Rotterdam, 23 giugno 2017 – L’Italia a Rotterdam in Coppa delle Nazioni? Beh, qualche volta bisogna pur lasciare vincere anche gli avversari, diciamo… Si scherza? Certo, ma è bello potersi permettere di scherzare così: tutto merito dei nostri favolosi cavalieri e cavalli. Che oggi hanno ottenuto un terzo posto forse non entusiasmante come le prime posizioni di Roma e San Gallo (ovviamente) ma comunque molto prezioso per il proseguimento del cammino nella Prima Divisione europea: manteniamo il secondo posto nella classifica generale, non più alle spalle della Francia – che scende al terzo posto – bensì della Svezia, oggi vincitrice. Una seconda posizione che vale tantissimo: a fronte della quale ci sembra utile ricordare come fino a non molto tempo fa eravamo soliti navigare nelle acque paludose del fondo classifica (quando non protagonisti della serie B… ).
La Coppa delle Nazioni di oggi si è decisamente animata nella seconda manche, da un punto di vista di suspance agonistica, dopo una prima frazione in cui una pioggia di percorsi netti sembrava aver livellato un po’ tutto… Poi nel secondo giro forse il caldo (sole e temperature di poco superiori ai 30 gradi) e la fatica hanno creato più difficoltà di quanto il percorso di Louis Konickx abbia fatto nel primo round. Del resto quella dell’alto numero di percorsi netti è proprio una caratteristica tipica del direttore di campo olandese, un uomo gentile dal sorriso dolce, una persona davvero amabile e gradevole la cui attitudine personale si trasferisce probabilmente anche nel modo di costruire (e poi, su 61 percorsi non c’è stato nemmeno un punto sul tempo massimo: cavalieri cronometrici, misurazione perfetta o ingentilita?).
I cavalli azzurri hanno offerto buone prestazioni con l’unica eccezione di Caspar nella prima manche, peraltro riscattata nella seconda (Emanuele Gaudiano ha dovuto più volte staccare la mano dalle redini per aiutarsi con il frustino: segnale di qualcosa): nel primo giro sembrava di vedere il cavallo in difficoltà di Rio de Janeiro, ma il fatto che invece nel secondo ci sia stato un netto miglioramento è certamente molto confortante e va a tutto merito della granitica determinazione di Gaudiano. Diciamo che se tra Piergiorgio Bucci/Casallo Z e Luca Marziani/Tokyo du Soleil ci fosse stato qualche errore di meno si sarebbe valorizzato al meglio il favoloso doppio netto di Lorenzo de Luca con Armitages Boy: il solito spettacolo di concretezza, efficacia e bellezza tecnica. Ma al di là del dettaglio e del particolare, ciò che più conta è l’ennesima dimostrazione di qualità e di competitività che la squadra azzurra ha saputo offrire, tra l’altro modificando ancora una volta lo schieramento rispetto a quelli che il selezionatore tecnico Roberto Arioldi ha presentato a Roma e a San Gallo.
La Svezia ha vinto di misura sulla Svizzera, ma il risultato degli scandinavi sarebbe potuto essere schiacciante se nel secondo round Rolf-Goran Bengtsson non fosse stato costretto a dare forfait con Clarimo Ask: avesse ripetuto lo zero del primo giro (cosa possibilissima per non dire quasi certa) la squadra avrebbe chiuso a zero! Che gli svedesi stiano scaldando i motori in vista del Campionato d’Europa di Goteborg? C’è poi un fenomeno… nuovo da considerare, al quale probabilmente non eravamo abituati: la Germania si sta (parzialmente) ricostruendo. Senza due pezzi da novanta come Daniel Deusser e Christian Ahlmann e i loro relativi cavalli, bisogna attingere a linfa nuova: cosa che non è semplice perfino per quel formidabile Paese di cavalli, cavalieri, allevamento e concorsi che è la Germania appunto. Gli sviluppi di questa operazione saranno molto interessanti, da seguire: ma per adesso, noi siamo davanti!
LA CLASSIFICA DELLA COPPA DELLE NAZIONI
http://results.hippodata.de/2017/1322/docs/5_s5_-_fei_nations_cup_present_round_b_resultsteam.pdf