Bologna, venerdì 4 marzo 2022 – Se n’è andato il giorno 1 marzo all’età di 90 anni: numeri netti e precisi che rispecchiano in pieno la meticolosa puntigliosità tipica di tutta la sua vita, quanto meno di quella parte vissuta nel mondo dei cavalli. E la parte vissuta nel mondo dei cavalli – come nel caso di qualunque uomo di cavalli – è stata ovviamente predominante.
Il barone Domenico Tanturri de Horatio – Domi per tutti – è stato un personaggio molto presente sulla scena dell’equitazione italiana, ricoprendo ruoli di prestigio e di impegno: sia come componente il consiglio direttivo della Fise nel corso dei mandati presidenziali di Lino Sordelli (1977-1988), sia come giudice di terreno, sia come membro e presidente della giuria di appello in eventi del massimo livello internazionale.
Ma al di là del compito formale, Domi Tanturri è stato presente nella sostanza: nel suo modo riservato ma fermo e deciso, capace di assoluta irremovibilità ma senza mai alzare i toni delle discussioni che sovente ha dovuto affrontare nel suo ruolo istituzionale, anzi, caso mai abbassandoli in misura inversamente proporzionale alla complessità dell’argomento.
Per molti anni, e cioè fino a che il fisico e l’età gliel’hanno permesso, Domi Tanturri de Horatio è stato una figura ‘naturalmente’ presente in qualunque concorso ippico internazionale di salto ostacoli del nostro Paese. Con la sua eleganza sobria, la sua discrezione e il suo senso dell’umorismo tanto sommesso quanto talvolta sarcastico e per questo molto pungente. Non averlo più tra noi è davvero doloroso: ma proprio per questo Domi non sarà dimenticato.