Bologna, 29 settembre 2018 – A pochi giorni dalla morte di Cumano ci ha lasciato anche Corrado I. Due campioni e due stalloni che hanno molto, moltissimo in comune. Cumano forse di maggior successo in campo ostacoli, mentre Corrado I (che pure di sport ne ha fatto tanto e ai massimi livelli) formidabile come riproduttore. Entrambi di mantello grigio, entrambi di razza Holstein, entrambi stelle di prima grandezza della famosissima linea C dello studbook tedesco, sebbene Cumano abbia nella sua ascendenza anche il formidabile Landgraf I della linea L. Corrado I invece è puro C, dato che i suoi ascendenti sono i più importanti e prestigiosi capostipiti di quella linea: il padre è Cor de la Bryère (fondatore di questa grande e stupenda famiglia insieme al purosangue Cottage Son), il padre della madre – Soleil – è Capitol I, stallone ormai entrato nella leggenda dell’allevamento del cavallo sportivo. Corrado I è nato nel 1985 e tutta la sua carriera sportiva internazionale compresa tra il 1993 (l’anno di nascita di Cumano!) e il 1997 l’ha vissuta sotto la sella di un Franke Sloothaak all’apice del suo fulgore agonistico per i colori della Germania e della scuderia italiana di San Patrignano. Corrado I ha vinto gare e Gran Premi, ha partecipato a concorsi del massimo livello mondiale, ha vissuto un unico campionato internazionale ottenendo il 5° posto (la finale della Coppa del Mondo di Ginevra nel 1996), ma ciò che lo renderà indimenticabile per tutti gli appassionati di sport equestri è il suo stile di salto, la potenza del suo fisico, la sontuosità del suo gesto atletico: espressi tuttavia in modo alterno, con momenti di bellezza quasi esaltante e altri invece caratterizzati da una sorta di indolenza pigra. Ma in ogni caso caratteristiche di un campione meraviglioso: che allo sport lascia una progenie altrettanto significativa.