Bologna, sabato 29 luglio 2023 – Con l’infausto risultato di ieri a Hickstead è terminata la stagione dell’Italia nel circuito di Prima Divisione di Coppa delle Nazioni.
Abbiamo chiuso all’ultimo posto: non è ancora certificato perché per altre squadre c’è ancora una tappa, l’ultima dell’intero circuito, quella di Dublino, al termine della quale noi saremo per l’appunto all’ultimo posto (adesso siamo al 7° davanti alla Francia in ottava posizione: ma se anche a Dublino i transalpini dovessero classificarsi all’ultimo posto ci sorpasserebbero comunque).
Quindi adesso cosa succede? E’ bene fare un po’ di chiarezza perché la situazione del circuito di Coppa delle Nazioni è al centro di una profonda revisione da parte della Fei sia delle regole del circuito stesso sia di ogni specifica gara. Se tale revisione non ci fosse stata, noi adesso saremmo destinati alla retrocessione nel circuito della Eef (quella che un tempo si chiamava Seconda Divisione, per comodità d’intesa), essendoci classificati all’ultimo posto della Prima Divisione 2023. Ma la revisione c’è stata…
Tuttavia prima di capire cosa succederà nel 2024, rimaniamo un attimo sull’esito di Hickstead per chiarire un altro aspetto importante della questione. Dopo Dublino (ultima tappa della Prima Divisione d’Europa), l’ultimo passo del circuito mondiale di Coppa delle Nazioni sarà la finale di Barcellona alla quale parteciperanno tutte le squadre qualificate nelle varie aree regionali del mondo. Una manifestazione importantissima non solo per il prestigio della gara in sé, ma anche perché la migliore squadra in classifica tra quelle non ancora qualificate per le Olimpiadi di Parigi 2024 staccherà il biglietto per i Giochi del prossimo anno. Ebbene, le squadre che andranno a Barcellona tra quelle partecipanti alla Prima Divisione d’Europa sono le prime sette classificate in quel circuito: e noi siamo ottavi. Quindi per noi Barcellona non ci sarà, quindi le nostre timide ma legittime aspirazioni di qualifica olimpica ce le giocheremo solo e soltanto nel Campionato d’Europa di Milano in programma dal 29 agosto al 3 settembre.
Torniamo alle novità del circuito di Coppa delle Nazioni, chiarendo subito un concetto: se anche noi avessimo chiuso la Prima Divisione al primo posto e non all’ultimo, se anche avessimo vinto tutte e quattro le nostre Coppe delle Nazioni (Sopot, Rotterdam, Falsterbo e Hickstead) ebbene… tutto ciò molto probabilmente non ci sarebbe bastato per essere compresi nel 2024 nel nuovo circuito lanciato dalla Fei. Fondamentale aver bene chiaro in mente questo aspetto della questione.
Ma come e ‘cosa’ sarà questo nuovo circuito? Si chiamerà Longines League of Nations (acronimo LLN) e comprenderà cinque tappe più una finale. A oggi però non si sa ancora quali concorsi ospiteranno queste cinque tappe, né dove né quando si disputerà la finale. Alla LLN parteciperanno dieci squadre: al termine della serie delle cinque tappe, le prime otto della classifica disputeranno la finalissima.
E quali saranno queste dieci squadre? Lo stabilirà la computer list dei cavalieri di salto ostacoli aggiornata al termine della finale di Barcellona 2023: si terrà conto dei sei migliori individuali di ciascuna nazione, uno dei quali dovrà essere di età non superiore ai 25 anni. Quindi, attenzione: non ci sarà alcun limite geografico, cioè non sarà un torneo circoscritto all’Europa, bensì al… mondo.
Questa dunque la sostanza della riforma in relazione all’impianto complessivo del circuito (c’è poi una gran quantità di dettagli, importanti sì ma non fondamentali per la comprensione del meccanismo generale: il più rilevante dei quali è che ogni Coppa delle Nazioni dovrà essere dotata di 700 mila euro di montepremi).
Le novità che invece riguardano il regolamento di ciascuna singola gara sono in realtà una, fondamentalmente: la seconda manche verrà disputata solo da tre binomi, e non da quattro, senza quindi la possibilità di scartare il singolo peggior punteggio (il binomio escluso dipenderà dalla scelta discrezionale del capo équipe, cioè non sarà necessariamente il ‘peggiore’ della prima manche).
Ecco, questo è lo scenario che ci attende nel 2024 relativamente alle Coppe delle Nazioni. Naturalmente le considerazioni da fare sono molteplici. Primo: sarà davvero un circuito rappresentativo del meglio del meglio in termini di sedi di gara? Si sperava infatti che avendo messo mano all’intero impianto organizzativo per chissà quale magia diplomatica (ed economica… ) la Fei sarebbe riuscita finalmente a colmare la spaccatura tra i concorsi sponsorizzati da Rolex e quelli Longines… Pura illusione romanticamente sportiva: la spaccatura rimane, ovviamente, Longines è lo sponsor della Fei (come se la Fei fosse un’azienda privata… ). Quindi la risposta alla domanda è no: la LNN non sarà il meglio del meglio. Roma, La Baule, Aquisgrana, Calgary (chiariamo: sono i più importanti concorsi del mondo) rimarranno fuori dal circuito perché sponsorizzati Rolex. La Fei, che dovrebbe essere la grande ‘madre’ dello sport indistintamente e incondizionatamente, e quindi senza fare figli e figliastri, in realtà agisce come un’impresa privata che cede a uno sponsor unico l’immagine della propria attività.
Secondo, il meccanismo di selezione delle dieci squadre partecipanti alla LLN è giusto e sportivo? Partiamo da un presupposto: ci sono cavalieri bravissimi e molto competitivi che non occupano posizioni di vertice nella computer list perché – per scelta o per necessità, cioè per un esiguo numero di cavalli a disposizione – non sono in gara ogni fine settimana… Oppure cavalieri che sono esclusi dal Global Champions Tour, circuito che distribuisce un grande quantitativo di punti per la computer list ma ovviamente solo ai concorrenti di quei concorsi… E’ quindi ovvio che le nazioni i cui cavalieri sono nelle retrovie della computer list non riusciranno mai a raggiungere la LLN. Se per esempio si dovesse evidenziare (pura ipotesi, sia chiaro: giusto per fare un esempio) che statisticamente parlando una nazione per poter essere compresa nella LLN deve avere i propri sei migliori individuali compresi nei primi 100 della computer list, ma diciamo anche 200, ebbene… è evidente il limite insormontabile per moltissime federazioni.
Bisognerà vedere nella pratica concreta quale sarà la risposta dell’intero meccanismo (anche perché poi ogni nazione nelle singole Coppe schiererà la squadra che più le aggrada volta per volta, indipendentemente da quali siano i sei cavalieri che le hanno dato la partecipazione alla LLN), però non è difficile ipotizzare che la LLN sarà un gruppo abbastanza chiuso, e che probabilmente escluderà quell’evento che è il sale dello sport: e cioè la possibilità per Davide di vincere su Golia.