Grimaud, domenica 21 aprile 2019 – No, non è successo qualcosa di azzurro… L’auspicio che era legittimamente sbocciato nel pensiero di tutti gli appassionati e tifosi italiani dopo i bellissimi risultati conquistati fino a ieri dai nostri cavalieri in gara nello Csi a quattro stelle di Grimaud (Francia) non si è concretizzato. Tra i quindici binomi qualificati per il barrage del Gran Premio se ne è inserito solo uno dei nostri: Emilio Bicocchi su Evita SG Z, infine proprio 15° con 8 penalità. Ma quando si parla di sport con i cavalli i risultati non sono tutto: conta molto anche il valore della prestazione, che non sempre corrisponde a un piazzamento di vertice o a una vittoria. Il valore della prestazione è quel qualcosa su cui si costruisce la possibilità di avere di lì a poco il risultato importante. E da questo punto di vista le notizie buone e significative sono due.
La prima è proprio Evita: una cavalla (10 anni) non da molto sotto la sella di Emilio Bicocchi che terminando oggi senza errori il percorso base di un Gran Premio internazionale a quattro stelle ha confermato di rappresentare molto più di una semplice speranza. Anche il barrage ha ribadito tutto il valore di questa figlia di Verdi x Codexco: a zero e piuttosto veloce fino all’ultimo ostacolo, dove c’è stata un’incomprensione in un avvicinamento a ritmo molto sostenuto che ha causato una fermata, come può succedere quando i due componenti il binomio non hanno ancora raggiunto l’intesa cieca e perfetta. D’altro canto Emilio Bicocchi sta montando Evita solo dall’inizio di quest’anno (la cavalla è di proprietà di Antonella Canova, bravissima istruttrice del centro ippico Horse & Rider di Padova) e quello di oggi è stato il suo primo Gran Premio di alto livello con lei: “E’ una cavalla che sta crescendo percorso dopo percorso”, conferma il campione azzurro, “credo moltissimo in Evita”.
L’altra notizia buona si chiama Quilazio. Il cavallo di Filippo Bologni. Quilazio sta macinando netti su netti con una regolarità impressionante in gare di notevole difficoltà. Nel concorso di Grimaud non ha toccato una sola barriera: anche oggi in Gran Premio ha finito il percorso base con un netto spettacolare… agli ostacoli: il rammarico è dovuto a quell’unico punto di penalità che ha negato al giovane cavaliere azzurro l’accesso al barrage. Ma quel punto nulla toglie al valore della prestazione, proprio quel valore di cui si parlava prima. Quilazio ha mezzi impressionanti: “Sì, lui va tantissimo in alto senza mai fare fatica”, racconta Filippo Bologni, “proprio per questo perde un po’ di tempo in aria, forse io dovrei tenere un po’ più di ritmo fin dall’inizio, ma d’altro canto dobbiamo fare ancora un po’ di esperienza insieme su gare di questo livello. Diciamo che dobbiamo imparare in due, lui ad andare meno in aria, io a tenere più ritmo fin dall’inizio, ma una cosa è certa: Quilazio è un cavallo speciale sotto tutti i punti di vista”.
Evita e Quilazio: due cavalli in un certo senso nuovi nel panorama del salto ostacoli azzurro di alto livello. E dato che siamo solo all’inizio di stagione (anche se Piazza di Siena è ormai dietro l’angolo… ) avere ‘novità’ di questo genere può solo fare un gran bene. Sarà molto eccitante seguire il cammino di Emilio Bicocchi con Evita e di Filippo Bologni con Quilazio: questo potrebbe essere l’inizio di due bellissime storie… !
LA CLASSIFICA DEL GRAN PREMIO DI GRIMAUD
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