La Baule, venerdì 6 maggio 2022 – La Coppa delle Nazioni dello Csio di Francia disputata oggi a La Baule doveva servire al c.t. azzurro Marco Porro soprattutto per verificare lo stato di forma in una gara di altissimo livello di un gruppo di binomi in prospettiva dello Csio di Roma a Piazza di Siena, e più in generale per gli impegni della nazionale nel 2022 tra i quali spicca quel Campionato del Mondo che sarà la prima tappa di qualificazione alle Olimpiadi del 2024.
Però, per quanto di verifica si dovesse trattare, a un certo punto della gara ci è davvero venuta l’acquolina in bocca… ! Alla vigilia dell’ultimo percorso dei quattro azzurri, infatti, c’era la concreta possibilità di vincere o quanto meno di sfidare il Belgio in un decisivo barrage. Tutto in un percorso, in un solo percorso. Indispensabile tuttavia che quel percorso finisse a zero… Invece quel percorso è finito con 8 penalità, e quindi nulla di fatto: la nostra squadra si è classificata al 5° posto.
Ciò vuol dire che la responsabilità del nostro risultato è gravata interamente sulle spalle di Riccardo Pisani e Chaclot, per l’appunto ultimo binomio a entrare in campo dei nostri quattro? Certamente no: anche perché le cose eventualmente si sarebbero potute mettere meglio anche prima del loro ingresso, come sempre accade nelle vicende agonistiche di una squadra. Poteva essere e non è stato: ma il solo fatto che l’Italia ci sia andata davvero molto vicino rappresenta comunque un segnale incoraggiante.
La Baule ci offre un risultato dato da due prestazioni molto positive e da altre due meno brillanti. Antonio Garofalo e Conquestador ci hanno fatto rimanere a bocca aperta dall’ammirazione: due percorsi netti magnifici (in tutto sono stati solo tre i doppi zero… !), una esibizione di bravura e consistenza semplicemente assolute. Da parte di un cavaliere che non solo in campo a La Baule ma anche prima di arrivarvi ha saputo gestire il suo cavallo con saggezza e maestria e parsimonia, senza forzare la preparazione di un compagno di gara nato nel 2007 e dunque non più giovanissimo che lui conosce come le sue tasche. E’ per tutto questo che ad Antonio Garofalo si devono fare i complimenti più significativi possibile. E a un cavallo come Conquestador dimostrare tutta la nostra riconoscenza.
L’altra nota lieta proviene dal binomio Filippo Bologni/Quilazio. Un errore nel primo percorso e un eccellente zero nel secondo. Per il nostro cavaliere un risultato personale perfino migliore di quello ottenuto su questo stesso campo lo scorso anno, con l’Italia al 2° posto e lui (sempre su Quilazio) con 8/1.
Le prestazioni meno brillanti sono state quelle di Giulia Martinengo Marquet su Calle Deluxe e di – appunto – Riccardo Pisani su Chaclot. Nel caso di Calle Deluxe però bisogna fare alcune considerazioni. La prima è che il cavallo ha affrontato oggi la prima Coppa delle Nazioni a cinque stelle della sua vita. La seconda considerazione è che il suo problema oggi è stato di fatto solo la riviera. Nel primo percorso l’avvicinamento all’ostacolo è avvenuto senza particolare apprensione da parte di Giulia Martinengo Marquet, però Calle a un certo punto ha avuto una specie di infinitesimale esitazione, così da compiere una parabola alta ma non sufficiente a coprire lo specchio d’acqua. E poi è arrivato un secondo errore sulla successiva combinazione certamente determinato dal problema precedente. Nel secondo percorso la nostra amazzone affrontava la riviera con maggiore vigore (staccando forse un filo lontano) ma ancora una volta il cavallo andava troppo in alto senza distendersi nella misura necessaria e dunque ricevendosi con i piedi posteriori prima della stecca bianca; poi un errore sull’ingresso della doppia gabbia. Diciamo quindi che il risultato di Calle Deluxe avrebbe potuto benissimo essere 0/4, riviera a parte. Il problema è che la riviera non è… a parte.
Riccardo Pisani e Chaclot erano stati schierati come quarto binomio a partire. Giustamente, del resto. Binomio sicuro, reduce da una magnifica vittoria di un Gran Premio a Gorla Minore, autore proprio su questo campo e in questa gara di un formidabile doppio zero lo scorso anno. Dire che da loro si sarebbe aspettato il colpo decisivo per andare a sfidare il Belgio in barrage dimostra semplicemente quanta considerazione entrambi sono stati capaci di meritarsi grazie alle magnifiche prestazioni nel corso degli ultimi tre anni.
Per concludere: dopo questa Coppa delle Nazioni siamo felici? Non del tutto. Siamo scontenti? Non del tutto. Diciamo che siamo all’inizio del cammino di questo 2022: oggi abbiamo fatto bene ma non benissimo. Teniamoci questo risultato e usiamolo per costruirci sopra tutto quello che deve ancora venire. Certamente i temi su cui riflettere sono diversi, ma questo è il bello dello sport: mai dimenticarlo!
LA CLASSIFICA DELLA COPPA DELLE NAZIONI
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