Bologna, lunedì 9 marzo 2020 – Il comitato organizzatore dello Csi di Coppa del Mondo di Varsavia (Polonia) in calendario dal 12 al 15 marzo ha annunciato la cancellazione dell’evento a seguito dell’emergenza sanitaria causata dalla diffusione del virus Covid-19. Una decisione molto più che comprensibile, ovviamente, pur nel grande rammarico espresso dagli organizzatori nel comunicato stampa con cui annunciano il provvedimento. C’è però una conseguenza sulla quale al momento in cui si scrivono queste righe non è stata espressa ufficialmente alcuna considerazione da parte delle istituzioni competenti, cioè in sostanza dalla Fei: il concorso di Varsavia era valido anche come finale del girone dell’Europa Centrale di Coppa del Mondo. In poche parole, sarebbe servito per definire l’identità degli atleti qualificati per la finale mondiale in programma a Las Vegas (Nevada, Stati Uniti) dal 15 al 19 di aprile… Quindi ora prende corpo più che mai una domanda che tutti gli addetti ai lavori si sono già posti da ben prima che Varsavia annunciasse la cancellazione del concorso, e cioè: che ne sarà della finale della Coppa del Mondo? Un evento che è ormai prossimo, che si svolge all’interno di una struttura chiusa, che raccoglie una grande quantità di persone provenienti da ogni angolo del pianeta. Naturalmente il problema principale non è certo la cancellazione della gara di Varsavia: ci potrebbero essere mille modi possibili per riuscire a individuare comunque i qualificati di quel girone… Il problema principale è proprio capire prima e decidere poi circa l’opportunità di dar luogo a un evento del genere. Anche perché l’ipotesi di differirlo nel tempo – pur di non sopprimerlo del tutto – non sembrerebbe praticabile: posticiparlo di più settimane significherebbe collocarlo nel pieno della stagione agonistica all’aperto con i cavalli ormai decisamente orientati a quel tipo di competizioni, rimandarlo all’autunno/inverno prossimo vorrebbe dire andare a ‘confliggere’ con le tappe di Coppa del Mondo della stagione 2020/2021… Per carità, tutto è possibile, in particolar modo in una situazione così straordinariamente eccezionale come quella causata dalla diffusione del Coronavirus. In ogni caso non dovrebbe mancare molto al momento in cui la Fei ufficializzerà una decisione al proposito.