Dalla Chiesa, Romolo, era stato come me comandante del 4° Reggimento Carabinieri a cavallo: siamo veramente una famiglia”.
A parlare per il Centro militare di equitazione di Montelibretti è invece il colonnello in cavalleria Carlo Colaneri: cosa vi ha spinto a creare questo campionato indoor?
“Quest’anno, per la prima volta, in comune accordo con i rappresentanti delle altre F.A. si è deciso di organizzare questo evento essenzialmente per far confrontare gli atleti dei Centri sportivi tra di loro in una competizione individuale e di squadra sia per verificarne il livello di preparazione ma soprattutto per rafforzare lo spirito di appartenenza alla propria Arma/Corpo. Questo è molto importante perché molti atleti sono distaccati presso Centri Ippici esterni e queste occasioni gli permettono di ritrovarsi insieme e di rinnovare, quindi, lo spirito di corpo che deve contraddistinguere una squadra. Inoltre, la scelta di organizzarlo al Memorial ha anche l’intento di suggellare, con la presenza degli atleti in uniforme, l’omaggio sentito oltreché doveroso da parte delle Forze Armate/Corpi Armati dello Stato e non alle figure del Generale Carlo Alberto DALLA CHIESA, della moglie Emanuela Setti Carraro, sorella della Croce Rossa Italiana, e dell’agente della Polizia di Stato Domenico Russo, che come noto sono state vittime della mafia e che vengono ricordati proprio in occasione del Master da 28 anni a questa parte”.
Quale è la valenza degli eventi sportivi interforze specialmente nell’ottica dei conseguenti appuntamenti internazionali?
“Come ho già accennato in precedenza i campionati interforze, per il Centro Militare di Equitazione e mio, in questo caso in qualità di coordinatore dell’attività equestre dell’esercito, sono un’occasione per radunare in un unico evento la maggior parte dei propri cavalieri in uniforme e, quindi, un’opportunità preziosa per testarne il livello agonistico e di preparazione raggiunto confrontandoli su stesse situazioni e difficoltà. Ciò permette, naturalmente, di poter programmare in maniera migliore la partecipazione ai successivi appuntamenti internazionali, soprattutto come nel caso del Memorial Dalla Chiesa che è uno dei primi importanti appuntamenti indoor della stagione. La valenza essenziale degli eventi sportivi interforze è, quindi, quella di rinsaldare il senso di appartenenza di ciascun atleta (ma anche dei dirigenti dei Gruppi Sportivi militari) alla Forza Armata/Corpo per la quale prestano servizio ma, più in generale, tra tutti i cavalieri in uniforme, attraverso il confronto sul campo ma anche e soprattutto mediante l’incontro fuori dal campo di gara. In tale ottica, costituisce anche un momento di verifica e di scambio di informazioni “de visu” che spesso, complice la diversificata programmazione internazionale, è difficile svolgere durante la stagione agonistica, particolarmente in quest’anno così travagliato dall’emergenza sanitaria in atto”.
Di quanti cavalli dispone l’Esercito?
“Attualmente l’Esercito dispone di circa 400 cavalli considerando che provvede pressoché in proprio alla produzione, allevamento, ammansimento, doma, addestramento e valorizzazione dei cavalli della Forza Armata nei settori sportivo, addestrativo e di rappresentanza. In poche parole, quindi, i cavalli vengono utilizzati per attività sportiva ludica ed agonistica per il personale militare che sceglie l’equitazione quale proprio sport/hobby, per attività di rappresentanza, che raggiunge l’eccellenza con il carosello del gruppo a cavallo dei Lancieri di Montebello e, soprattutto, per la formazione del proprio personale, soprattutto ufficiale, presso l’Accademia Militare di Modena e la Scuola di Applicazione di Torino, in quanto l’equitazione è considerata ancora oggi patrimonio tecnico, storico e culturale irrinunciabile per l’Esercito Italiano e per l’Arma di Cavalleria. Infatti, il “sistema naturale di equitazione” che promosse ed applicò il Cap. Federico Caprilli, all’inizio del secolo scorso, presso la Scuola di Cavalleria di Pinerolo rappresenta il modello di equitazione cui ispirarsi sia per la sua intrinseca, permanente validità concettuale, sia perché assolutamente efficace a garantire il raggiungimento degli scopi formativi tipici dell’equitazione praticata nell’ambito della Forza Armata. Senso di appartenenza, identità e tradizione sono i concetti da cui partire per la trattazione della moderna equitazione militare, oggi più che mai legata alla società civile per il necessario interscambio culturale, tecnico e di esperienza”.
Le squadre
L’Arma vedrà in campo i carabinieri Roberto Previtali e Come in Semilly, Giacomo Casadei e Charlie e il Carabiniere scelto Filippo Bologni e Convois; capo equipe maresciallo Paolo Lacquaniti.
Per L’Aeronautica Militare il maresciallo di 1^ classe Stefano Nogara con Date Night, l’aviere capo Luca Marziani su Don’t Worry B e il 1^ aviere scelto Giulia Martinengo Marquet con Daytona della Caccia; capo equipe il sergente maggiore Maria Elena Panetti.
Il team delle Fiamme Oro è invece formato da due soli binomi, ma uno è il campione in carica del Master d’Italia, l’agente scelto Federico Ciriesi in sella Love Day 2; con l’assistente capo David sbardella David Sbardella (anche capo equipe) su Hero Vigo difenderanno l’onore sportivo della Polizia di Stato.
Per l’Esercito Italiano agli ordini del capo equipe, tenente colonnello Cavalleria Francesco Guarducci, saranno il caporal maggiore capo Filippo Martini di Cigala con Adamantea dell’Esercito Italiano, il caporal maggiore scelto Simone Coata con Luce Luce e il caporal maggiore Guido Franchi su Ma Cab J.
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