Bologna, lunedì 29 agosto 2022 – Diciassette anni fa aveva lasciato l’Italia per la Germania. Obiettivo: crescita. Sportiva, agonistica, tecnica, umana, professionale. Diciassette anni dopo l’obiettivo è centrato, sotto ogni punto di vista. E così Emanuele Gaudiano ritorna a casa, carico di successi, vittorie, esperienza. O meglio: ritorna in Italia, perché ‘casa’ per lui è un concetto molto ampio e variabile…
Da dove nasce la decisione di ritornare in Italia?
«Beh, alla fine sono stato parecchi anni all’estero, un bel po’… Mio papà ha un’azienda vicino Matera, una scuderia dove abbiamo molti cavalli giovani. E stava diventando un po’ complicato spostarli dal sud Italia fino in Germania, un viaggio molto lungo. E noi lavoriamo tanto con i cavalli giovani, quindi abbiamo deciso di avvicinarci».
Dove si è installato?
«In una ottima posizione. Sto acquistando la seconda scuderia di Stefano Cesaretto, in provincia di Brescia. Sono vicino al Brennero, vicino alla Francia, per andare all’estero è comoda. Ho venduto la mia scuderia in Germania e sto acquistando questa».
Quanti cavalli verranno ospitati?
«Adesso abbiamo 28 box, però ci sono tanti paddock… credo di fare ancora qualche box. In Germania ne avevo 39, quindi dovrò aggiungerne una decina».
Quando sarà completato il trasferimento?
«Dal mese prossimo».
In Germania aveva a portata di mano tutti i più importanti concorsi d’Europa, praticamente… Adesso non teme di dover fare più fatica per raggiungere i grandi eventi?
«In Italia oggi ci sono molte più gare di quando sono partito. Alla fin fine i concorsi di contorno a due o tre stelle che ci sono in Belgio e in Olanda li abbiamo anche noi in Italia, quindi questo non è il problema principale».
E i voli?
«Ecco, quella forse è la cosa più difficile, quando si deve andare a Liegi o Amsterdam… È più lontano, certo: però non lo si fa tutte le settimane per fortuna… ».
La sua famiglia come vivrà questo trasferimento?
«Per i miei figli sarà tutto nuovo: loro sono ancora abbastanza piccoli, Elia ha 8 anni e Lisa 9, quindi per loro sarebbe stato di certo più problematico tra quattro o cinque anni».
Sua moglie avrà deciso insieme a lei…
«Sì, poi la zona è bella, siamo vicini al lago di Garda… ».
Lei come si sente alla prospettiva di essere nuovamente in Italia? Un po’ emozionato?
«Beh, devo dire che la mia base era in Germania ma io ero in giro tutte le settimane in posti diversi, quindi… ».
Molti dei cavalli giovani arriveranno dalla scuderia di suo padre verso la sua allora…
«Sì, ne abbiamo diversi ormai pronti per iniziare la carriera nello sport».
Invece sul fronte dei suoi cavalli numero uno ci sono novità?
«No, sono sempre i soliti: e comunque tutti quelli che avevo in Germania arriveranno in Italia con me».