Bologna, sabato 6 giugno 2020 – Capita che un cavaliere ottenga a lungo ottimi risultati con un solo cavallo. E di conseguenza capita che un cavallo ottenga a lungo ottimi risultati con un solo cavaliere. Naturalmente capita anche che un cavaliere ottenga a lungo ottimi risultati con più cavalli diversi. Quello che capita assai di rado, invece, è che un cavallo ottenga a lungo ottimi risultati con più di un cavaliere. E per ottimi risultati si intendono medaglie e successi internazionali. Chiunque abbia seguito le vicende del salto ostacoli degli ultimi anni farebbe fatica a individuare un nome che sia stato protagonista di qualche podio sotto la sella di due cavalieri diversi.
Anzi, questa fatica gliela risparmiamo senz’altro fornendo noi il primo nome: Ratina Z. La cavalla più vittoriosa della storia del salto ostacoli ha infatti conquistato la medaglia d’oro a squadre nel Campionato d’Europa ’91 (4° posto individuale), nonché l’argento individuale e l’oro a squadre alle Olimpiadi di Barcellona ’92 sotto la sella dell’olandese Piet Raymakers, per poi passare agli ordini del tedesco Ludger Beerbaum e dare il via a una carriera di grandiosi trionfi.
C’è anche un secondo nome? Sì: For Pleasure, uno straordinario campione che ha regalato alla Germania grandi successi dividendoli quasi equamente tra due compagni di avventura sportiva: Lars Nieberg (classe 1963) dal 1994 a tutto il 1998; e Marcus Ehning (1974) dal 1999 fino al ritiro dalle scene agonistiche avvenuto alla fine del 2005. Proponendosi per ambedue, tra l’altro, come il primo cavallo importante della carriera: nel senso che entrambi proprio grazie a lui sono stati catapultati sulle scene del grande agonismo internazionale.
Una carriera straordinaria nello sport, ma che dire poi di quella in allevamento? For Pleasure ha messo al mondo una quantità impressionante di figli (distribuiti tra tutti i principali studbook del mondo) che hanno raggiunto l’alto livello agonistico internazionale con risultati di eccellenza: come sempre nel caso dei grandi stalloni è impossibile stilare una lista completa, ma basti citare Fit For Fun (Luciana Diniz), Flora de Mariposa (Penelope Leprevost), la ‘nostra’ magnifica Ottava Meraviglia di Ca’ San Giorgio (Paolo Paini), Ornellaia (John Whitaker), Funky Fred (Marcus Ehning), Epleaser van het Heike (Christian Ahlmann), Beauty (Leopold van Asten), Barron (Lucy Davis), ancora i nostri My Forever (Giacomo Casadei), Rigoletto della Florida (Massimiliano Ferrario), For Passion (Daniele Da Rios) solo per dirne alcuni, la lista sarebbe davvero interminabile…
For Pleasure ha gareggiato fino ai suoi 19 anni (cioè fino al 2005, essendo nato nel 1986) mantenendo una forma fisica e una continuità di rendimento davvero invidiabili, ulteriore testimonianza del fatto che si sta parlando di un cavallo straordinario in senso letterale. La consistenza del suo ruolo nel panorama del salto ostacoli tedesco e internazionale è chiaramente testimoniata dal suo curriculum nei grandi campionati. For Pleasure ha fatto parte della formazione tedesca in sei campionati internazionali: e cinque volte ha vinto la medaglia d’oro a squadre… cinque volte su sei partecipazioni! In particolare ha preso parte a due Olimpiadi (1996 e 2000) con i due suoi cavalieri: e ha sempre vinto l’oro a squadre. Nei tre Campionati d’Europa cui ha partecipato (1997, 1999, 2003) non è mai sceso sotto la quinta posizione individuale (e conquistando la medaglia di bronzo nel 2003 con Marcus Ehning) vincendo con la squadra sempre l’oro. E ancora: si sa bene che importanza abbia per la Germania (e per il mondo intero) la Coppa delle Nazioni di Aquisgrana. Ebbene, For Pleasure ha fatto parte dell’équipe tedesca nove volte consecutive, dal 1995 al 2003… Insomma, stiamo parlando di un cavallo che verrà per sempre ricordato nella galleria dei grandissimi di ogni tempo.
For Pleasure è nato nel 1986, registrato nello studbook dell’Hannover. La sua è una genealogia favolosa, che unisce due tra i più grandi capostipiti di sempre: il purosangue Furioso e l’hannoverano Grannus, rispettivamente nonno paterno e materno. Il padre di For Pleasure, lo stallone sauro selle français Furioso II (1965-1986, Furioso xx x Talisman), è uno dei tre francesi (Cor de la Bryère e Zeus gli altri due) che hanno contribuito a rendere ancora più prestigioso l’allevamento tedesco e olandese: basti dire che suoi figli sono anche gli stalloni Voltaire, Faust Z, Filius, Heisman, Furioso’s Sohn, Furisto, Purioso, oltre alla la femmina Fuchsin madre dello stallone Grosso Z.
For Pleasure è venuto al mondo nel piccolo ma eccellente allevamento di Robert Diestel ad Adelheidsdorf, nel cuore dell’Hannover. Se la sua linea paterna è assolutamente prestigiosa, non da meno è quella materna: la mamma Gigantin (nata nel 1980) porta in sé i geni dei migliori capostipiti hannoverani, dal padre Grannus al bisnonno materno Gotthard, al trisnonno materno Feiner Kerl. For Pleasure si presenta subito come un puledro decisamente fuori dalla norma: infatti Diestel pone talmente tante condizioni per la sua vendita alle aste di Verden quando il figlio di Furioso II ha un anno, che nessuno lo compra… A due anni e mezzo For Pleasure viene approvato in Oldenburg e solo più tardi in Hannover, ma nel 1989 risulta il migliore tra i 68 giovani stalloni esaminati sul salto a Medingen. E la sua carriera come riproduttore inizia subito con grande successo, nonostante in quel momento non abbia ancora dato prova di sé in campo ostacoli: ma la sua straordinaria genealogia, le forme perfette (non troppo piccolo, non troppo grande, non troppo leggero, non troppo pesante: un cavallo di bellezza davvero impressionante) e la nobilissima linea morfologica, oltre alla calda tonalità del suo mantello sauro, gli fanno immediatamente incontrare la fiducia degli allevatori.
Da un punto di vista sportivo, For Pleasure inizia la sua carriera sotto la sella di Hans Joachim Giebel. Poi viene dirottato verso le scuderie di un giovane promettente cavaliere, allievo di Herbert Meyer, quello stesso Meyer che in quel periodo svolge le funzioni di commissario tecnico della prima squadra tedesca di salto ostacoli. Il giovane cavaliere è Lars Nieberg, il quale aveva iniziato la sua carriera internazionale di alto livello nel 1992, debuttando anche in Coppa delle Nazioni, grazie a una cavalla – Nistria – che era stata compagna di gare in precedenza del belga Philippe Le Jeune. Nieberg seguito da Meyer si mette a lavorare di buona lena con For Pleasure: i due si può dire che crescano insieme, fino ad arrivare a risultati di massimo livello quali il 2° posto nella finale della Coppa del Mondo 1995, l’oro olimpico a squadre ad Atlanta 1996, il 4° posto individuale e l’oro a squadre nel Campionato d’Europa di Mannheim 1997, senza dire delle vittorie in Coppa delle Nazioni, e in Gran Premi di Coppa del Mondo e di Csio.
Alla fine del 1998 Robert Diestel a seguito di qualche problema con Nieberg decide di cambiare cavaliere per il suo For Pleasure, che in quel momento ha già 14 anni: lo si poteva considerare quasi alla vigilia della sua parabola discendente… Diestel pensa inizialmente a Rodrigo Pessoa e a Ulrich Kirchhoff. Ma poi cambia idea: quei due erano senz’altro grandissimi cavalieri, ma già molto affermati e al culmine della loro carriera, con la medaglia d’oro individuale alle Olimpiadi (Kirchhoff nel ’96) e nel Campionato del Mondo (Pessoa nel ’98). Perché non puntare invece su un giovane la cui carriera fosse ancora tutta da costruire? Un giovane in gamba, tecnicamente preparato e con voglia di fare? Ecco dunque che Robert Diestel individua in Marcus Ehning – 25 anni allora – il compagno ideale per il suo For Pleasure. «Credo che non gli piacesse l’idea di veder partire il suo cavallo per andare lontano da casa e dunque poterlo vedere molto di rado», commenta con grande modestia Marcus. «Poi credo che abbia preferito aiutare un giovane cavaliere, anche perché in questo modo il cavallo si sarebbe sottratto a un certo tipo di pressione e di aspettative».
Inizia praticamente una nuova carriera sportiva per il figlio di Furioso II, dimostrando con ciò che l’aver cambiato cavaliere non solo non gli peggiora il rendimento, ma addirittura sembra migliorarlo a un’età in cui i cavalli solitamente sono come sono. «For Pleasure era un cavallo straordinario», dice Marcus Ehning. «Non aveva punti deboli. Determinato, volenteroso, ambizioso, se così si può dire di un cavallo. Mezzi enormi, temperamento d’acciaio, mai stanco, sempre voglia di impegnarsi al massimo, di dare il meglio di sé. Un carattere ottimo, per nulla condizionato dall’essere uno stallone». Marcus Ehning nel momento in cui riceve in scuderia For Pleasure è un giovane cavaliere già affermato (diverse presenze in Coppa delle Nazioni e risultati in GP), ma la qualità, la classe e i mezzi del… nuovo arrivato gli permettono di spiccare il volo verso ben altri traguardi.
Sei anni insieme: un periodo di medaglie e di vittorie in serie, un periodo di tempo durante il quale For Pleasure semplicemente continua a confermare le sue immense qualità, mentre Marcus Ehning inizia il percorso che lo porterà a divenire uno dei più importanti cavalieri del mondo intero. Sei anni al termine dei quali For Pleasure lascia lo sport agonistico, rimanendo tuttavia molto attivo come stallone. Fino al 18 febbraio 2011, quando a 25 anni d’età questo formidabile fuoriclasse termina il suo cammino terreno: lasciando tuttavia un’eredità che gli permette di rimanere per sempre nella storia dello sport equestre, oltre che nella vita di Lars Nieberg e Marcus Ehning, due ragazzi che grazie a lui sono diventati prima uomini e poi campioni.