Bologna, 11 agosto 2018 – Federico Fernandez, messicano, è nato il 28 marzo del 1968. È cavaliere di curriculum importante: ha partecipato a tre Olimpiadi (2004, 2008, 2012), cinque Campionati del Mondo (dal 1994 al 2010 tutti) e una finale di Coppa del Mondo. Ma senza mai ottenere risultati di rilievo: il migliore con la squadra è stato il 9° posto ai Giochi Olimpici sia del 2008 sia del 2012, da individuale il 14° posto nel Campionato del Mondo del 2002. Altrimenti dal 28° posto in giù o – con la squadra – dal 13° in giù. Federico Fernandez ha anche vinto tre Coppe delle Nazioni nella sua carriera: tutte e tre nello Csio del Messico a Coapexpan. Però mai con più di quattro squadre partecipanti: e sempre con due formazioni del Messico, la A e la B. Quindi – con tutto il rispetto – niente a che vedere con la vittoria che il Messico ha colto ieri nella Coppa delle Nazioni dello Csio d’Irlanda. La prima in assoluto a Dublino, dove la squadra messicana non gareggiava da ben 37 anni… ! Federico Fernandez era in lacrime ieri durante la conferenza stampa che ha fatto seguito alla gara: «È un sogno che si avvera. Da quando abbiamo ricevuto l’invito per partecipare al concorso di Dublino non abbiamo smesso un solo istante di pensare a questo momento. Abbiamo lavorato duro per essere qui, dunque ci godiamo ogni singolo secondo di questo indimenticabile pomeriggio». Per poi aggiungere commosso: «Dopo quello che mi è successo, per me essere felice è quasi un obbligo… e oggi è uno dei giorni più belli della mia vita!». Sì, perché Federico Fernandez sa anche quale è stato il giorno più brutto della sua vita, lo sa benissimo: «Dopo quello che mi è successo… ». Ma cosa è successo? Quello che è successo è successo nel 1987. Un aeroplano che decolla da Città del Messico… e poi lo schianto a terra poco dopo essersi alzato in aria. Le fiamme. Un incendio che esplode devastante con velocità fulminea. Persone che muoiono. Persone che vengono divorate dal fuoco. Federico Fernandez incontra le fiamme: ma sopravvive. Il suo viso e le sue mani però porteranno per sempre i segni di quell’inferno. Lui non si arrende. Fa tutto quello che deve fare, tutto quello che i medici gli dicono di fare. Rimonta a cavallo appena possibile: va in concorso con una maschera speciale e con un paio di guanti speciali. Non è facile, nulla è facile, ma pian piano la vita riprende a fare il suo corso e tutto ritorna alla normalità. Giorno dopo giorno e gara dopo gara. Fino a ieri: «Oggi è uno dei giorni più belli della mia vita», ha detto Federico Fernandez. È bello che il nostro meraviglioso sport possa regalare momenti come questo. E sensazioni come queste. Ieri a Dublino è successo.