Bologna, lunedì 20 dicembre 2021 – L’Egitto è squalificato dalle Olimpiadi di Tokyo, dove aveva ottenuto l’11° posto nella classifica a squadre con una formazione composta da Mouda Zeyada su Galanthos, Nayel Nassar su Igor van de Wittemoere e Mohamed Talaat su Darshan. La ragione della squalifica della squadra è in realtà la squalifica di Talaat a seguito di positività al test antidoping. Il tribunale della Fei ha annunciato oggi la sua decisione finale sul caso che riguarda il cavaliere egiziano nato da un controllo effettuato in occasione dei Giochi Africani di Rabat (Marocco) disputati dal 20 al 24 agosto 2019: Talaat era risultato positivo al Carboxy-THC, un metabolita della cannabis. La stessa identica positività era stata inoltre riscontrata anche sui cavalieri qatarioti Ali Al Thani e Bassem Mohammed durante lo Csio di Coppa del Mondo disputato sempre a Rabat dal 10 al 13 ottobre 2019. Tutti e tre i cavalieri hanno fermamente negato di aver fumato o inalato, o fatto in altro modo uso di cannabis: e tutti e tre hanno sostenuto che l’unica ragione per loro plausibile per tale positività sia stata una involontaria ‘esposizione’ alla cannabis durante la permanenza al shisha bar del loro hotel a Rabat (shisha è il narghilé). Ora il procedimento è giunto al termine: il tribunale della Fei ha sanzionato tutti e tre i cavalieri con la sospensione per due anni a partire dal 17 giugno 2021, quindi ciascuno di loro potrà rientrare in gara non prima del 16 giugno 2023. Tuttavia ora i tre cavalieri potranno appellarsi al Tas, il tribunale arbitrale dello sport, entro i ventuno giorni dal ricevimento della decisione del tribunale della Fei.