Ascona, 23 luglio 2017 – Dal concorso internazionale a cinque stelle di Ascona tre cavalieri in particolare tornano a casa con belle e buone notizie. Luca Moneta, per esempio. Dopo quasi nove mesi di assenza dalle gare è ritornato Connery, il piccolo baietto con il quale il cavaliere azzurro ha partecipato alla finale di Coppa del Mondo 2015 dopo aver ottenuto importanti risultati nei Gran Premi di qualificazione. A un certo punto Moneta aveva deciso di ritirare definitivamente Connery dall’agonismo immaginandone un eventuale recupero troppo complicato e soprattutto rischioso, ma poi il ‘ponetto’ (come Moneta chiama affettuosamente il suo compagno di gara) ha dimostrato di aver davvero superato tutti i malanni stupendo lo stesso Moneta prima di chiunque altro. Ad Ascona Connery ha fatto una formidabile prestazione nella gara grossa – a due manches – del sabato chiudendo il secondo percorso velocissimo e con un errore di pura sfortuna sull’ultimo ostacolo (4° posto). Pienamente recuperato: sarà una risorsa importantissima per il cavaliere milanese.
Giulia Martinengo Marquet. Nessuna sorpresa nel suo caso, solo ottime conferme. Kiwi Kick ha fatto gare bellissime, dimostrando un valore sia tecnico sia agonistico indiscutibile: il cavallo ha solo otto anni, il suo futuro è splendente. Fine Edition dal canto suo nella ‘grossa’ di sabato sera e nel Gran Premio di oggi ha fatto quattro percorsi netti: cosa chiedere di più? Il cavallo – lo abbiamo già detto – in un certo senso è stato una sorpresa all’inizio dell’anno: quando ha cominciato a produrre quelle prestazioni che forse non si credevano nelle sue corde. Ma è andato migliorando gara dopo gara e adesso è a tutti gli effetti un cavallo con il quale poter affrontare tranquillamente Gran Premi e Coppe delle Nazioni: c’è sempre da lavorare, ma adesso Giulia Martinengo Marquet sa di poter contare su un numero uno. Oggi ha saltato quasi ridicolizzando un Gran Premio molto difficile, mancando il barrage solo per un’infrazione sul tempo massimo (come a tanti è accaduto).
Alberto Zorzi. Il cavaliere veneto ha montato Ego van Orti e Living The Dream. Grazie ai quali da questo pomeriggio sa di poter contare su ben quattro cavalli da Gran Premio, calcolando anche Fair Light van het Heike e Cornetto. Ego ha fatto la gara grossa di sabato sera: due netti spettacolari, nei quali ha dimostrato quello che di lui ben si conosceva, cioè una potenza impressionante, e quello che di lui si immaginava, cioè la possibilità di esprimersi molto meglio con un cavaliere forte e dominante più di quanto fosse Edwina Alexander. L’amazzone australiana, notoriamente molto più adatta a cavalli leggeri e insanguati in grado di valorizzare al meglio le sue eccellenti qualità come Pialotta, Itot du Chateu e adesso Lintea Tequila, ha fatto belle gare con Ego, ma sempre un po’… ‘trasportata’ da lui a causa di quel suo fisico possente e macchinoso. Montato da Zorzi, Ego è diverso da prima: e adesso c’è grande voglia di vederlo all’opera in un Gran Premio da misure estreme, anche perché il suo forte non è certo la velocità bensì la capacità di confrontarsi con qualsiasi altezza o larghezza… In Gran Premio oggi Alberto Zorzi ha montato Living The Dream: cavallo già confermato con altri cavalieri in passato, ma con lui probabilmente ancora alla ricerca del giusto insieme per formare un binomio di eccellenza. Ebbene, da oggi il binomio di eccellenza c’è: Zorzi e Living The Dream hanno fatto un percorso base magnifico, senza poter andare in barrage solo a causa di un punto sul tempo massimo (proprio come Giulia Martinengo… ), dando la sensazione di non avere difficoltà su nulla. Ci sono tutte le ragioni per ritenere che questo di Ascona per Alberto Zorzi sia stato un concorso importante, insomma.
IL RISULTATO DEL GRAN PREMIO LONGINES
http://www.longinestiming.com/#!/equestrian/2017/1365/html/en/longinestiming/resultlist_20.html