Bologna, giovedì 6 agosto 2020 – Alessandro Galeazzi, il popolare e conosciutissimo Cico, ci ha lasciato ieri. Una notizia tremenda che colpisce duramente prima di tutto la sua famiglia e le persone a lui più vicine, come è naturale che sia, ma anche tutto il mondo dello sport equestre azzurro del quale lui è stato a lungo protagonista. Nato nel 1957, Alessandro Galeazzi è salito alla ribalta delle cronache sportive alla fine degli anni Settanta con la divisa della Scuola Militare di Equitazione sotto il comando di Piero d’Inzeo e assieme a tre compagni con i quali ha costituito una ‘squadra’ ammirata sia in Italia sia all’estero: Salvatore Oppes, Michele Della Casa e Stefano Scaccabarozzi. Ma non sono state esperienze facili, per lui, già allora e in età giovanile caratterizzato da un animo tumultuoso e non facilmente controllabile. “E’ stato difficilissimo all’inizio”, ha raccontato lui stesso, “ma alla fine devo solo ringraziare Piero d’Inzeo per la sua durezza e inflessibilità: quel poco o tanto che sono stato da cavaliere lo devo a lui, ma anche sotto il profilo umano mi ha insegnato tantissimo. All’inizio mi sembrava una tragedia, ma poi ho capito che è stata la mia fortuna”. Ma non è stato certo… ‘poco’ da cavaliere, Alessandro Galeazzi: campione d’Italia nel 1979 in sella a Poulapuca, protagonista di tanti piazzamenti e vittorie, nonostante un fisico alto e apparentemente non molto elastico aveva messo in mostra un ‘senso’ del cavallo e della gara davvero ammirevoli. Del gruppo dei quattro giovani ufficiali della Scuola Militare è stato però quello che per primo ha smesso la divisa, senza più riuscire a raggiungere in seguito i successi ottenuti durante quel periodo favoloso e infine abbandonando presto l’attività agonistica. Alessandro Galeazzi si è poi dedicato alla vita politica nell’area di destra, e si è anche proposto in un paio di occasioni nella corsa alla presidenza della Fise: i cavalli e lo sport sono stati per sempre parte della sua vita. Una vita che è terminata davvero troppo presto…