Bologna, mercoledì 18 dicembre 2019 – Sembra ormai molto probabile per non dire quasi certo che il Canada sia destinato a perdere la qualifica olimpica conquistata sul campo grazie al 4° posto ottenuto nella classifica a squadre dei Giochi Panamericani di Lima (Perù) disputati quest’estate. La ragione di ciò è la positività al test antidoping di Nicole Walker, componente la squadra canadese, classificatasi al 4° posto anche della graduatoria individuale in sella a Falco van Spieveld: il test è stato effettuato il 7 agosto, giorno della finale individuale, e ha rivelato tracce di benzoylecgonina, un metabolita della cocaina. Dopo la conferma di tale presenza dall’analisi anche del campione B, Nicole Walker ha chiesto di essere ascoltata dalla Panam Sports Disciplinary Commission, cosa che è si è verificata lo scorso 4 dicembre. L’amazzone canadese sostiene di aver ingerito involontariamente la sostanza proibita bevendo il Coca Tea, o mate de coca, durante la colazione mattutina dello stesso 7 agosto: “Una bevanda molto diffusa e legale in Perù, che ha un sapore molto simile a quello del te verde e che inoltre è confezionata usando colori e immagini molto simili a quelle delle confezioni del te verde”, si legge nel suo comunicato. Nonostante la commissione abbia accettato la spiegazione di Nicole Walker, è comunque scattato il provvedimento secondo cui in casi del genere il risultato agonistico della persona protagonista della positività viene scartato dal computo della squadra, sostituito da quello del quarto binomio (come si sa, nella classifica di squadra si calcolano i migliori tre punteggi). E a seguito di ciò il Canada passa dal 4° al 7° posto perdendo quindi la qualifica olimpica che viene viceversa assegnata all’Argentina (originariamente al 5° posto). Ma Nicole Walker ed Equestrian Canada (la federazione canadese) non si danno per vinti: l’amazzone ha infatti deciso di ricorrere in appello al Tribunale Arbitrale dello Sport. E quello sarà l’ultimo e definitivo passo da compiere.