Parigi, 1 luglio 2017 – La cosa davvero entusiasmante dell’esito del Gran Premio di Parigi è scoprire di non essere più capaci di commentare un risultato azzurro che non sia una vittoria, o comunque qualcosa che ci vada molto vicino… ! I nostri campioni ci hanno abituato davvero molto bene nel corso degli ultimi mesi, ma pretendere da loro sempre il meglio del meglio sarebbe ingeneroso oltre che ingiusto. E poi come si potrebbe gioire per la prossima vittoria? Quindi diciamo che oggi a Parigi c’è stata una pausa utile ad apprezzare con maggiore soddisfazione i buoni risultati che ci aspettano. Diciamo anche che il maggior rimpianto odierno è per il risultato di Emilio Bicocchi: dopo la doppia gabbia n. 7 una specie di ampia mezza volta a destra per affrontare un verticale teoricamente abbastanza innocuo e Ares ha toccato la barriera superiore con i posteriori… Un errore proprio veniale, un errore che poteva benissimo non esserci, che non risponde a qualcosa di logico: che però ha avuto il maligno potere di escludere il nostro cavaliere da un barrage che sarebbe stato meritatissimo alla luce della prestazione offerta in campo. Una bellissima prestazione: totale disinvoltura su tutte le difficoltà principali del percorso, superate con una facilità ammirevole. Alberto Zorzi invece è apparso un po’ seccato nei confronti della sua Fair Light van het Heike alla fine del percorso: terminato con l’insolito punteggio di 13 penalità. In effetti la cavalla è sembrata meno brillante rispetto ai giorni delle sue migliori prestazioni, ma che non si possa essere sempre al massimo è peraltro del tutto normale. Quindi nessun allarme, figuriamoci. Lorenzo de Luca invece non è riuscito a qualificarsi per il Gran Premio: nella categoria valida come seconda prova della Global Champions League (oltre che selezione per il GP appunto) in sella a Halifax van het Kluizebos ha riportato due errori e quindi niente da fare. Gran Premio deciso in un barrage a tre: partito per secondo il francese Julien Epaillard, per la gioia non solo sua ma anche di tutta la Francia che lo stava a guardare, è riuscito a conquistare una vittoria che assume un significato davvero entusiasmante se si considera che il suo Usual Suspect d’Auge lo scorso anno gareggiava nelle 1.35 e questo di Parigi è stato il suo primo internazionale a cinque stelle!
LA CLASSIFICA DEL GRAN PREMIO
http://www.longinestiming.com/#!/equestrian/2017/1332/html/en/longinestiming/resultlist_12.html