Bologna, mercoledì 3 marzo 2021 – A Doha (Qatar) si è disputato uno Csi a cinque stelle durante lo scorso fine settimana, in attesa di dare vita alla prima tappa del Longines Global Champions Tour 2021 da domani a sabato. Ma nel frattempo è esploso il caso dell’infezione da EHV-1, il virus della rinopolmonite equina, il cui focolaio si è aperto a Valencia (Spagna) a metà del mese di febbraio e che fino a questo momento ha già causato la morte di ben sei cavalli.
Purtroppo a Doha è presente un cavallo proveniente da Valencia che è risultato positivo: questo cavallo – che gareggia per i colori della Germania – tuttavia era stato messo in isolamento appena arrivato dalla Spagna in una clinica veterinaria insieme a un suo compagno di scuderia il quale al momento è negativo. Da Valencia sono arrivati poi a Doha anche due cavalli che gareggiano per la Colombia. I due cavalli colombiani avevano lasciato la Spagna il 7 febbraio, i due tedeschi il 12, quindi questi ultimi una settimana prima che vi fosse l’ufficializzazione alla Fei dell’epidemia di EHV-1. Alla data del 22 febbraio i quattro cavalli risultavano negativi: sono comunque inclusi nell’elenco dei 752 soggetti che erano stati in gara a Valencia e quindi ‘bloccati’ nel database della Fei, ai quali cioè è vietata l’iscrizione a qualunque evento Fei senza che prima non siano stati effettuati i test richiesti.
Al momento il concorso di Doha è confermato: i cavalli presenti sul luogo sono stati analizzati nel corso degli ultimi due giorni e per tutti l’esito delle analisi è stato negativo. Inoltre è stata stabilita una serie di condizioni molto precise e circostanziate:
- I quattro cavalli isolati non potranno partecipare alle gare del concorso e viaggeranno verso casa in voli diversi rispetto a quelli di tutti gli altri cavalli
- A tutti i cavalli presenti verrà misurata la temperatura due volte al giorno e riportata su un apposito registro gestito dagli ufficiali Fei
- I tempi di lavoro e di allenamento di ciascun cavallo saranno calibrati in modo da ridurre al minimo il numero dei cavalli presenti nei campi prova. Saranno inoltre predisposti percorsi specifici per evitare l’incrocio dei cavalli in ingresso e in uscita
- Il comitato organizzatore ha confermato che i cavalieri e le squadre sono liberi di decidere se partecipare alle gare o meno, e che nessuna sanzione o effetto di qualche genere ricadrà su di loro in caso di non partecipazione
- Vi saranno ripetuti contatti quotidiani tra la Fei, gli organizzatori e gli ufficiali di gara; anche il cavaliere Kevin Staut, presidente dell’International Jumping Riders Club, sarà coinvolto in questa serie di scambi di informazioni e di confronti a distanza.
“Ovviamente in questo genere di situazioni non esiste il rischio zero”, dice il direttore veterinario della Fei, Goran Akerstrom, “ma per i cavalli che gareggiano a Doha non c’è un rischio di infezione maggiore rispetto a quello che potrebbe accadere in un qualsiasi altro concorso. Epidemiologicamente il rischio di ulteriori casi tra altri cavalli presenti a Doha è quasi nullo grazie alle misure adottate in questi giorni. Naturalmente la situazione è monitorata costantemente e se le circostanze lo richiedessero saremmo pronti a cancellare il concorso”.