Bologna, 3 febbraio 2018 – Un caso clamoroso è esploso in Ungheria. Un cavaliere ungherese avrebbe drogato i cavalli di due suoi compagni di squadra in modo da metterli fuori gioco in vista del Campionato d’Europa di Goteborg: e a sua volta entrare dunque in squadra passando dal ruolo di riserva a quello di titolare. I protagonisti della vicenda sono Laszlo Toth jr (la riserva), e Marianne Hugyecz e Gabor Szabo jr (i due titolari). E ovviamente – e loro malgrado – i due rispettivi cavalli: Chacco Boy e Timpex Bolcsesz. La vicenda è avvenuta in occasione dello Csi di Coppa del Mondo di Bratislava (Slovacchia) in calendario dal 4 al 6 agosto 2017. Sono stati gli stessi Hugyecz e Szabo a richiedere il controllo sui loro due cavalli, avendo notato manifesti segni di irregolarità nel loro atteggiamento e comportamento sia la sera del giorno 5 sia la mattina del giorno 6: rinunciando quindi entrambi a prendere parte al Gran Premio. La faccenda è molto più che un’ipotesi: contro Laszlo Toth jr si è schierata la federazione ungherese che ha richiesto al Tribunale della Fei di sospendere il cavaliere dalle competizioni sia nazionali sia internazionali fino al momento in cui la vicenda non sarà giunta al termine del suo iter procedurale. Ma a danno di Toth sembrano esistere prove schiaccianti. E chi volesse approfondire la vicenda nei dettagli può senz’altro prendere visione del documento di cui qui sotto riportiamo il link contenente le decisioni del Tribunale della Fei (perché i due cavalli sono comunque risultati positivi al test antidoping) oltre che la raccolta delle testimonianze e la descrizione della dinamica degli eventi, nei quali è stata coinvolta anche la polizia slovacca.
Naturalmente è superfluo esprimere qualunque commento sull’accaduto. Difficile immaginare qualcosa di più esecrabile di quanto si evince dalla lettura del documento della Fei. L’accaduto rappresenta la peggiore forma possibile di tradimento: degli ideali dello sport, dello spirito di squadra, del rispetto per i cavalli, del rispetto per le persone. Semplicemente un crimine odioso, ripugnante: solo questo.
IL DOCUMENTO DELLA FEI