Bologna, venerdì 16 ottobre 2020 – Il debutto della prima tappa del nuovo progetto lanciato da Cavallo Magazine in collaborazione con i partner Acme, Safe Riding, Milano Tailor Made è ormai prossimo: lunedì 19 ottobre presso gli impianti della Scuderia San Francesco di Basiglio, in provincia di Milano, ci sarà infatti il primo dei cinque stages che compongono il progetto Cavallo Magazine Lab patrocinato dalla Federazione Italiana Sport Equestri. L’esordio di questa sorta di circuito formativo itinerante vedrà all’opera l’intero staff docente composto da Luca Moneta (gli altri quattro stage saranno tenuti da Arnaldo Bologni e Licinio Grossi, operativi in due occasioni a testa) e dai tre professionisti che saranno presenti a tutti e cinque gli appuntamenti, cioè Elena Giulia Montorsi (psicologa dello sport e performance coach), Davide Testori (preparatore atletico), Johannes Spitaler (osteopata e fisioterapista per cavalli e cani). Dopo questa prima tappa il progetto allinea gli incontri organizzati in Umbria presso gli impianti del Centro Ippico Regno Verde (Arnaldo Bologni e i tre professionisti), in Emilia Romagna nella scuderia di Arnaldo e Filippo Bologni (Arnaldo Bologni e i tre professionisti), in Toscana presso il Riding Club Mugello (Licinio Grossi e i tre professionisti), in Piemonte alla Società Ippica Torinese (Licinio Grossi e i tre professionisti).
A Luca Moneta dunque spetta il compito di dare il via alla serie di incontri tecnici. Milanese, nato nel 1967, cavaliere internazionale di massimo livello (nel suo curriculum ci sono un Campionato del Mondo, un Campionato d’Europa e una finale di Coppa del Mondo di salto ostacoli), Luca Moneta è molto noto non solo per la sua bravura e per i suoi successi, ma anche per il suo… modo particolare di intendere il rapporto con il cavallo: un modo che per comodità di sintesi potremmo definire di impostazione etologica, ma in realtà si tratta di qualcosa di molto più articolato e complesso. Proprio per questa ragione i suoi stage sono sempre molto interessanti: occasioni per dare ai suoi allievi la possibilità di ampliare l’orizzonte circa la pratica sportiva in sella come pure a piedi.
«Lunedì ci saranno sei partecipanti accompagnati dai loro istruttori. Persone che non conosco, ma mi hanno mandato alcuni video e anche un’intervista. Così ho avuto modo di prendere contatto con tutti, seppure a distanza».
Ha già un programma in mente per la giornata?
«Sarà certamente una giornata molto interessante, anche perché ci sarà la collaborazione con gli altri professionisti che fanno parte della squadra di Cavallo Magazine Lab. L’idea di massima di quello che succederà ovviamente ce l’ho: vorrei proporre una specie di riassunto di quello che io ho imparato nel corso degli anni, in modo da far conoscere a questi ragazzi il mio approccio allo sport e ai cavalli, il mio punto di vista, la mia visione un po’… diciamo alternativa».
Lavorerete quindi in quattro…
«Elena Montorsi sa benissimo come lavoro: ci conosciamo molto bene, abbiamo collaborato spesso, la stimo tantissimo. Davide Testori e Johannes Spitaler invece non li conosco ma proprio per questo sarà molto stimolante e interessante la collaborazione con loro».
Questa collaborazione potrà rivelarsi una specie di arricchimento per l’impostazione standard dei suoi stage…
«Assolutamente sì. Anche perché io sono convinto che andando avanti con la specializzazione nel nostro sport ci sia bisogno sempre più spesso di un team per arrivare a raggiungere determinati obiettivi. Un buon cavaliere da solo non credo che possa fare la differenza se non è supportato da una squadra in scuderia, il maniscalco, il veterinario, l’osteopata, lo psicologo, il preparatore atletico… veramente c’è bisogno di tanta sinergia per arrivare a ottenere un risultato nel tempo di un minuto».
Un’esperienza che lei ha vissuto direttamente, in prima persona…
«Certo. E lunedì lo spiegherò nella maniera più chiara e convincente possibile a questi ragazzi».
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