Roma, 23 maggio 2018 – Al via l’86 Csio di Roma Piazza di Siena – Master Fratelli D’Inzeo: evento atteso in modo particolare per le numerose novità tecnico organizzative volute da Coni e Fise. Inoltre si annuncia importantissimo sul piano sportivo vista la vicinanza a i campionati mondiali di settembre che qualificano all Olimpiade di Tokyo. Alla vigilia abbiamo sentito le aspettative del selezionatore azzurro Duccio Bartalucci.
La squadra per la Coppa delle Nazioni è molto diversa da quella che nel 2017 ha trionfato. Come spiega le sue scelte?
«Le mie sono scelte dovute all’impossibilità di utilizzare alcuni dei migliori cavalli: Catwalk, di Piergiorgio Bucci, dopo l’infortunio è finalmente rientrato ma finora ha fatto una sola gara: troppo presto per impiegarlo in una prova tanto impegnativa come la Coppa. Zorzi può utilizzare solo Danique, promettente ma non consolidata in competizioni di questo spessore».
Infine De Luca…
«Infatti. Per il suo straordinario Ensor de Litrange si è deciso, unanimemente con i veterinari, che è meglio aspettare ancora un po’ per rimetterlo in campo in una Coppa (impiegherà Halifax vav/h Kluzeibos e Evita van’t Zoggehoff, ndr.».
Come arrivano all’appuntamento i binomi che lei ha convocato per il team ?
«Chimirri e Marziani hanno avuto un ottimo inizio di stagione, facendo molto bene nella Coppa di Samorin, Slovacchia: 0/4 penalità il primo che tra l’altro aveva già vinto due GP del Toscana Tour e 0/4 per Marziani. Poi Giulia Martinengo Marquet, con Verdine SZ, è in grandissima forma: vittoria nel Tricolore di Arezzo e due settimane fa, nel Csi di Mannheim, 3a in una gara ranking e 4a nel GP».
Poi Gaudiano e Paini…
«Gaudiano arriva con due biglietti da visita di tutto rispetto: a New York piazza d’onore nel Master One e 7° posto nel GP finale su Chalou, quindi settimana scorsa nel GP del Royal Windsor Horse Show terzo posto con Caspar. Paini con Ottava Meraviglia era convocato in squadra per il Csio di Samorin, cui non partecipato causa il noto infortunio. Ma ha avuto una ripresa rapidissima e la sua cavalla è molto affidabile».
Quando la scelta sui quattro titolari?
«Dopo il primo giorno di gare, cioè domani sera. E in base al sorteggio per l’ordine di partenza delle squadre dovrò decidere anche la composizione progressiva del nostro team. Mi spiego: se l’Italia dovesse partire per prima dovrò far scendere in gara come primo chi sa andare forte anche senza riferimenti. Spero che in futuro la Fei accolga la mia proposta, peraltro già adottata per la finale di Natons Cup a Barcellona, ossia la possibilità di sostituire un binomio dopo la prima manche».