Gorla Minore, domenica 16 luglio 2023 – Sempre più bandiera irlandese sul Campionato d’Europa young rider di salto ostacoli. Oggi la finale individuale ha incoronato campione continentale Seamus Hughes Kennedy, ovviamente irlandese, in sella a Esi Rocky, dopo che l’Irlanda si era aggiudicata l’oro a squadre venerdì scorso.
Kennedy oggi ha portato a termine i due percorsi con 0/4 chiudendo il suo campionato a 5.83, davanti alla svedese Beata Hermelin che su Obsession Night ha conquistato l’argento a 8.32 e all’olandese Skye Morssinkhof che ha ottenuto il bronzo su G Vingino Blue a 9.03.
Capitolo azzurri. Un capitolo… doloroso. Elisa Chimirri in sella a Calandro Z dopo una bellissima prima prova martedì (la gara a tempo in tabella C) e un formidabile doppio zero nella seconda prova – quella che dava all’Italia un ottimo 4° posto nella classifica conclusiva a squadre – oggi ha iniziato la finale individuale nel migliore dei modi: cioè con un altro percorso netto, bellissimo. Una prestazione magnifica che le dava il 5° posto nella classifica provvisoria: con la possibilità di rimontare ulteriormente grazie al secondo e ultimo percorso. Elisa finiva questo primo giro senza riuscire a trattenere un moto di gioia: braccio sollevato e infinite carezze a Calandro. Sono quelle sensazioni eccitanti nello sport: quando si sente che tutto va nel verso giusto, avendone la conferma percorso dopo percorso.
Invece no. Secondo percorso. Elisa Chimirri e Calandro superano il verticale numero due e si dirigono sul largo numero tre lungo una linea leggermente spezzata da coprirsi in sette falcate di galoppo. Elisa va sulle sette falcate senza però riuscire a rendersi conto che la distanza non le stava venendo giusta: avrebbe dovuto aumentare, oppure contenere un po’ per farne otto. Calandro arriva troppo lontano dall’ostacolo, stacca ma rimette subito i piedi a terra e finisce dentro il largo, per fortuna senza cadere e senza conseguenze di carattere fisico. Se non quella di indurre la sua amazzone a decidere di ritirarsi, avendo ben compreso che la situazione di classifica ormai era molto compromessa.
Certo, classifica compromessa (alla fine 23° posto per la nostra amazzone). Rimane però la certezza di quattro percorsi da Campionato d’Europa affrontati e conclusi da Elisa Chimirri e dal suo cavallo in modo mirabile. Poi lo sport è fatto anche di sconfitte, di cadute e di delusioni molto più di quanto lo sia di gioie, vittorie e trionfi: ci si rialza e si riparte, forti della sicurezza del proprio valore, un valore che Elisa ha eloquentemente dimostrato non solo a Gorla in questo Campionato d’Europa ma anche nello Csio di Roma (il suo primo) lo scorso maggio.
L’altro azzurro in finale era Giacomo Casadei, su Chagracon PS. Il nostro ‘veterano’ nei campionati continentali giovanili, questo è stato per lui il quinto e ultimo: sarebbe stato giusto chiudere in bellezza, invece nel primo percorso sono arrivate 12 penalità che hanno indotto il nostro cavaliere a decidere di non ripresentarsi in campo per la seconda frazione di gara, e terminare infine al 25° posto della classifica individuale. Per Giacomo Casadei come per Elisa Chimirri la grande soddisfazione di aver dato all’Italia un bellissimo 4° posto a squadre insieme anche a Giulia Mattioli (Daiquiri de Nyze Z) e a Filippo Pagan Griso (Oro del Sole), e un po’ di rammarico per non aver raggiunto quel piazzamento individuale corrispondente al loro reale valore.
LA CLASSIFICA FINALE INDIVIDUALE YOUNG RIDER
http://www.livejumping.it/ShowJumping/AR-31550/Classifica7.pdf