Falsterbo, 13 luglio 2018 – La nostra testa è alla Coppa delle Nazioni di domenica. Inutile nasconderselo. Mai un Gran Premio di uno Csio a cinque stelle è interessato di meno all’universo azzurro come quello che oggi si è disputato a Falsterbo nello Csio della Svezia. Con tutto il rispetto per la qualità e l’importanza della gara, degli avversari, dell’evento, del comitato organizzatore etc etc. Ma per noi la Coppa delle Nazioni di domenica ha un’importanza fondamentale, essendo la prima delle ultime tre che disputeremo per andare a punti nella Prima Divisione d’Europa. Poi ci saranno quelle di Hickstead e Dublino: e forse forse quella di domenica – sulla carta – dovrebbe essere non la più facile, bensì la meno difficile. Sulla carta. In teoria. Poi in realtà lo sport insegna che di facile (o di meno difficile) non c’è mai niente, soprattutto quando sia ha l’obbligo di fare bene e di ottenere risultati di alto livello e consistenza. Come è il nostro caso. In più da quando la Fei ha invertito la successione delle gare più importanti nel calendario dei concorsi della Prima Divisione (prima il GP, venerdì, e poi la domenica la Coppa delle Nazioni) le cose sono cambiate, e di molto. E’ vero che così la Coppa delle Nazioni acquista maggiore rilevanza e significato (e questo è bene: ce n’era bisogno), ma è altrettanto vero che così le rappresentative che non hanno molte risorse – leggasi doppio cavallo per ciascuno dei quattro cavalieri della squadra – e che vogliono o devono puntare a un buon risultato in Coppa delle Nazioni fatalmente non possono che mettere il GP in subordine. Ovvio.
Ecco dunque che oggi gli unici cavalli azzurri del quintetto di Coppa impegnati in GP sono stati Tower Mouche e Chacienny: Bruno Chimirri ha portato a termine una buona prestazione chiudendo la prima manche con un errore al 23° posto, certamente più interessato alla qualità dei salti del suo cavallo che non al risultato agonistico; Paolo Zuvadelli invece ha chiuso con 8 penalità al 34° posto. Alla gara hanno preso parte anche Giulia Martinengo Marquet su Princy e Piergiorgio Bucci su Driandria: rispettivamente un errore e 26° posto, due errori e 31°. Invece Luca Marziani con Tokyo du Soleil (15° con 1 penalità), Piergiorgio Bucci con Diesel GP du Bois Madame (27° con 7) e Giulia Martinengo Marquet con Verdine (35° con 9) hanno fatto la 1.45 a tempo pensando a tutto fuorché alla classifica. Domani i nostri cavalieri monteranno i loro secondi cavalli (ad eccezione di Zuvadelli che impegnerà comunque Chacienny), e poi domenica arriverà il grande momento, quello più atteso: la Coppa delle Nazioni. C’è poco da dire e da ricamare: dobbiamo fare risultato. Il migliore possibile: solo questo. Abbiamo cavalieri fortissimi e cavalli di qualità: dobbiamo giocare tutte le nostre carte al meglio. Scommettiamo che gli avversari ci temono?
LA CLASSIFICA DEL GRAN PREMIO
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