Doha, 5 novembre 2016 – Rolf-Goran Bengtsson, svedese, 54 anni, ha vinto l’undicesima edizione del Longines Global Champions Tour. In sella al suo formidabile e meraviglioso Casall oggi pomeriggio a Doha gli è stato sufficiente chiudere a zero penalità la prima manche dell’ultimo Gran Premio del circuito mondiale per tenere a distanza la sua sola possibile rivale, l’australiana Edwina Tops Alexander, che con due errori su Lintea Tequila ha perduto la possibilità di continuare il duello testa a testa. Bengtsson conquista così un risultato al quale tante volte era andato vicino per infine solo sfiorarlo: 4° nel 2011, 2° nel 2012, 2° nel 2014, 3° nel 2015!
Ma aver conquistato matematicamente la vittoria del circuito a Gran Premio ancora in corso non ha per nulla fatto venir meno a Bengtsson la voglia di vincere anche la gara. Così, dopo un percorso netto nella seconda manche con una disinvoltura perfino sconcertante, ecco il barrage. E naturalmente con una costruzione della scena quasi teatrale: perché essendo stato il migliore della prima manche il cavaliere svedese è entrato per ultimo in campo nella decisiva frazione di gara… A lui dunque l’ultima parola, quella decisiva. Tutti con il fiato sospeso per vedere se il grandioso binomio Bengtsson/Casall sarebbe stato capace di cogliere due vittorie in una. Daniel Deusser su First Class van Eeckelgem imprime al barrage un ritmo forsennato. Per batterlo bisogna girare e galoppare con una intensità spasmodica ma naturalmente lasciando le barriere al loro posto… Il duello è entusiasmante. Quando entra Bengtsson cala il silenzio. Il mondo è intorno a loro con lo sguardo acceso di passione e ammirazione e voglia di assistere a qualcosa di memorabile. E memorabile lo sarà: Casall taglia il traguardo senza errori e con quattro decimi di secondo esatti in meno. Un trionfo. Bengtsson e Casall vincono tutto: Longines Global Champions Tour e Gran Premio (il che, in termini di volgare denaro significa rispettivamente 294.500 e 148.500 euro… ).
Veniamo agli azzurri. Grandissimo rammarico per la prestazione del solito favoloso Lorenzo de Luca su Ensor de Litrange: prima manche chiusa con un perfetto percorso netto agli ostacoli ma con un imperdonabile punto di penalità sul tempo… e poi ancora zero nella seconda. Maledizione: barrage perduto per via di un sospiro in più. Rimane il fatto che in questo momento stare a guardare Lorenzo ed Ensor in campo ostacoli è spettacolo puro. Spettacolo puro.
Anche Alberto Zorzi su Fair Light van het Heike è stato autore di una ottima prima manche con un errore però sull’uscita della doppia gabbia: la barriera è saltata sui ferri diverse volte prima di decidere di cadere… Ma alla fine il cronometro non ha permesso a Zorzi di rimanere nei primi diciotto. Stessa cosa per Emanuele Gaudiano e Caspar: un errore e non veloce abbastanza per stare nella seconda manche. Piergiorgio Bucci invece tra gli azzurri è stato l’unico a non presentare il suo attuale numero uno, Casallo Z (tenuto da conto in vista di Verona; Ensor invece a Verona non ci sarà): il cavaliere abruzzese ha montato Ugano de Coquerie con l’evidente intento di far fare una bella e importante esperienza a questo relativamente giovane baio – 8 anni – figlio di Indoctro: due errori e un po’ di tempo.
LA CLASSIFICA DEL GRAN PREMIO
https://www.globalchampionstour.com/events/2016/doha/results/1654/class-04-doha-2016-csi5-160m/
LA CLASSIFICA FINALE DEL LONGINES GLOBAL CHAMPIONS TOUR 2016
http://results.hippodata.de/2016/1259/docs/lgct_ranking_doha_2016.pdf