Bologna, mercoledì 18 settembre 2019 – Il salto ostacoli azzurro guarda alla finale del circuito mondiale di Coppa delle Nazioni di Barcellona (3-6 ottobre) con grande trepidazione poiché per noi la riunione agonistica in Catalogna rappresenta l’ultima possibilità di qualifica per i Giochi Olimpici di Tokyo 2020. Ma prima di arrivare a quel momento c’è un altro appuntamento di Coppa delle Nazioni di grande rilevanza in chiave azzurra: la finale del circuito Fei Jumping Nations Cup Youth, il circuito di Coppa delle Nazioni riservato alle quattro classi giovanili – cioè pony, children, juniores e young rider – dal 26 al 29 settembre a Opglabbeek, in Belgio. A questa finale le squadre europee vi arrivano dopo nove tappe, una delle quali è stata disputata in Italia, a Gorla Minore presso gli impianti dell’Equieffe Equestrian Center, dal 17 al 21 aprile scorso; le altre distribuite tra Belgio, Francia, Austria, Olanda, Germania, Slovacchia e Polonia.
Il regolamento prevede che alla finalissima l’Europa porti sei squadre, l’America Centronord due, mentre l’America Meridionale, l’Asia, l’Africa e il Medio Oriente una ciascuno. Vediamo quindi come sono andate le cose nel girone di qualificazione europeo, che non solo è quello che ci riguarda da vicino ma è anche quello più ricco di concorrenti e di conseguenza più combattuto. Partiamo subito con il dire che per l’Italia c’è un aspetto da mettere in rilievo: ci siamo qualificati in tutte e quattro le classi d’età come solo la Germania è stata capace di fare. E’ un dato di fatto che non avrà alcuna incidenza sul risultato della finalissima poiché le squadre a Opglabbeek ripartono da zero, tuttavia testimonia una realtà tecnica e agonistica di un certo pregio, soprattutto calcolando che tale en plein non è riuscito a nazioni di altissimo livello. Tanto per dire l’Olanda, la Gran Bretagna, la Svezia e l’Irlanda non sono qualificate tra gli young rider; la Gran Bretagna, la Svezia, l’Irlanda e la Francia non lo sono tra gli juniores; la Gran Bretagna, il Belgio e la Svezia non lo sono tra i children. Detto ciò, è ovvio che quello che più conta è poi il risultato finale…
Ma qual è stato il cammino dell’Italia lungo tutto il percorso di qualificazione in vista della finalissima di Opglabbeek? Vediamo. Nella classe young rider ci siamo classificati al 3° posto su un totale di diciassette squadre: in realtà abbiamo lo stesso punteggio della Germania – 360 – che occupa la seconda posizione, però i tedeschi hanno vinto due gare mentre noi una (a Samorin, in Slovacchia); al primo posto c’è la Danimarca con 370 punti, al 4° la Svizzera con 260. Nella classe juniores l’Italia è al primo posto, sempre su diciassette squadre, con 340 punti: l’Olanda e la Germania alle nostre spalle con 330 e 325, e anche le altre rappresentative molto vicine l’una all’altra. Classifica molto compatta, insomma. Tra i children (diciassette squadre) abbiamo chiuso al 3° posto con 330 punti dietro la Germania a 370 e l’Olanda a 345. Identico piazzamento tra i pony: 340 punti dietro l’Irlanda a 360 e l’Olanda a 345, su un totale però di tredici squadre.
Ora la finalissima, dunque: la prossima settimana, dal 26 al 29 settembre. Regolamento della gara simile a quello dei ‘grandi’ a Barcellona. Squadre composte da cinque binomi (possibilità di sostituzioni). Tre prove: alla seconda partecipano le squadre classificate dal 7° posto in giù nella prima, alla terza quelle che hanno chiuso la prima nelle prime sei posizioni. E l’Italia quali binomi presenta per l’ultimo atto della Fei Nations Cup Youth? Ecco la composizione delle nostre squadre che saranno guidate come sempre da Stefano Scaccabarozzi e – per i pony – da Giuseppe Forte.
CHILDREN – Gian Bautista Cano su Lancer VI, Giorgia D’Angelo su Excuse Me, Ludovica Mercanti su Annaley Courage, Greta Lepratti su Candida, Valerio Ielapi su Wessel
JUNIORES – Giacomo Casadei su Eusebio Ricci, Martina Simoni su Winn Winn, Giulia Mattioli su Uranos Boy, Sofia Manzetti su Julius Twinkeling, Alessandra Franchi su Vulcan de Retaud
YOUNG RIDER – Francesco Correddu su Necofix, Neri Pieraccini su Arpege de Carles, Angelica Impronta su Estee VB, Martina Giordano su Indigo van het Prinsenveld, Guido Franchi su Freiherr
PONY – Natalie Fichtner su Tamar, Matilda Mercuri su Marcello, Agata Orlandi su Lackagh More Golden Boy, Giulia Porta su Miskaun Harvey e Chiara Saleri su Saphir de Cormeilles
LA CLASSIFICA DI QUALIFICAZIONE YOUNG RIDER
https://inside.fei.org/system/files/Final%20Standings%20FEI%20Jumping%20Nations%20Cup%20Youth%202019%20-%20Young%20Riders.pdf
LA CLASSIFICA DI QUALIFICAZIONE JUNIORES
https://inside.fei.org/system/files/Final%20Standings%20FEI%20Jumping%20Nations%20Cup%20Youth%202019%20-%20Juniors.pdf
LA CLASSIFICA DI QUALIFICAZIONE CHILDREN
https://inside.fei.org/system/files/Final%20Standings%20FEI%20Jumping%20Nations%20Cup%20Youth%202019%20-%20Children.pdf
LA CLASSIFICA DI QUALIFICAZIONE PONY
https://inside.fei.org/system/files/Final%20Standings%20FEI%20Jumping%20Nations%20Cup%20Youth%202019%20-%20Ponies.pdf