Omaha, domenica 9 aprile 2023 – Voleva assolutamente vincere. L’aveva dichiarato da tempo: “Il mio obiettivo per il 2023 è la finale della Coppa del Mondo”. Ebbene: ha vinto.
Questa notte Henrik von Eckermann in sella a King Edward ha conquistato la vittoria nella quarantatreesima finale della Coppa del Mondo a Omaha (Nebraska), tagliando così un ennesimo traguardo nella sua vorticosa corsa verso il vertice massimo di tutto: medaglia d’oro a squadre alle Olimpiadi di Tokyo 2021, campione del mondo individuale e a squadre a Herning 2022, numero uno del mondo nella computer list mondiale di salto ostacoli continuativamente da agosto del 2022 fino a oggi, vincitore della finale della Top 10 Rolex/Ijrc 2022 a Ginevra, infine campione di Coppa del Mondo.
Il tutto insieme a un cavallo fenomenale – King Edward – che però fenomenale lo è divenuto sotto la sua sella, passatogli da sua moglie Janika Sprunger (che evidentemente ha fatto un eccellente lavoro di preparazione, coerente con le sue qualità di fortissima amazzone) nel momento della gravidanza del loro primo figlio, Noah. Dopo essersi unito a Henrik, Edward è divenuto una micidiale macchina da vittoria: non c’è stata gara – Gran Premio o campionato internazionale – che non li abbia visti come favoriti, e molto poche quelle che li hanno visti non vincitori.
Il risultato di questa notte conferma una volta di più il principio più vero dello sport: vincere è difficile, rivincere è difficilissimo, farlo quando si deve farlo soprattutto dopo averlo annunciato pubblicamente in partenza è ciò che dimostra la forza del campione.
Questa notte la terza e decisiva prova della finale ha esaltato il valore dei grandi cavalieri. Uno solo è riuscito a chiudere i due percorsi senza errori: l’irlandese Denis Lynch su Brooklyn Heights (binomio che ricordiamo bene in Italia per aver vinto l’ultima edizione del Rolex Gran Premio Roma a Piazza di Siena), risultato che gli ha consentito una imperiosa rimonta in classifica fino al 7° posto finale dopo il 18° della prima prova mercoledì. Alle sue spalle in quattro hanno terminato con 4 penalità: il francese Kevin Staut su Visconti du Telman (4/0, in classifica generale 12°), lo svizzero campione uscente Martin Fuchs su Leone Jei (0/4, infine 10°), l’olandese Harrie Smolders su Monaco (0/4, in classifica finale 2° proprio come nel 2022… e anche nel 2016, ma su Emerald) e naturalmente Henrik von Eckermann su King Edward, che ha chiuso a zero penalità il secondo percorso dopo un errore che nel primo avrebbe potuto instillare qualche incertezza… Se infatti il cavaliere svedese avesse riportato 4 penalità anche nel secondo percorso ci sarebbe stato un barrage con Smolders per il primo posto finale… !
Sul terzo gradino del podio è salita poi Hunter Holloway che in sella a Pepita Con Spita (8/0 nella terza prova) ha affrontato la sua seconda finale di Coppa del Mondo dopo aver chiuso al 16° posto quella di Lipsia l’anno scorso. Una gioia notevole per l’amazzone statunitense, che se avesse commesso un errore di meno nel primo percorso questa notte avrebbe addirittura conquistato la seconda posizione davanti a Harrie Smolders… (e con il doppio netto avrebbe addirittura vinto, ma con i se e i ma non si fanno le classifiche).
Dal canto loro, i protagonisti della seconda prova giovedì, e cioè il danese Andreas Schou (al comando della classifica provvisoria dopo la seconda prova insieme a Pius Schwizer) e il tedesco Richard Vogel (vincitore della seconda prova) hanno ottenuto un risultato praticamente identico: 12 penalità il primo percorso e zero il secondo (Vogel con un punto sul tempo), cosa che ha dato loro rispettivamente il 5° e l’8° posto finale. Mentre Pius Schwizer con 4/8 si è insediato al 6° posto finale.
LA CLASSIFICA DELLA TERZA PROVA
https://www.longinestiming.com/equestrian/2023/fei-world-cup-finals-omaha-omaha-ne/resultlist_103C.html
LA CLASSIFICA FINALE
https://results.hippodata.de/2023/2295/docs/omaha_2023_-_final_standings_-_official.pdf