Bologna, domenica 5 settembre 2021 – Oggi è il compleanno di Fabio Brotto: 45 anni. Una bella età, non troppo di qua non troppo di là, quindi ricca di tutte le più importanti caratteristiche per la vita di una persona: forza, entusiasmo, prospettive di chi è giovane, saggezza, equilibrio, sapienza di chi è maturo.
Questo compleanno così significativo cade esattamente nel giorno in cui Fabio Brotto avrebbe potuto – forse – disputare la finale individuale del Campionato d’Europa a cui – come sappiamo (si veda qui: https://www.cavallomagazine.it/sport-equestri/salto-ostacoli/fabio-brotto-si-ferma-pensiamo-ad-aquisgrana) – lui avrebbe in ogni caso rinunciato: tuttavia non sarebbe cambiato nulla circa il bilancio molto positivo della prestazione complessiva del binomio che il cavaliere veneto compone con Vanità delle Roane.
Certo, gli svizzeri, i tedeschi e i belgi festeggiano le medaglie, e oggi tre cavalieri festeggeranno l’esito della finale individuale: noi invece non abbiamo un bel nulla da festeggiare. Ma lo sport non è fatto solo di risultati: è fatto anche di prestazioni, di significati che vanno oltre un piazzamento in una classifica, soprattutto quando si ha a che fare con i cavalli. Essere felici e godersi le magnifiche prove fornite in campo a Riesenbeck da Vanità delle Roane non vuol dire… accontentarsi: vuole al contrario dire apprezzare la crescita, o per meglio dire la conferma della crescita di una cavalla e del lavoro che su di lei ha fatto il suo cavaliere, proprietario, allevatore e addestratore. Già: perché Fabio Brotto di Vanità è tutto questo.
Oggi noi parliamo tanto di Fabio Brotto, ed è giusto: ma non dobbiamo dimenticare che per anni di lui non abbiamo detto assolutamente nulla. Più o meno dal 2016 a solo poco fa. Perché quello è stato il periodo di tempo durante il quale R-Gitana non ha più gareggiato (la cavalla con la quale il cavaliere veneto ha partecipato a due edizioni del Campionato del Mondo, 2010 e 2014) e contemporaneamente Vanità – che è nata nel 2008 – ha affinato la sua preparazione arrivando anche a debuttare in Coppa delle Nazioni nel 2019. E poi c’è stato l’anno perso a causa del Covid. Quindi ritirata R-Gitana, Fabio Brotto non è più salito alla ribalta della scena agonistica di alto livello. Lui del resto monta a cavallo con la bravura e la dedizione del professionista, ma il suo mestiere nella vita è fare altro, cioè dedicarsi alla sua azienda, il che vuol dire tempo, impegno, problemi, fatica, concentrazione, energie. E lo fa bene, molto bene. Suo padre – che è stato il fondatore di tutto, azienda e pure allevamento Le Roane – un giorno dello scorso maggio camminando lungo il viale che a Roma conduce a Piazza di Siena ha detto: “Fabio ha fatto degli investimenti con un coraggio che nemmeno io avrei avuto”. Una frase che fa riflettere: significa molte cose.
Dunque più o meno dal 2016 fino a oggi di Fabio Brotto non si è parlato molto. Adesso invece lo si farà, e lo si farà sempre di più dato che lo attendono impegni di altissimo livello con la squadra italiana e quindi con gli altri cavalieri azzurri che lo affiancheranno: lo Csio di Aquisgrana, poi la finale mondiale di Coppa delle Nazioni a Barcellona, il prossimo anno il Campionato del Mondo di Herning.
Prima R-Gitana, poi il silenzio, adesso Vanità: i cavalieri dipendono dai cavalli. Ma i cavalli li fanno i cavalieri, così come Fabio Brotto ha eloquentemente dimostrato nel corso dei decenni con R-Gitana e adesso con Vanità delle Roane… Senza dimenticare che lui nel corso degli anni è stato in gara a Piazza di Siena con ben due cavalli del suo allevamento nella stessa edizione dello Csio di Roma: nel 2011 con Master Erg delle Roane e New Zealand delle Roane, nel 2021 con Vaniglia delle Roane e Vanità delle Roane.
Oggi è il compleanno di Fabio Brotto: 45 anni. Un uomo che nella sua azienda ha fatto degli investimenti che nemmeno suo padre avrebbe avuto il coraggio di fare. Un cavaliere che si costruisce in casa i cavalli con la pazienza di aspettarli e poi condurli – e da loro farsi condurre – ai più alti livelli internazionali. Un cavaliere che monta e gareggia da professionista senza essere un professionista. Un uomo che oggi compie 45 anni. Il senso di un compleanno: tutto ciò vuol pure dire qualcosa, no?