Bologna, lunedì 17 febbraio 2025 – Quando un grande cavallo viene ritirato dall’agonismo le sensazioni che si provano sono sempre contrastanti: perché se da un lato non può che essere molto bello sapere che un campione a fine carriera si può godere una buona e riposante pensione (vale per qualunque cavallo, tutti i cavalli, naturalmente, ma qui stiamo parlando nello specifico di soggetti straordinari), dall’altro il dispiacere di non poterne più ammirare le prestazioni in campo ostacoli produce inevitabilmente il sapore di una perdita, di un qualcosa che c’è stato, è passato e non ci sarà più.
Chaclot dunque viene ritirato dallo sport. Nel suo caso vale quello che si è fin qui detto, ma… in modo rafforzato. Perché Chaclot ha fatto una grande carriera sportiva sotto la sella del suo cavaliere di sempre Riccardo Pisani, certo, ma più ancora dei suoi risultati quello che ha suscitato un’ammirazione massima per lui è stato il suo essere atleta, la sua morfologia, il suo stile di salto, la sua personalità, del tutto a prescindere dall’esito agonistico delle sue prestazioni. Guardare Chaclot saltare è stata un’esperienza difficilmente dimenticabile: compatto, muscoloso, potente, elastico, una parabola rotonda e maestosa, anteriori e posteriori che si muovevano come meglio non sarebbe stato possibile, il garrese che sul salto si sollevava davanti al cavaliere come un’onda inarrestabile, un galoppo che sprigionava potenza a ogni falcata… questo è stato lo spettacolo offerto da Chaclot.
Riccardo Pisani prima di Chaclot aveva svolto una ottima carriera agonistica internazionale, ma senza arrivare ai livelli di grandi Coppe delle Nazioni e Gran Premi a cinque stelle, per non dire di campionati internazionali. Poi l’incontro con questo magnifico stallone baio figlio di Chacco Blue nel febbraio del 2017, quando il cavallo aveva 8 anni (Chaclot è nato nel 2009, registrato nello studbook dell’Oldenburg, madre da Fly High I, un figlio di For Pleasure), acquistato dalla mamma di Silvia Bazzani, moglie di Riccardo, il quale ricorda: «Era un cavallo molto verde, lo montava un ragazzone che faceva solo gare nazionali. Ci è subito piaciuto molto. Noi in realtà eravamo lì da Paul Schockemoehle per comperare dei cavalli giovani, però con Chaclot c’è stato una specie di amore a prima vista e così abbiamo deciso di fare un’eccezione al nostro abituale programma, che è sempre stato quello di comperare per l’appunto cavalli giovani».
Un’eccezione di grande lungimiranza dal momento che il binomio che Riccardo Pisani ha costituito insieme a Chaclot è diventato in breve una delle colonne della squadra azzurra di salto ostacoli: e così Coppe delle Nazioni a Roma, Aquisgrana, La Baule, Hickstead, San Gallo, Calgary, Gijon, Barcellona… oltre al Campionato d’Europa di Rotterdam 2019.
Chaclot lascia dunque lo sport a 16 anni. O meglio, lascia il campo ostacoli, poiché il suo formidabile valore di atleta lo ha fatto approvare come stallone da numerosi studbook, oltre quello italiano, in Germania, in Belgio, in Francia, in Irlanda, a Zangersheide… quindi la sua presenza nello sport continueremo a percepirla grazie ai suoi figli. E se qualcuno di loro salterà come il padre, beh… lo spettacolo e le emozioni si rinnoveranno!